"THE END"

"THE END"
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sabato 27 agosto 2011

Libia, i malviventi NATO, buoni. I Civili massacrati, inermi e CATTIVI.


Ecco uno dei motivi perché ieri ho postato un video di Bill Hicks, i gay nell’esercito, dove ricordavo il mio disprezzo per chi indossa una divisa, basta leggere attentamente questo breve messaggio arrivato via Twitter per capire il motivo delle mie affermazioni. Come definire queste persone, oddio, persone è una parola grossa, diciamo che sono bipedi, ma di umano credo non sia rimasto niente a chi si macchia di certi crimini CONTRO LA VITA,  ma soprattutto contro gli INDIFESI !!!
Perché a proposito di gay, non si sparano e stuprarono tra di loro questi maledetti liberatori “santi” della NATO che mi sanno tanto di Templari, crociate sante come il demonio. Che schifo, non mi rimane null’altro da aggiungere, nell’anno 2011 ancora, come sempre del resto negli ultimi secoli da quando regna questo colonialismo sfrenato, chiamarlo rapina è un eufemismo:”Ma ricordate una cosa, nessuno di noi si può proclamare innocente!”. Dietro al vostro consumo compulsivo e frenetico, siete voi che donate il denaro, siamo stati tutti noi illusi dal sogno Americano  ad alimentare questi nuovi templari del 21esimo secolo. A proposito, e la nostra marcia chiesa, che dice? Spende 55 milioni per portare sua santità a Madrid, prega per loro e per tutti quelli che muoiono di fame e lode al signore, evviva il vecchio Ratzingher, ex collaboratore di Hitler nelle SS, sa benissimo come funzionano queste cose.

I gestori dell’inganno e della manipolazione del passato, detestano
ogni messa in dubbio della loro “teoria del progresso”, perché l’idea di
un continuo progresso fornisce speranza, e la speranza fornisce lo spunto
per evitare di tirare fuori il coraggio. Fonte L ’Ha c k e r L. L . Leggete questo meraviglioso libro se ancora non l’avete fatto.


La Libia descritta da Tripoli via twitter

Quella che segue è la testimonianza di un utente di Twitter, che si firma Libyan Liberal e afferma di far parte delle truppe lealiste di Gheddafi, sui combattimenti avvenuti ieri tra le forze della NATO e i lealisti nel quartiere di Abu Saleem a Tripoli. All’inizio pensavo che si trattasse di un millantatore, uno dei tanti scemi che impazzano su Twitter e non capivo perché molti siti d’informazione lo prendessero sul serio; ma nel corso dei giorni questo utente ha fornito in anteprima su ciò che sta accadendo a Tripoli notizie molto precise e dettagliate, tutte in seguito confermate da riscontri. Credo dunque, a questo punto, che lo si possa considerare una fonte attendibile, almeno fino a prova del contrario. E’ stato lui, ad esempio, ad avvertire per primo e in tempo reale dello sbarco sulle coste libiche dei mercenari francesi e inglesi, che hanno preso il posto degli evanescenti “ribelli”, per la maggior parte arrestati o trucidati dalle truppe lealiste nel giro di un paio di giorni. E’ stato lui a descrivere l’ecatombe di civili perpetrata dalla NATO attraverso i bombardamenti (che da domenica non si sono mai fermati), attraverso le bombe cluster, attraverso la ferocia dei contractors NATO che saccheggiano, uccidono, incendiano, distruggono, stuprano, massacrano la popolazione civile come se avessero di fronte un branco di animali da macello. Libyan Liberal, nel corso degli ultimi giorni, ha descritto le strade di Tripoli ricoperte di cadaveri di civili, le donne e le bambine stuprate e poi sgozzate dai “liberatori” della NATO di cui va cianciando la nostra stampa, i loro cadaveri abbandonati nudi sul selciato delle strade. Anche le notizie che ha fornito ieri sono state confermate, sia quelle che riguardano la presenza di combattenti provenienti dalla Serbia tra le truppe di Gheddafi, sia quelle relative allo scontro sanguinosissimo tra lealisti e truppe NATO nel quartiere di Abu Saleem. E’ una fonte da seguire con attenzione per avere informazioni sulla situazione a Tripoli e c’è solo da sperare che non ecceda nell’eroismo.

In alto, ho messo un filmato in cui il capo politico degli “insorti” del CNT, Moustapha Abdel Jalil, confessa in diretta TV di aver mentito sulla cattura dei figli di Gheddafi e spiega di averlo fatto per dividere e demoralizzare l’esercito lealista. La cosa che lascia indignati, naturalmente, non è certo il fatto che il capo di una banda di tagliagole abbia mentito, ma il credito incondizionato che tutta la stampa nazionale e internazionale, e perfino la Corte Penale dell’Aja, ha dato alle parole di un bandito criminale, senza minimamente preoccuparsi di valutarle o di attenderne conferma. Un atteggiamento che la stampa nazionale non mostra nessun segno di voler abbandonare. Lo dimostra la schermata di ieri del sito di “Repubblica” (qui sotto) in cui si dà ancora una volta credito alle affermazioni dei tagliagole (“abbiamo circondato la residenza di Gheddafi”) senza minimamente considerare che la notizia proviene da una fonte dimostratasi inattendibile in infinite occasioni. Mentre “Repubblica” pubblicava questo supplemento di stupidaggini, Gheddafi parlava all'emittente TV libica Al-Orouba, dimostrando ancora una volta quanto i media libici risultino, almeno da 
Libyan Liberal (da Twitter, 25-08-2011; traduzione del sito gilguysparks.wordpress.com[con qualche modifica mia]):

“Ad Abu Saleem, combattenti eroici. Siamo pronti ad accettare la morte ora. Bombe della Nato con bombe a grappolo da F-16. Molti morti. Ieri sera siamo andati dietro le linee nemiche a Landanous alto per salvare un gruppo di ostaggi. Molte case saccheggiate nelle aree controllate dai ribelli.
Panico ovunque. I ribelli uccidono chiunque si trovi sulla lista di persone pro-Gheddafi. Ne hanno ucciso a plotoni. Abbiamo ucciso due stupratori e salvato una ragazza la notte scorsa dietro le  linee nemiche. Un sacco di non libici nelle file dei ribelli. Bianchi come Norvegesi. Ho visto un ribelle che stava stuprando una bambina di 10 anni. Un altro teneva ferma la ragazza. Entrambi i ribelli sono stati uccisi, essi non meritavano la vita. Alcuni mi chiedono dei video ma non abbiamo macchine fotografiche perché non siamo attori, siamo combattenti. Massacro perpetrato dai ribelli a Tripoli. Il 90 per cento delle persone sono chiuse dietro le porte, soprattutto le persone di pelle nera. I ribelli chiamano tutti Kaffour [nero] e gli sparano a vista. Questo non è Islam questo è razzismo del KKK degli Stati Uniti, i ribelli non si sollevano per Allah ma solo per gli americani. Molti portano la bandiera dei ribelli e anche quella americana. Chiamo i giornalisti perché si facciano un giro a Landanous alto e vedano i corpi prima che i ribelli li rimuovano. Perché non si dice nulla sui crimini dei ribelli? I nervi sono in tensione. La resistenza alla NATO e ai collaboratori è difficile. Bombardano ogni posizione. Molte bombe, non razzi, bombe enormi. Dove sono quelle Nazioni Unite per fermare i bombardamenti NATO sui civili di Abu Saleem? Perché nessuno se ne cura? Dove sono gli arabi?
Non so quanto resisteremo,  un’orda di ribelli bombarda Abu Saleem con armi pesanti e bombe e lo stesso fa la NATO. Che i bombardamenti della NATO si fermino e riusciremo a vincere, altrimenti saremo massacrati dai piloti della NATO. Se è il volere di Allah sarà il martirio. Possa Allah permettermi di sopravvivere un giorno in più per salvare più vite, vi prego di diffondere il messsagio, la NATO sta bombardando Abu Saleem, uccidendo civili. I serbi catturati sono in aeroporto, cerchiamo di penetrare lì. Ma la Nato sta sopra il perimetro. Triste, ma non credo che i serbi sopravviveranno, i ribelli sono pazzi da legare. Violentano uccidono e saccheggiano tutto con la copertura della NATO.
Ultimo Tweet per oggi, in attesa del martirio o della vittoria, diffondete il messaggio, la NATO sta bombardando i civili di Abu Saleem solo perché stringono bandiere verdi.”



BASTEREBBE FERMARLO  IL MOTORE

 ROSA

Leggevo un articolo di Padre Alex Zanotelli, sulla spesa militare, dove si chiede come mai un paese che stanzia 27 miliardi di euro nel 2010 per la difesa (76 milioni al giorno) e che prevede di spendernealtri 17 in aerei da combattimento nei prossimi anni, non abbia nemmeno pensato di tagliare quelle spese per salvare lo stato sociale...dal massacro. Lo chiede a sé stesso, ai suoi vescovi, ai politici tutti...ed anche a noi, perchè no? 
Possibile non ci abbia pensato davvero nessuno?

Ed allora, inevitabile, monta l'indignazione...e come mi dice spesso mia figlia "mi parte l'embolo"

Eh sì, perchè penso a quei
 27 miliardi di euro spesi per le armi, intoccati dai tagli ed intoccabili, rifletto sul fatto che ne sarebbero bastati 8 per non tagliare lo stato sociale. 
Penso agli stipendi milionari ed ai privilegi dei nostri politici, che si arrogano il diritto a rappresentarci, penso al fatto che noi li manteniamo, quotidianamente con il nostro lavoro, con la fatica e, perché no, spesso anche le umiliazioni che questo comporta ogni giorno perché loro decidano che fra le armi e gli invalidi sia meglio tagliare sugli invalidi.

Perché fra i loro stipendi milionari ed i loro vitalizi e la pensione di reversibilità di mia madre ottantenne preferiscano tagliare la seconda...

Penso a
 Gaetano Ferrieri che ci ha messo e ci mette la faccia e penso al silenzio che avvolge questo paese di beoti, servi della televisione...masochisti senza speranza.

Non succede nulla in questo paese, la protesta segue filoni preordinati, stabiliti, riconosciuti e santificati...lo sciopero della CGIL, per carità giustissimo, la protesta vibrata del tale parlamentare, totalmente inutile ed ininfluente...la manifestazione dei viola, dei gialli o dei blu...ma la rabbia? L'indignazione? La forza di uralre allo scandalo, la capacità di vederlo nel nostro quotidiano...qui davanti a noi dov'è?

Penso con un gran senso di frustrazione a quel che vedo tutti i giorni...i supermercati pieni di gente, i carrelli pieni di "grandi marche" e di miliardi di oggetti inutili, la gente davanti alle macchinette mangiasoldi, la fila per giocare il lotto ed il super enalotto, l'invenzione quotidiana di un nuovo gratta e perdi, che è sempre un successo.

Siamo noi che li manteniamo, noi che permettiamo al sistema di ucciderci ogni giorno un poco. Siamo noi che quotidianamente invece di ribaltare tutto, offesi dall'essere presi così crudelmente per i fondelli, facciamo la fila per arricchirli e  tenere in piedi il "sistema"
Noi lavoriamo per rendere loro il danaro che useranno per fotterci!

Una gabbia nella quale ci chiudiamo di nostra spontanea volontà ogni volta che compriamo un gratta e vinci, che fumiamo una sigaretta, quando accettiamo una moda o ascoltiamo rapiti una pubblicità, ogni qualvolta accendiamo la scatola dell'inganno facendoci ammaliare e condurre dove essi ci vogliono.

Se noi smettessimo improvvisamente e tutti insieme di collaborare, smettessimo di regalare loro ossigeno e credibilità, smettessimo di lavorare per loro, di portagli danaro, smettessimo di comparare e ci radunassimo nelle piazze per urlargli tutta la nostra rabbia? Cosa succederebbe?

Se tutti tornassimo alla terra, ci rimettessimo a zappare per produrre il nostro cibo e lo scambiassimo fra noi? Loro cosa farebbero? Ci manderebbero i loro soldati? Forse...ma è sulla nostra paura e sulla nostra dabbenaggine che loro fanno conto ed affidamento.
Se noi ci rifiutassimo improvvisamente e tutti insieme di essere la loro giustificazione, scopriremmo che noi siamo tanti, tantissimi e loro sono pochi...veramente pochissimi.

La mia rabbia è questa ed un sentimento quotidiano. Non starò a raccontarvi le mie difficoltà, sebbene siano molte, non qui e non ora. Vi racconto solo del mio “scuorno”...per dirla come si dice dalle mie parti. Dell'infinita umiliazione che mi deriva dal silenzio di ogni indignazione, dal fatto che costoro possano fare tutto e che non pagheranno mai dazio...perchè mai nessuno glielo farà pagare. E' grottesco pensare che la stragrande maggioranza di quella cosa che
 “loro” hanno chiamato denaro e che faticosamente noi ogni giorno combattiamo per avere, poi noi lo si renda a loro, per avere cose che non ci servono veramente, ma che loro hanno inventato per convincerci del contrario. 

Pazzesco ed umiliante...loro possono farci qualsiasi cosa perché noi bovinamente la accetteremo aspettando che un leader, una confederazione sindacale...un partito ci dicano cosa dovremmo fare per stare meglio...A NOI! Che siamo il vero, unico motore di tutto questo...basterebbe fermarlo questo motore! E sovvertire il sistema!

Per favore sveglia!

Aggiungo Io, per favore, per favore, svegliatevi azz!

Namastè
 

Rosa  
http://eliotroporosa.blogspot.com/2011/08/basterebbe-fermarlo-il-motore.html#comment-form

Il commento che ho postato, eccolo:

Grande!!!
La pensiamo allo stesso modo, siamo noi a fornirgli i soldi per fotterci. Io a modo mio cerco di partecipare il meno possibile a questo sistema marcio, anzi diciamo pure che sono un minimalista e che da otto anni per mia scelta, e pagandone il prezzo naturalmente, sono libero, ovvero non ho padroni e non lavoro più, fanculo tutti e tutto, niente cellulare, niente macchina, niente marche, niente vestiti nuovi da anni, cerco di spendere il meno possibile e se fosse per me a parte internet, i libri, il cibo, un po’ di tabacco, tutti gli altri sarebbero DISOCCUPATI.
Una volta, quando vivevo "on the road", cosa che non è detto che non rifarò, (si chiama libertà estrema quella), un signore mi disse:"Se fosse per te tutto questo non esisterebbe, indicandomi, la stazione, i bus, le case, ecc...". Io gli risposi:
E sarebbe male se tutto questo smettesse di esistere?

Complimenti, bellissimo articolo.
Stammi bene, alla prossima, ciao

Dioniso777

venerdì 26 agosto 2011

Come stanno le cose

Non ci vuole molto a capirlo! Un grande numero, amo lo spirito critico, che all'umanità manca alla grande, non manca invece a questi due personaggi.

E questo per il disprezzo che provo nei confronti di quei paraculo statali chiamati esercito. Sono solo degli assassini senza scrupoli, a noi popolazione non serve un esercito, non abbiamo pericoli da cui essere protetti, o meglio nemici, servono invece per gli interessi personali di chi sta dietro le quinte. La penso come dice Lui, per entrare nell'esercito bisogna solo essere abbastanza......

giovedì 25 agosto 2011

PRESIDENTE BASTA una LETTERA BELLISSIMA che mi ha toccato veramente perché mi ci sento dentro


Ho letto e riletto, e riletto, con attenzione e trasporto le Sue pagine del discorso al meeting CL di Rimini. Le risparmio facili ironie, fra cui il soprannome - secondo me azzeccato - che circola in rete sull'uditorio a cui Lei si è istituzionalmente rivolto. Mi limiterò al senso e a una modesta esegesi delle Sue parole, nulla di più. E basta.

Lei parla di "respiro storico e ideale del dibattito nazionale" io parlo di "fiato" e Le dico molto pianamente che la nazione, di fiato, non ne ha più, e da un bel po'. Se Lei si prendesse la briga di vivere come un normale cittadino vedrebbe che al di là di un finto benessere nevrotico e compulsivo, fatto di SUV, vacanze-a-tutti-i-costi, parrucchieri&estetisti, acquisti dettati dalla rabbia e dalla frustrazione, gli Italiani sono un popolo impoverito, indebitato, preso alla gola. Senza futuro, né speranza. Non c'è fiato dentro le code che usano quotidianamente le carte di credito - dovrebbero chiamarle carte di debito, semmai! - non c'è fiato, né dignità di sé, in questo carnaio di controesodo estivo prima del disastro; vedrebbe anche, se si spingesse più a fondo nelle nostre strade e nelle nostre vite, la rinuncia e la disperazione di quegli invisibili, sempre più numerosi, che non possono neanche permettersi la nevrosi del credito al consumo. Io li vedo, si chiamano nel gergo del mio lavoro pubblico: "famiglie disagiate", e ne vedo diverse. Sempre di più anche se per pudore cercano di apparire comprensibilmente sempre meno. La povertà fa puzza, Presidente. E basta.

Lei parla di "dura crisi di fiducia e pesanti scosse e rischi sui mercati finanziari", io parlo di infame speculazione di un sistema che ha scritto le due parole "intermediazione finanziaria" e le ha spennellate al retro di colla al sangue e le ha fatte etichetta legale e rispettabile sulla pratica odiosa, assassina e criminosa chiamata usura: un sistema assassino che privatizza i profitti e socializza i costi, sempre, sistematicamente, i costi diretti e specialmente indiretti.
Io parlo di consigli di amministrazione che strangolano fisicamente anche se immaterialmente lavoratori, pensionati, donne, uomini e bambini. Che fabbricano ricavi fittizi con ristrutturazioni che sanno solo spremere alla midolla e infine licenziare chi sgobba e premiare chi - agli alti piani - costruisce bolle sempre più esplosive, ma se ne andrà sempre con buone uscite milionarie, mentre i sottoposti in lacrime ficcano i loro effetti nelle scatole di cartone. Mentre chi resta è obbligato a competere col simile a colpi bassi, ricattato con parole come "produttività" e "budget" e arriva persino a sentirsi in colpa se non dedica la sua vita al Moloch del management. Io Le parlo di blasonati "analisti" che apparentemente non sono stati capaci di individuare le crisi, crescenti e ricorrenti, del loro folle sistema, Le parlo di apparenza perché ho il fondato sospetto che lorsignori, usciti dalle migliori accademie, abbiano in realtà studiato queste crisi a fondo e le abbiano scientemente preparate, pianificate e incoraggiate per trasformarle in una vacca d'oro per i loro padroni. La scienza del profitto non cresce sugli alberi, ma è parto perfezionato dell'accademia borghese. Io Le parlo di  speculatori che scommettono sul collasso di economie, nazioni e popoli e che pilotano i media per intontire questi ronzini tremanti e squassati, votati al macello a scommessa dei Credit Default Swap. Per dirne una sola, delle diecimila trappole. Presidente sono uno che ha il grave difetto di leggere libri, anche di economia, e documentarsi. E tutto questo si chiama usura e rapina. Oro liquido distillato dal sangue e dalla disperazione. E basta.

Lei parla di smarrimento "negli itinerari dell'educazione, della comunicazione, della discussione pubblica, della partecipazione politica".
Io Le parlo di una politica che ha agevolato l'economia di cui sopra nel preparare e diffondere con i media - la televisione, privata prima, e poi pubblica come veicolo principe - un'incultura dell'apparenza, della menzogna, dell'avere sull'essere, dello sradicamento delle identità culturali e etniche, da quelle locali a quelle nazionali, e vilificazione delle stesse a divertente e innocuo folklore, o peggio di teatrino farlocco con cui spacciare partiti ormai artificiali, pienamente integrati nella macchina, che hanno da anni tradito le loro buone radici. Le parlo di un'incultura fatta di uniformità al pensiero unico, obbedienza dogmatica alle ipocrisie ributtanti del politicamente corretto e criminalizzazione del dissenso, specialmente se fondato e capace di svegliare il popolo dalla sua narcosi. Io Le parlo di diseducazione. Le parlo di una comunicazione fraudolenta basata sulla rissa, sul non approfondimento, sulla banalizzazione del complesso e sulla complessità del fumo gettato per far avanzare le parole d'ordine del momento, per esecrare i bersagli di comodo e anestetizzare il dissenso a comando, criminalizzando ogni speranza di rivolta e cambiamento contro questo meccanismo bugiardo e infame. Le parlo di media che cantano la ninna nanna alle nazioni o suadenti canti da sirena, mentre il grande capitale e la grande finanza, le famose plutocrazie mai morte, affondano lo stiletto al cuore, meglio di un qualunque Caserio. In un gioco delle parti sin troppo invertito. Le parlo di forze politiche che hanno fatto di questo sistema diseducativo benzina per il loro apparato e preparazione metodica del consenso bovino. Riducendo la discussione pubblica agli allarmi di comodo, creati per nascondere i problemi reali e soprattutto occultare nomi e cognomi e specifiche responsabilità in questo disegno di rincoglionimento metodico, di obsolescenza programmata dello sdegno. Dentro una carogna da scannare, fuori l'altra. Carnaccia dopo carnaccia, Presidente. Sono stato dentro ai media per qualche tempo. So di cosa parlo. Le parlo di una politica che a parte "parole, parole, parole", a ogni livello, non ha mai fermato questo processo di conquista della comunicazione radiotelevisiva pubblica ma lo ha agevolato con leggi create ad hoc. Le parlo di una politica che ha ridotto l'istruzione a erogazione di un servizio afono, insipido, privo di senso e votato alla fabbricazione di teste conformi, invece di uomini che divengano tali. Le parlo di un sistema politico che ha offeso, deride, insulta e offende anche per bocca di ministri dell'esecutivo, senza sosta, chi - malpagato e defraudato di diritti e riconoscimento - cerca di dare ai bambini i mezzi per capire e diventare ciò che sono, nello spirito del pensiero e dell'uomo della polis greca. Sono dentro questa gogna da qualche anno, Presidente, e guardi che la gogna devo comunque ringraziarla, l'alternativa sarebbe peggiore. Pensi Lei. Le parlo di una partecipazione svuotata di senso poiché anno dopo anno, legislatura dopo legislatura, i politici - i professionisti della politica - in blocco hanno lavorato senza sosta a creare questa situazione disastrosa, in cambio di isole di privilegi, visibilità e rappresentanza surrettizia, ricoprendo con metodo e coscienza un ruolo puramente accessorio e piattamente strumentale ai desiderata del potere forte di cui sopra: l' economia della grande finanza. Le parlo di questo imbroglio che ha fabbricato cittadini disillusi e sfiduciati, rabbiosi, soli. Senza voce e soprattutto senza la speranza e la possibilità effettiva di cambiare la classe dirigente rinnovandola e rimuovendola quando inefficiente e persino dannosa ai reali interessi del popolo. Questo ci ammazza dentro: sapere che le cose stanno proprio così. Un popolo chiamato alle urne pro-forma poiché i giochi sono decisi altrove e da tempo. Un popolo che quando tenta di portare avanti la carretta della democrazia diretta nella forma dello strumento referendario - carretta fatta nascere per ovvie ragioni  già sbilenca, caracollante, malandata e sconciata a dovere dai nostri illustri padri costituenti (un brindisi anche a loro) - è prima deriso dai politici, poi scoraggiato in mille modi dalla burocrazia necessaria a imbandire una consultazione referendaria, poi, se suo malgrado e a dispetto dei politici, la carretta si mette in moto, il popolo-bue è invitato a mollare il giogo, sbrigliarsi, fregarsene e andare al mare. L'urna a comando. Il popolo metta la crocetta solo quando fa comodo, elezioni politiche e amministrative, Presidente, altrimenti zitti e al mare (o ai monti), ma lontano dai seggi, per carità.  Impotenza e basta.

Lei parla di uno "straordinario patrimonio di sensibilità, interesse culturale e morale, disponibilità a esprimersi e a impegnarsi, soprattutto fra i giovani".
Io parlo dei giovani, ah i giovani! Quelli che sono stati rimossi dal sistema produttivo e trasformati in semplici consumatori, in problema (dis)occupazionale, in banali e bugiardi ritratti fabbricati dai media di cui sopra. In persone derise, insultate, offese da salari bassi, escluse dai concorsi pilotati nel pubblico e angariate dal privato, rimosse dagli studi dei liberi professionisti se per caso restano incinte (donne) o chiedono di essere pagati per lavorare (uomini), grazie alla felice balla della formazione, dello stagismo permanente. Stragismo, del futuro, semmai. Stragismo della speranza di avere indipendenza e serenità minime. Dignità. Un'oncia, mica che roba, poi. I giovani - battezzati Bamboccioni da uno dei soliti ministri, ora nel regno dei più - che devono solo ringraziare una classe produttiva e dirigente da gerontocomio per avere l'opportunità dello sgobbo semigratuito e del call-center o l'alternativa della schiavitù ammannita agli immigrati, sempre comodi per quanto denigrati, perché "fanno quei lavori (=schiavitù) che i giovani italiani non vogliono più fare". Comodissimo alibi, nevvero. Ho sentito storie di giovani restauratrici che rintracciavano capolavori da salvare, puntualmente assegnati ai soliti noti, o gestiti con procedure eufemisticamente catalogabili come ambigue e poco trasparenti presso gli uffici competenti, di gente costretta a rinunciare alle proprie competenze e talenti per sopravvivere dietro una cassa del supermercato o una boutique di guepieres. Ho saputo di centinaia di curricula inviati a vuoto senza lo straccio di una risposta. I giovani condannati a questo schifo dalla benefica globalizzazione. Realtà che, parafrasando uno statista dei tempi andati, il sottoscritto sa "sa per averlo provato", se non "cosa significhi la casa deserta e il desco nudo" certamente cosa significhi: "Amore hai 30 euro disponibili sul conto", al 12 del mese senza entrate fisse. Naturalmente quando il sottoscritto, laureato con lode, poliglotta e dotato di Master, ha goduto in pieno delle gioie e delle ricche opportunità fabbricate ad arte e beneficio dei soliti noti, dalle leggi Treu e Biagi. I nomi sono importanti Presidente e le responsabilità pure. Per dieci anni, questa non-vita infame mi son fatto. Passando da una formazione all'altra, da uno stage all'altro, da un corso di riqualificazione professionale all'altro. Inventandomi alta professionalità ma in cambio di una magrissima elemosina annuale per non entrare nel limbo di quelli che ciondolano al bar o crepano lentamente dentro senza alzarsi dal letto. Me la sono sciroppata come migliaia di giovani sensibili e vogliosi di impegno, questa roba. Un limbo disperato color piombo, che mi ha regalato la colite cronica, sì la diarrea, Presidente. Chiamiamo le cose col loro nome: diarrea. Cronica. Anche ora che, a partire dai miei 35 anni (il Mezzo del cammin della vita di un Dante Alighieri), ho la fortuna immensa di avere un'entrata fissa e "son contento". Per me l'ascesa all'Empireo è stato l'impiego. La mia Commedia personale. Dopo questo Inferno. Però, Presidente, di dantesco per quei giorni felici, assecondati dalle leggi firmate e controfirmate da Presidenza della Repubblica e Parlamento, mi è rimasto a contrappasso della dignità ritrovata, un piccolo ricordino infernale: un riservato, laghetto di escrementi permanente. Lasciando stare il fatto che non ho mai pensato di permettermi dei figli, se non da ora (ho 39 anni, classe del '72, secolo scorso, mia moglie pure). Si legga, se ne ha modo, Presidente, fra le tante, il libro di Aldo Nove Mi chiamo Roberta, ho 40 anni e guadagno 250 euro al mese, o si faccia un giro su http://www.anagrafeprecari.it/ per vedere i giovani, la maggioranza, che ancora scontano se han fortuna i gironi e le bolge del non-lavoro. La garrota dei Cocopro... degli atipici. Insomma, La parte peggiore del paese, Presidente, così la vostra politica li chiama, costoro. La parte peggiore. Di tal parte io ne feci parte. Per dieci anni. Una deprimenteIliade dei tempi moderni. La versione ingloriosa e trucida della guerra di Troia, legalizzata ad arte dai giuslavoristi. E basta.

Lei parla di "grandi riserve, di risorse umane e morali, di intelligenza e di lavoro di cui disponiamo". Io parlo, per le ragioni di cui sopra, di un paese e una politica che hanno assassinato il futuro dei giovani, costringendo i migliori di loro a fuggire all'estero, roba che le problematiche situazioni sociali e lavorative estere, che fanno dire ai nostri omologhi stranieri, europei e non, "che non c'è lavoro", fanno dire a questi miei amici emigrati che quei paesi, con tutti i loro problemi, gli sembrano comunque un Bengodi di opportunità, paragonati alla palude italica. Parlo di un paese e di una classe dirigente che stanno strangolando i pensionati e ridurli a fare da ammortizzatore sociale, per dare o acquistare un tetto a figli e nipoti che sono rimasti. Il libero mercato immobiliare e degli affitti. Mai sazio di forche e strangolamenti. Ce ne sarebbe una da aprire di porte sullo strazio e sui patiboli... Presidente, io dico che le risorse finiscono presto quando si strozzano tutti gli altri per regalare alla politica gli stipendi che prende e la possibilità di percepire vitalizi e pensioni dopo un pugno di mesi. Mentre nel frattempo si alza l'asticella per i poveri gonzi. E basta.

Lei parla di "coraggio e lungimiranza (...) della speranza della volontà dell'impegno", non chieda coraggio a chi è stato scientemente allevato a scoraggiarsi da decenni di questo andazzo, non chieda lungimiranza a chi è stato cacciato volutamente nel ghetto nero dell'impotenza e della rassegnazione, di faccia al muro del nulla. Non chieda impegno e volontà ai troppi che, per arricchire i pochi, sono stati sistematicamente defraudati delle condizioni minime per abbozzare un sorriso e pensare al futuro. Lei parla di "spirito di sacrificio e di massimo slancio creativo e innovativo"Non chieda questo, quando burocrazia, istituzioni, fisco e "buonsenso civico" sono stati per decenni la morte di ogni slancio, la bara gelida della creatività, la condanna di ogni rinnovamento. Lei parla di "ricostruzione e cambiamento" quando queste parole sono state giurate e spergiurate ogni dannato mese dalla classe politica, fino alla più radicale, ricostruita e rinnovata nausea, perché ogni mese successivo è stato fatto di tutto per impedire ogni ricostruzione di solidarietà, libertà, autonomia, con metodo e coerenza disumani. E basta.

Lei parla, ed è secondo me la cosa più grave, decisiva e seria del Suo intervento, dell'eventualità di "forze di maggioranza e di governo dominate dalla preoccupazione di sostenere la validità del proprio operato anche attraverso semplificazioni propagandistiche e comparazioni consolatorie su scala europea". Se la Sua valutazione risponde a verità, e non fosse, come temo sia, la riduzione in domanda retorica e minimizzazione in termini di linguaggio istituzionale di responsabilità enormi, colossali e reiterate nel tempo, Le chiedo, Presidente, che ruolo abbia mai ricoperto Lei in tutti questi anni quando leggi, provvedimenti e decreti di questo governo sono stati metodicamente avallati, accettati e controfirmati dalla Presidenza della Repubblica, con correttivi minimi e meramente di facciata, correttivi che, alla prova dei fatti, se mai introdotti, sono stati inefficaci poiché siamo giunti evidentemente a questo punto. Le chiedo questo e basta, Presidente Napolitano. Le chiedo se un qualunque Sandro Pertini, Suo predecessore, si sarebbe posto nello stesso modo di fronte a questa "propaganda", parole Sue. E basta.

del resto, tralasciando il ruolo del Governo e della Presidenza nelle missioni estere, per esempio l'attacco Nato alla Libia, paese con cui questo stesso Governo, che ora suona incoerentemente le trombe di guerra, aveva stretto un patto di reciproco riconoscimento, stima, onore e ausilio reciproco, un Patto di Amicizia, Presidente, non noccioline! Con quel Gheddafi il quale è chiamato tiranno e boia dalle stesse autorità e istituzioni che lo hanno riverito e accolto pochi mesi addietro come un principe a Roma.

Lei era presente, mi pare.
Tutto ciò tralasciando pure, ma non dovrei, il resto delle missioni di guerra in cui l'Italia - ex articolo 11 Cost. pare - si trova invischiata con rara devozione...


Le chiedo ora, Presidente Napolitano, se non sia il caso di dimettersi. Di dare seguito a un onesto: basta! Per coerenza.

Penso ed esercito tale diritto di critica e tale richiesta come cittadino, proprio sulla base di queste considerazioni e sulla scorta della Sua pur dubitativa e forse retorica questione della "propaganda" governativa; credo che Lei non abbia la scorta necessaria per dire quel che ha detto al meeting di CL, pensandoLa comunque, me ne dispiaccio io per primo e con il massimo rispetto, come uno dei peggiori e più silenti Presidenti della nostra storia repubblicana a fronte di tutte queste storture e monumentali incoerenze del sistema politico. Ho l'opinione che sia troppo tardi per suonare la campana, e dire, anzi denunciare, quel che ha detto. Cose che contrastano, a mio personale parere, drammaticamente con la più elementare evidenza. Con la più semplice e dovuta coerenza.

Presidente, basta!

P.S: A riprova di quanto affermo le mostro come la questione libica e la piega che sta prendendo denunciano le reali ragioni di tanto intervento umanitario. 
Si fregano le mani, perché stanno per allungarle su quello che appartiene al popolo libico.

mercoledì 24 agosto 2011

Ritorniamo sul piano materiale: La nuova losca manovra "Salva" Italia e l'arrivo della nuova depressione economica

Ciao a tutti, tutto bene?

Voglio fare una premessa, tenete conto che tutto quello che esce dalla mia penna, dalla mia testa o dalla tastiera, proviene da una persona affetta in maniera piuttosto grave da misantropia, http://fintatolleranza.blogspot.com/2011/03/misantropia-ma-cose-in-realta.html, e quindi quando leggete cercate di interpretare.

Quanti Italiani finiranno in strada nei prossimi anni? Guardate questo video


 , la classe media americana è sta finendo a vivere sui cartoni, oppure nelle loro macchine, almeno in America vengono consumati milioni di buoni pasto nonostante la miseria dilagante, il nostro governo cosa da a chi non ha nulla? Nemmeno il cibo, abbiamo la casta più costosa e privilegiata del mondo, basti pensare che le macchine blu italiane sono oltre 600 mila quando gli Stati Uniti ne hanno poco più di 50 mila, lo stesso per l’Inghilterra, non parliamo poi delle pensioni e del costo annuale del Parlamento, in Spagna il costo è di un decimo rispetto al nostro buco nero che tutto divora, ma il sistema Welfare, che a detta dei nostri ministri è il migliore d’Europa, nonostante al cittadino in difficoltà non fornisca proprio nulla, niente abitazioni, le popolari non le costruiscono più oppure sono finite in mano a persone che italiane non sono,  niente cibo, almeno l’ospedale quello si per morire in pace e ‘amen’, e per finire in strada basta poco, basta perdere il lavoro e non pagare più le rate del mutuo o l’affitto, e questo in un paese dove le fabbriche che stanno chiudendo da quindici anni a questa parte sono migliaia ogni sei mesi, e dopo la nuova manovra varata dal governo con una presenza del 3.1% di parlamentari sarà un acceleratore per questi eventi, disoccupazione e aumento dei prezzi di beni necessari per vivere, e credetemi, non è il fatto di essere ottimisti o pessimisti, basta solo guardare la realtà, basta vedere i prezzi ai giorni nostri dei beni di prima necessità, cibo, acqua e costo immobili, e confrontarli con i prezzi che avevamo solo dieci anni fa. Un chilo di pane, oppure di trippa, (lo stomaco di un bovino), costano oramai diecimila lire al chilo, oddio pardon, 5 euro J, ma vi rendete conto? E non parliamo dell’acqua che arriva a costare più della benzina se ne prendi mezzo litro in un qualsiasi distributore automatico o bar, acqua che dopo questa nuova manovra ‘salva’ Italia verrà inevitabilmente privatizzata, faremo la fine della Colombia, dove dopo la privatizzazione dell’acqua i ceti più bassi della popolazione vennero esclusi dall’allacciamento alla fonte idrica e devono pagare per prelevare secchi d’acqua, non lo so, ma l’Africa la sento sempre più vicina, non fisicamente ma nello stile di vita che stanno facendo 8 milioni di Italiani che vivono in uno stato di estrema povertà.

Ma allora a che scopo tribolare per sopravvivere, iniziamo subito a scendere in strada e a viverci e vediamo chi mantiene questi spudorati, maledetti, delinquenti, ipocriti, schifosi e assassini! Vediamo chi li mantiene e non parlo solo dei parlamentari, ma dei loro Padroni, i Banchieri!

Rincoglioniti dai media che come martelli pneumatici continuano a parlare di crisi oramai globale, che il nostro paese però verrà salvato dalla nuova manovra, che il sanguinario Gheddafi uccide i propri cittadini, quando invece la Nato sta facendo strage di innocenti, e poi si prosegue con partite di calcio, gossip, le facce sempre sorridenti o quasi dei nostri cosiddetti politicanti che tutto sapranno fare tranne che i politici, anzi Io dico sempre che uno che non sa fare niente come opzione per vivere ha proprio quella di mettersi su una poltrona e scaldarla a vita mantenuto da chi ‘veramente’ lavora. Poi leggi ogni tanto un piccolo tentativo, quasi un sussurro che si leva dal popolo per cambiare le cose, per esempio leggevo ieri notte dal sito di DarioFo l’iniziativa piazza pulita:

Siamo stufi di vivere quotidianamente i soprusi della Casta che pensa soltanto a conservare potere e privilegi.
Siamo stufi di chi ci governa, che fa pagare la crisi finanziaria esclusivamente agli italiani dai redditi più bassi e medi, i lavoratori, le donne, i pensionati e gli studenti e le famiglie, continua sul sito http://www.dariofo.it/node/537

Verissimo, siamo stufi,lo siamo tutti, o quasi, ma state tranquilli che in piazza scenderanno sempre e solo quei quattro gatti e dopo due giorni di striscioni e cartelloni del fine settimana, MAI che si facciano nei giorni lavorativi queste manifestazioni, per carità come si potrebbe , mancare al lavoro quotidiano che mantiene più che questa casta, questi banchieri maledetti, assassini, senza scrupoli e credo che nemmeno di cervello siano molto dotati, li sottoporrei volentieri ad un test di Q.I. proprio per dimostrare che geni non lo sono affatto, un uomo intelligente non avrebbe nessuna voglia di ridurre alla fame un mondo intero per vivere in mezzo a lussi assurdi, leggevo l’articolo sul corriere della sera, che al Billionaire di Briatore vendono bottiglie di Champagne al prezzo di mille euro a bottiglia, a bottiglia! E le masse lavorano da precari per mille euro al mese bene che gli vada, spesso e volentieri si parla di 600\700. Metto ora qui sotto due articoli che ho scovato ieri, due articoli che prevedono in modo logico e oggettivo il nostro prossimo futuro, più prossimo di quello che pensiamo forse.
Siamo figli di un dio che è di cartone, illusi ed incapaci di vedere dove si cela il vero potere e come ce la stia mettendo in quel posto ogni santo giorno della nostra esistenza su questo pianeta, siamo all’Inferno, questo è l’unico dato certo della nostra vita, hanno preparato un sistema che non lascia nessuno scampo a un ribelle, a chi non vuole seguire il branco, ma il fatto curioso è che questo sistema da “LORO” inventato siamo noi a tenerlo in piedi, possiamo dire che ci stiamo martellando i cogl***i?


 Certo che lo possiamo dire, e si può aggiungere che il nostro lato masochista ne prova anche piacere a quanto pare. Però l’ idea di un contino progresso illude le masse che arriverà il meglio, ma il nostro progresso è una retromarcia ad acceleratore schiacciato a palla, il buio medioevo in confronto era l’età dell’oro se pensiamo al mondo d’oggi con beni materiali che vengono buttati a tonnellate ogni giorno, e dalla cultura a cui abbiamo accesso, che se paragonata al medioevo appunto, è cresciuta a livello esponenziale e ancora lo sta facendo, vedetevi questo bel video, lo adoro personalmente.



Buona lettura e toccatevi le palle.

Dioniso777

La crisi economica e la losca manovra del governo italiano per svendere il patrimonio pubblico
Attilio Folliero, Caracas 21/08/2011


La manovra finanziaria 2011 è stata approvata circa un mese fa (Legge 111 del 15/07/2011 e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 16/07/2011), ma già è stata varata una manovra bis! Siamo convinti che la manovra e la manovra bis avranno pochi effetti. Siamo già in crisi e le manovre 1, 2 e le altre che verranno aggraveranno la crisi.

Tutte queste manovre stanno gettando i presupposti per una ulteriore svendita dei beni italiani: la riserva d’oro italiana, la quarta per grandezza al mondo, grandi imprese pubbliche ancora in mano allo stato, alcune delle quali già privatizzate parzialmente, le imprese municipalizzate, quelle che danno sempre grandi profitti, come la raccolta dei rifiuti, o la distribuzione dell’acqua.


Stiamo attenti, che in certi paesi, per esempio in Bolivia la privatizzazione dell’acqua arrivò al punto che ai boliviani più poveri non solo venne negato l’allaccio all’acqua potabile ma vennero costretti a pagare, anzi prepagare per riempire alla fonte i secchi d’acqua. Per poter prelevare l’acqua alla fonte, tramite un secchio, dovevano prima aver pagato la quota prevista!

A tutto questo vanno aggiunti i beni del demanio pubblico, che fanno gola a molti privati. Qualcuno dirà che sulla base delle attuali leggi non è possibile vendere i beni del demanio. Poveri illusi!

Tutti hanno parlato dei tagli e delle nuove tasse, ma nessuno ha messo in evidenza ciò che di losco, veramente losco si nasconde nella finanziaria.

Invito a leggere il comma 18 dell’articolo 10 della Legge 111 del 15/07/2011. Il comma in questione recita esattamente:

I crediti, maturati nei confronti dei Ministeri alla data del 31 dicembre 2010, possono essere estinti, a richiesta del creditore e su conforme parere dell'Agenzia del demanio, anche ai sensi dell'articolo 1197 del codice civile”.

Dalla lettura sembra intendersi che i debiti che ha lo stato (che al momento ammontano complessivamente a circa 1.900 miliardi di euro, possono essere estinti, quindi pagati su richiesta del creditore. Qui sorge il primo problema: un creditore si presenta allo stato (al ministero) e chiede il saldo dei debiti. Lo stato (il ministero), in base a questo comma li estingue. Ma con quali soldi o per meglio dire come paga il creditore? Dato che il comma prosegue con la dicitura “su conforme parare dell’Agenzia del demanio” si intuisce che i debiti potranno essere estinti su richiesta del creditore cedendo beni del demanio; se non fossimo in presenza di beni del demanio non ci sarebbe stato bisogno del parere dell’Agenzia del demianio! E’ giusto?

Il comma conclude rimandando all’articolo 1.197 del codice civile, che a sua volta recita:

“Il debitore non può liberarsi eseguendo una prestazione diversa da quella dovuta, anche se di valore uguale o maggiore, salvo che il creditore consenta (1320). In questo caso l’obbligazione si estingue quando la diversa prestazione è eseguita. Se la prestazione consiste nel trasferimento della proprietà o di un altro diritto, il debitore è tenuto alla garanzia per l’evizione e per i vizi della cosa secondo le norme della vendita (1483 e seguenti, 1490 e seguenti), salvo che il creditore preferisca esigere la prestazione originaria e il risarcimento del danno. In ogni caso non rivivono le garanzie prestate dai terzi”

Quest’articolo del codice civile è tirato in ballo per giustificare il fatto che il creditore che ha prestato soldi allo stato, invece di ricevere i soldi, possa ricevere una prestazione differente, ossia un bene del demanio. Il codice civile dice che se una persona contrae un debito in denaro non può liberarsi del debito restituendo cose differenti dal denaro, anche se fossero cose di pari valore o addirittura di valore superiore, salvo che il creditore sia d’accordo.

martedì 23 agosto 2011

Ecco come ci governano, MK Ultra, programma Monarch, il club dei 27 e via proseguendo verso l'inferno


Ciao a tutti, ho già messo un articolo sul programma MK Ultra, 

http://fintatolleranza.blogspot.com/2011/02/progetto-mk-ultra-tra-delirio-e-realta.html, ora aggiungo questi due articoli molto interessanti dal mio punto di vista, vedete un po cosa hanno fatto e cosa stanno facendo agli esseri umani questi animali!


Controllo mentale Monarch: le sue origini e le tecniche di manipolazione

By Edoardo Capuano - Posted on 21 agosto 2011
Clicca per ingrandireAttenzione questo articolo contiene elementi forti che potrebbero fungere da attiviatori per i sopravvissuti della programmazione Monarch 
La programmazione Monarch è un metodo per il controllo mentale utilizzato da numerose organizzazioni per scopi segreti. Si tratta della prosecuzione del progetto MK-ULTRA, un programma di controllo mentale sviluppato dalla CIA, e testato su militari e civili. I metodi sono incredibilmente sadici (lo scopo principale è quello di traumatizzare la vittima), ed i risultati sono raccapriccianti: la creazione di una schiavo mentalmente controllato, che può essere attivato in qualsiasi momento per eseguire qualsiasi azione richiesta dal gestore (handler). Mentre i mass media ignorano il problema, oltre 2 milioni di americani hanno subito gli orrori di questa programmazione. Questo articolo esamina le origini della programmazione Monarch, alcuni dei suoi metodi e il simbolismo.
La programmazione Monarch è una tecnica di controllo mentale che comprende elementi del Satanic Ritual Abuse (SRA) e del disturbo di personalità multipla (MPD). Si utilizza una combinazione di psicologia, neuroscienze e rituali occulti per creare all’interno degli schiavi un alter ego che può essere attivato ??e programmato dai gestori. Gli schiavi della programmazione Monarch vengono utilizzati da varie organizzazioni collegate con l’élite mondiale in settori come: l’esercito, la schiavitù sessuale e l’industria dell’intrattenimento. In questo articolo daremo un occhio alle origini della programmazione Monarch, alle sue tecniche e al suo simbolismo.
ORIGINI
Durante il corso della storia, sono stati registrati molteplici resoconti che descrivevano rituali e pratiche simili al controllo mentale. Uno dei primi scritti che si riferisce all’uso dell’occultismo per manipolare la mente, può essere trovato nel Libro dei Morti egiziano. Si tratta di una raccolta di rituali, molto studiato dalle società segrete di oggi, che descrive i metodi di tortura e di intimidazione (per creare un trauma), l’uso di pozioni (farmaci) e il “lancio” di incantesimi (ipnotismo), che si traduce nel totale asservimento dell’iniziato. Altri eventi attribuiti alla magia nera, alla stregoneria e alla possessione demoniaca (dove la vittima è animata da una forza esterna) sono anche essi antenati della programmazione Monarch.
Tuttavia è durante il 20 ° secolo che il controllo mentale diviene una scienza in senso moderno del termine, dove migliaia di soggetti sono stati sistematicamente osservati, documentati e sperimentati.
Uno dei primi studi sulla metodica del controllo mentale basato sul trauma sono state condotte da Josef Mengele, medico che lavorava in campi di concentramento nazisti. Inizialmente acquisì notorietà per essere stato uno dei medici delle SS che curò la selezione dei prigionieri in arrivo, determinando chi doveva essere ucciso e che sarebbe diventato un operaio per i lavori forzati. Tuttavia, egli è noto soprattutto per aver condotto degli esperimenti macabri sugli esseri umani all’interno dei campi di concentramento. Mengele conduceva esperimenti pure sui bambini, motivo per il quale venne chiamato “L’angelo della Morte”.
Joseph Mengele, 1935
Mengele non gode di stima per i suoi sordidi esperimenti sui prigionieri dei campi di concentramento, in particolare sui gemelli. Una parte del suo lavoro, menzionata raramente, è la ricerca sul controllo della mente. Gran parte di essa è stata confiscata dagli Alleati ed è ancora classificata ai nostri giorni.
“DR. GREEN (Dr. Joseph Mengele): Il miglior programmatore, si potrebbe forse conferire lui il titolo di padre della programmazione Monarch, un ex-medico del campo di concentramento nazista. Migliaia di schiavi Monarch controllati mentalmente negli Stati Uniti avevano il “Dr. Green” come loro programmatore capo”. 1
“Il Dr. Joseph Mengele, conosciuto ad Auschwitz, fu il principale promotore del Progetto Monarch, basato sul trauma, e dei programmi MkUltra della CIA. Mengele e circa 5, 000 altri nazisti di alto rango sono stati segretamente trasferiti negli Stati Uniti e nel Sud America all’indomani della seconda guerra mondiale in una Operazione progettata dalla Paperclip. I nazisti hanno continuato la loro opera nello sviluppo di tecnologie di controllo mentale e missilistica in segreto nelle basi sotterranee militari. L’unica cosa che c’è stata detta era che il lavoro di progettazione missilistica era portato avanti in collaborazione con l’ex celebrità nazista Warner Von Braun. Gli assassini, i torturatori, i mutilatori che hanno spezzato migliaia di vite sono stati discretamente tenuti da parte, occupando comunque le basi sotterranee militari degli Stati Uniti che a poco a poco sono diventate la dimora di migliaia e migliaia di bambini americani rapiti dalle strade (circa un milione l’anno) e messi in gabbie di ferro impilate dal pavimento al soffitto come parte della “rieducazione”. Questi bambini sarebbero stati utilizzati per affinare e perfezionare ulteriormente le tecnologie sul controllo mentale di Mengele. Alcuni bambini selezionati (almeno quelli che sopravvivevano alla ‘rieducazione’), sarebbero diventati gli schiavi controllati mentalmente del futuro che sarebbero poi stati utilizzati in migliaia di lavori diversi che vanno dalla schiavitù sessuale agli omicidi. Una parte consistente di questi bambini, che erano considerati materiali di consumo, sono stati abbattuti intenzionalmente di fronte (e da) altri bambini, al fine di traumatizzare il tirocinante selezionato in totale rispetto e sottomissione. 2
Le ricerche di Mengele servirono come base per l’illegale e segreto programma di ricerca CIA chiamato MK-ULTRA.
MK-ULTRA
Documento sull’Mk-Ultra declassificato
Il progetto MK-ULTRA è andato avanti dagli inizi degli anni 50 fino alla fine degli anni 60, utilizzando i cittadini americani e canadesi come soggetti di prova. Le prove pubblicate sul Progetto MK-ULTRA indicano l’utilizzo di metodologie che miravano a manipolare i singoli stati mentali e alterare le funzioni cerebrali, compresa la somministrazione di farmaci surrettizia e di altre sostanze chimiche, la deprivazione sensoriale, l’isolamento e abusi verbali e sessuali.
Foto declassificata di una giovane vittima dell’MK-Ultra (1961). Bambina di 8 – 10 anni sottoposta a 6 mesi di LSD, elettroshock, privazione sensoriale. Circa ogni 60 minuti la memoria le veniva cancellata ed ora il suo cervello è come quello di un neonato.
Anche se gli obiettivi ammessi dei progetti erano quelli di sviluppare metodi di tortura e interrogatorio da usare contro i nemici del paese, alcuni storici hanno affermato che il progetto mirò a creare il “candidato della Manciuria”, programmato per compiere atti diversi, quali omicidi e altre missioni segrete.
L’MK-ULTRA venne portato davanti alla luce dei riflettori da varie commissioni nel 1970, compresa quella della Rockefeller del 1975. Anche se si sostiene che la CIA abbia interrotto tali esperimenti, dopo l’intervento di queste commissioni, alcuni whistle-blowers affermano che il progetto ha assunto un basso profilo e il programma Monarch sia diventato il suo successore “classificato”.
L’affermazione più incriminate finora fatta da un funzionario del governo per quanto riguarda la possibile esistenza di un progetto MONARCH venne estratta da Anton Chaitkin, uno scrittore per il Taurillon. Quando venne chiesto direttamente all’ex direttore della CIA William Colby: “Cosa ne pensa del progetto Monarch?”, rispose con rabbia e con ambiguità, “Ci siamo fermati tra la fine del 1960 e i primi anni del 1970".3
PROGRAMMAZIONE MONARCH
Anche se non c’è mai stata alcuna ammissione ufficiale dell’esistenza della programmazione Monarch, eminenti ricercatori hanno documentato l’uso sistematico del trauma in soggetti per scopi di controllo mentale. Alcuni sopravvissuti, con l’aiuto di terapisti dedicati, sono stati in grado di “deprogrammare” se stessi per andare poi a registrare e divulgare i dettagli raccapriccianti delle loro traversie.
Gli schiavi Monarch sono principalmente utilizzati dalle organizzazioni per effettuare operazioni mediante capri espiatori addestrati a svolgere compiti specifici, che non contestino gli ordini, che non ricordino le loro azioni e che, se scoperti, si suicidino automaticamente. Sono il capro espiatorio perfetto per gli omicidi di alto profilo (vedi Sirhan Sirhan), candidate ideali per la prostituzione, per la schiavitù sessuale e della pornografia snuff. Sono anche perfette marionette per l’industria dell’intrattenimento che fa di loro delle star.
“Quello che posso dire è che oggi la programmazione rituale basata sull’abuso è molto diffusa, è sistematica, si organizza attraverso le conoscenze esoteriche che non sono scritte, o pubblicate su qualsiasi libro o dette in un talk show, ma che vediamo costantemente aggirarsi in tutto il paese.
La gente dice: “A quale scopo?” La mia ipotesi migliore è quella che vogliono un esercito di candidati della Manciuria, decine di migliaia di robot mentali che si prostituiranno, agiranno nella pornografia infantile, nel contrabbando della droga, nel contrabbando internazionale di armi, faranno snuff-film, ogni sorta di cosa che porti un forte guadagno economico, ci tenteranno insomma, alla fine i megalomani al vertice della piramide penseranno di aver creato un ordine satanico che comanderà il mondo”.4
I programmatori Monarch causano traumi intensi ai soggetti, attraverso l’uso di elettroshock, torture, abusi sessuali e giochi mentali, al fine di costringerli a dissociarsi dalla realtà – una risposta naturale in alcune persone, quando si trovano a sopportare un dolore insopportabile. La capacità del soggetto di dissociarsi è un requisito importante ed è, più facilmente riscontrabile nei bambini che provengono da famiglie che hanno subito abusi anche nelle generazioni precedenti. La dissociazione mentale permette ai gestori di creare diversi alter ego in compartimenti a tenuta stagna nella psiche del soggetto, che possono essere quindi programmati e attivati a piacimento.
“La programmazione basata sul trauma può essere definita come la tortura sistematica che blocca la capacità di elaborazione cosciente della vittima (attraverso il dolore, il terrore, la droga, l’illusione, la privazione sensoriale o l’eccesso di stimolazione sensoriale, la diminuzione dell’ossigeno, il freddo, il caldo, la stimolazione cerebrale e, spesso, con esperienze di pre-morte), e che impiega poi suggerimenti e / o condizionamenti classici e operanti (in coerenza con i principi consolidati della modificazione comportamentale) per impiantare i pensieri, le direttive e le percezioni nella mente inconscia, nelle nuove identità, che forzano la vittima a fare, sentire, pensare o percepire le cose, agli scopi del programmatore. L’obiettivo è che la vittima segua le direttive senza consapevolezza, compresi gli atti che sono in palese violazione con la morale o i principi del soggetto.
L’installazione della programmazione per il controllo mentale si basa sulla capacità della vittima di dissociarsi, che consente la creazione di nuovi personaggi indipendenti l’un l’altro che sono i veicoli con cui la programmazione si attua in maniera segreta. I bambini dissociati sono i primi “candidati” per questo genere di programmazione“. 5
Il controllo mentale Monarch è segretamente utilizzato da vari gruppi e organizzazioni per vari scopi. Secondo Fritz Springmeier, questi gruppi sono conosciuti come il “Network” e formano la struttura portante del Nuovo Ordine Mondiale.
ORIGINI DEL NOME
Il controllo mentale Monarch è chiamato in questo modo in riferimento alla farfalla Monarca – un insetto che comincia la sua vita come un verme (che rappresenta il potenziale non sviluppato) e, dopo un periodo nel bozzolo (programmazione) rinasce come splendida farfalla (lo schiavo Monarch). Alcune caratteristiche specifiche per la farfalla monarca, sono applicabili anche al controllo mentale.

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