"THE END"

"THE END"
http://www.romafaschifo.com

domenica 20 novembre 2011

Instupidimento delle masse come l’evangelizzazione del mondo, è solo il passo successivo . . .


Dopo aver letto gli articoli a cui trovate i link nel mio post, ho buttato giù poche righe, la mia impressione, quello che vedo e percepisco attorno a me, voi lo sentite?
Dedicato a tutti quelli che probabilmente non leggeranno questo, fatelo girare, che aprano gli occhi!!!

Aggiungo questa pagina pubblicitaria, dopo aver letto l’articolo che trovate sotto: 
Che bei bambini vero? Però io dividerei la foto in due, da una parte chi ne gode e nell’altra metà chi ne soffre di questo, la pubblicità è l’anima del commercio, ma è anche l’instupidimento dell’essere umano che vive impantanato nella menzogna, mi riferisco al sistema dell'Informazione Italiana e non solo,
prima la vede quotidianamente la menzogna come legge e poi l’applica nella sua vita, quando interagisci con un'altra persona il 50% delle sue parole sono “balle” e un 50 per cento stupidaggini molto spesso. E' in corso un'operazione di instupidimento della popolazione a livello globale, globalizzare appunto, è un sinonimo di evangelizzare, l’operazione che viene dopo in ordine di tempo per creare gli automi perfetti. Lo avevano previsto molto tempo fa, questo articolo descrive bene la profezia: 

di The Vigilant Citizen
Traduzione di Anticorpi.info http://www.anticorpi.info/2011/11/metropolis-f-lang.html

Metropolis è un film muto di fantascienza realizzato nel 1927 da Fritz Lang, maestro dell'espressionismo tedesco. Situato in un futuro dispotico in cui pensatori e operai sono suddivisi in due classi distinte, Metropolis descrive i conflitti tra tali due entità opposte. I Lavoratori
L'inizio del film ci mostra i lavoratori all'interno delle loro città, situate nelle viscere della terra. Vestono tutti allo stesso modo e camminano in sincronia a capo chino in un atteggiamento di sottomissione, rassegnazione e disperazione. In tutto il film il bestiame umano è descritto come fisicamente e mentalmente esausto, altamente impressionabile e - diciamolo - del tutto silenzioso.
Sul lavoro parlare è male! Zitti a testa china . . .


Ci stiamo rendendo conto che ci tengono chiusi in una bolla isolata, piena di fastidi e miseria, distolti dai veri problemi del mondo? Sembra proprio di NO.

Dopo una settimana di lavoro disumano che vi rende inconsapevoli di tutto quello che veramente avete attorno e non dei fatti mostrati in maniera schizoide dai media, (wikipedia, schizoide: http://it.wikipedia.org/wiki/Disturbo_schizoide_di_personalit%C3%A0 , propongo questo link solo per rendervi conto che la patologia mentale nella società moderna è la “REGOLA”). Vi divertite quando andate nei grandi magazzini oppure non sapete come sfogare la vostra tensione accumulata in ore e ore di lavoro . . . quante volte ho sentito persone dire che dopo un attacco di nervoso hanno fatto shopping, di cose inutili spesso, ma qualcosa in loro è cambiato:”Si sentono meglio”, lo shopping nei negozi del centro, nelle migliori boutique ad acquistare un capo, magari firmato che va di moda portare gli indumenti con il nome di un perfetto sconosciuto, sconosciuto il quale per portarveli sugli scaffali compie delinquere, http://ilupidieinstein.blogspot.com/2011/11/imbranata-nel-salvare-chi-nei-guai-la.html
Auerback: l’Unione Europea è un’associazione a delinquere, e non solo l’Europa, non dimentichiamoci che gli USA furono per un periodo il luogo in cui l’Inghilterra mandava i delinquenti, appunto, per non averli più tra le palle, ora ce li troviamo al potere assoluto, con le loro bombe intelligenti e le speculazioni finanziarie che tolgono ai poveri e danno “tanto” a chi ha già troppo, e tutti coloro che non hanno il minimo di etica presente in loro ne sono complici ricordiamolo sempre quando abbiamo davanti una persona, e così ti ritrovi come una mosca bianca che ha voluto vedere, conoscere e cercare di capire, circondata da mosche stupide e allegre che sguazzano nelle feci altrui . . .

Sapete cosa mi rende furioso? Che per colpa di queste persone dobbiamo accettare anche noi, tutti, uno stile di vita che di umano non ha nulla. Sono contento allo stesso tempo però, perché tutti questi analfabeti, (non credo leggano più di 3 libri l'anno questi personaggi che festeggiano e sono a favore dello schiavismo - globalizzazione), un giorno, dopo che saranno stati manipolati e spolpati, dopo una vita di sacrifici per ritrovarsi vecchi, senza scopi ed obiettivi raggiunti, avranno lavorato per rendere ricchi gli altri e miseri loro, non si rendono conto che dei loro miseri 1000\1300 euro bene che vada, ne ridanno il 90% a chi li paga, (Faremo meglio a dire a chi glieli presta un mesetto . . .), poi dovranno curarsi perché avvelenati e malati, alla fine moriranno come tutti. Ne è valsa la pena? Se lo chiederanno questo? Per chi e per cosa avranno vissuto? E che vuoto regna dentro di loro, un vuoto che solo con i vizi, il calcio, la macchina, il consumo cercano di colmare, quel vuoto li rende schiavi perfetti perché smarriti, un vuoto che come un buco nero li inghiotte, li rende disumani, automi, bigotti biechi, miseri e bastardi, privi di quell'empatia che avevamo, godono del male altrui, pensa che razza di persone sono, son quelli che acquistano i settimanali di gossip . . . e poi si parla di sterminio in atto, ma lo meritano di vivere queste masse che si condannano la vita a vicenda mentre il terzo gode? Hitler lo diceva, è una fortuna per noi che la popolazione non pensi. Che campano a fare se non del male ai propri simili?

Sono stato drastico? Non credo, guardiamoci attorno, la realtà lo è molto di più, qui sotto un esempio “reale” e non ipotizzato.

Buona lettura e statemi bene, by Dioniso777

                                  Cotone e bambini

fonte: Medicinenon

Quante volte l’abbiamo sentito dire, quante volte l’abbiamo letto sulle etichette, quante volte abbiamo pensato: “Sarà davvero cotone 100%? E che cotone poi?” e siamo rimasti nel dubbio. Le nostre nonne magari avrebbero potuto dare un giudizio esatto sulla qualità della stoffa, noi forse un po’ meno, in questa società di tarocchi e di etichette farlocche.
In ogni caso c’è il tessuto in cotone puro al 100%, vergine, fatto con il filato del cotone raccolto nei campi, non quello ricavato dalla cardatura di vecchi stracci rigenerati o misto a materiale sintetico.
Quello bello, piacevole da indossare, amico della nostra pelle. Non certo a buon prezzo, ma qualche maglietta in puro cotone ancora è possibile comprarla.
Adesso qualcuno mi darà del guastafeste, ma dietro al cotone c’è una breve storia che dobbiamo sapere.

Gli Stati Uniti sono il maggiore esportatore del mondo, seguito dall’Uzbekistan.
E proprio in questo stato, per i più sconosciuto, se non noto per essere una volta parte dell’allora Unione Sovietica, o per la sua bellissima città di Samarcanda, che inizia la storia che voglio raccontare sul cotone.
Dopo che l’Uzbekistan acquisisce di malavoglia l’indipendenza a seguito del collasso dell’Unione Sovietica, ne diventa presidente Islom Karimov, già presidente della Repubblica Socialista Sovietica Uzbeka. Lo diventa vincendo le prime elezioni presidenziali, caratterizzate da brogli elettorali e falsi conteggi. […] Tutto il mondo è paese […]
Con una serie di referendum pilotati, dal 1991 si è mantenuto saldamente al potere fino ad oggi. L’economia è controllata dalla sua famiglia, moglie e figlia posseggono o controllano le industrie più produttive dello stato.
Karimov risolve le opposizioni con la tortura e condanne a morte, a seguito di processi sommari, tramite bollitura, una delle forme più atroci di assassinio. Oggi l’Uzbekistan è l’unico stato al mondo dove viene praticata la bollitura a morte.
Politicamente potremmo definire che esiste un regime “capital-comunista”. La terra appartiene allo stato che l’affitta alle industrie che appartengono a un’oligarchia vicina al presidente e alla sua famiglia che trae profitti tipici del capitalismo, mentre al resto della popolazione si applica il comunismo che garantisce la mera sopravvivenza fisica, se si adempiono obblighi che comportano violazioni dei diritti umani. Nelle città gli stipendi percepiti sono intorno ai 50 dollari al mese, mentre nelle zone rurali l’economia è per lo più fondata sul baratto.
Dopo questa premessa per dare un’idea dell’aria che respira la popolazione Uzbeka, diversa da quella che respirano i turisti che vedono solo le bellezze di Samarcanda, Tashkent, Bukhara, Urgench, la Via della Seta, parliamo del cotone.
A partire da settembre, fino ai primi di dicembre avviene la raccolta. Lo stato ogni anno chiude le scuole e manda forzatamente i bambini nei campi a raccogliere il cotone. E’ una proposta che non può essere rifiutata.

Il 90% del cotone viene raccolto a mano da centinaia di migliaia di bambini. I profitti sono ingenti, ma la popolazione non riceve alcun beneficio da questi. I bambini ricevono qualche spicciolo se raggiungono la quota che viene assegnata, altrimenti nulla. La quota può arrivare a cinquanta chili al giorno di cotone per i più grandi, e data la sua leggerezza, puoi immaginare quanti fiori devono strappare a mano dalle piante.
Chi non raggiunge la quota viene picchiato, minacciato di venire bocciato e i bambini più grandi anche imprigionati. Chi scappa o si rifiuta di lavorare viene minacciato di espulsione dalla scuola.
I bambini più grandi vengono mantenuti in dormitori improvvisati nelle piantagioni più remote lontane dai centri abitati in condizioni non igieniche e con poco cibo. Poco ma energetico: pane e zucchero. Mangiano e dormono su materassi direttamente sul pavimento. Sono state registrate anche delle morti a causa di incidenti, e un suicidio di una ragazzina dopo essere stata duramente rimproverata per non aver raggiunto la sua quota giornaliera.
I bambini vengono impiegati anche prima della raccolta per applicare i pesticidi e molti presentano poi sintomi tipici di avvelenamento e ustioni sulla pelle causate dalle sostanze chimiche impiegate, molto tossiche ed aggressive in quanto non soggette al controllo come nel caso di coltivazioni ad uso alimentare.
Lo stato organizza il lavoro minorile, dichiarando ufficialmente che viene eseguito su base volontaria, impiegando anche gli insegnati come caporali e capisquadra, senza alcun compenso supplementare, il che li rende ancora più incattiviti verso i bambini.
A volte i bambini scappano a casa e i famigliari devono subito rimandarli nei campi a riprendere il lavoro immediatamente. Se non lo fanno, vengono tagliati i fili della luce, chiuso il gas e a volte persino l’acqua. I genitori che protestano vengono picchiati e a volte arrestati, a meno che non abbiano 200 o 300 dollari da pagare a funzionari corrotti dediti alla ricerca dei bambini in fuga. Ma pochi genitori sono in grado di pagare.
I pochi piccoli produttori privati che non usano il lavoro minorile devono comunque vendere il cotone all’oligarchia controllata dal presidente e la sua famiglia.
Il parlamento europeo è al corrente di tutto, e nonostante questo incentiva l’importazione del cotone dall’Uzbekistan. Quasi tutta la produzione arriva sul mercato europeo. L’economia viene prima, e visto che i cittadini europei non vengono informati dei retroscena dietro la produzione del cotone, i diritti umani vengono dopo.
Il governo uzbeko ha dichiarato che l’anno scorso sono state vendute 600.000 tonnellate di cotone con un’entrata di 500 milioni di dollari nelle casse dello stato (oligarchico).
E’ un cotone molto bello, raccolto dalle delicate manine dei bambini, con il quale poi si ottengono i prodotti finiti che trovi nelle migliori boutique. Un tessuto dalla trama forte durevole, fresco, delicato sulla pelle. Ognuno dovrebbe averne almeno un capo.
Avrai sentito parlare, fra le tante, dell’abbigliamento per bambini Gymboree. Anche Gymboree acquista proprio quel cotone.
Raccolto dai bambini uzbeki per i nostri bambini.

Qui, nel video, potete “ammirare”da dove proviene il "vostro" cotone, perché è vostro, vero?


5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti propongo questa riflessione Dioniso777:

I numeri( interi naturali) possono essere messi in ordine in infinite maniere, tranne una, quella che ha per primo numero il più grande di tutti.
Georg Cantor ci ha provato con gli aleph ma il risultato è quanto mai straniante e controintuitivo.
Ci sono infiniti modi per creare gl'infiniti numeri, da quello elementare dell'uno più uno più uno e così via, a quello subdolamente semplice ma infinitamente elegante di combinare fra loro gl'infiniti numeri primi.
Più un numero è grande più il rapporto col suo predecessore si fa minuscolo.
Qualsiasi numero, visto dalla parte delle relazioni con gli infiniti altri è uno sterminato e unico universo di relazioni.
Sostituisci numero con essere vivente o inanimato.

E poi con individuo pescato fra la gente.

Ciao!

Marco Sclarandis

*Dioniso*777* ha detto...

Dovrei farmi una cultura, su questo pecco di ignoranza. Fammi un esempio di numero "grande" ed il suo predecessore per favore, la rima è non voluta ma la parola che prima è uscita. I numeri primi sono affascinanti, che tu abbia o non abbia un'intelligenza logico\matematica. Io sono veloce nel calcolo, ma la mia fantasia vince sulla matematica, al punto che sostengo sempre che 1+1 non fa sempre due, di esempi ne abbiamo a volontà attorno a noi . . . però sono anche dell'opinione che se esiste un dio si esprima, anche, con la matematica.
Ciao Marco, alla prossima

Anonimo ha detto...

Un numero grande potrebbe essere dieci elevato alla miliardesima.
E il suo predecessore è semplicemente dieci alla miliardesima meno uno.
Ma nel campo dei numeri naturali(0,1,2,3,4.....)
non esiste il numero più grande.Esiste l'insieme di tutti i numeri naturali per esempio, e per quanto possa sembrare assurdo esso è solo un pezzo dell'infinito comprendente tutti i numeri, tra cui ci sono le frazioni, i numeri irrazionali come la radice di due e pi greco e strainfiniti altri.
Io non sono un matematico di professione, ma sono un cantore della bellezza del pensiero matematico, pensiero che ritengo sia simmetrico anzi duale del pensiero poetico, come l'ottaedro è il duale del cubo e l'icosaedro è il duale del pentadodecaedro.
Anzi, il nastro di Moebius è una metafora ancora più affascinante per mostrare il legame fra il pensiero matematico e quello poetico.
Una superficie apparentemente doppia ma in realtà unica dove interno ed esterno non esistono.
La bottiglia di Klein, poi, che è un nastro di Moebius a tre dimensioni(semplificando, in realtà è geometricamente quadridimensionale)è proprio un oggetto dove una formica non saprebbe distinguere se si trova fuori dalla sua tana o dentro, poeticamente parlando.

"L'essenza della matematica risiede nella sua libertà"
Georg Cantor, il cantore dell'infinito matematico.

Se ti fa piacere, eccoti i numeri per instaurare una conversazione.
3397131743-0852407331
Ciao, Marco Sclarandis.

*Dioniso*777* ha detto...

Ciao, grazie per l'esempio. Dici una bella cosa, il pensiero matematico ed il pensiero poetico sono proprio complementari, come i numeri singoli lo sono, fanno parte di quell'infinito cangiante, variabile, mutevole ed instabile. Si dai, mi faccio sentire, ho anche un opzione che mi permette di chiamare a costo bassissimo per 60 minuti a settimana, i matematici li ho sempre ammirati, mi affascina il mondo dei numeri, mi affascina la fisica, quantistica in particolare, ma anche l'astrofisica è più affascinante di qualsiasi bella donna la mondo, non che disprezzi le belle donne sia chiaro, mi affascina il pensiero umano, i saggi ovviamente . . . insomma mi affascina questa realtà nonostante tutte le contraddizioni e le sofferenze che comporta, ma non è altro che la faccia nascosta della medaglia, altrimenti che gusto ci sarebbe? :-)
Sei un matematico, ricercatore, docente, autodidatta o che?
Alla prossima Marco, mi farò sentire, a che ora del giorno non ti è di disturbo?

*Dioniso*777* ha detto...

Dimenticavo, l'hai visto questo bellissimo documentario?

What the bleep do we know? (Italiano)
http://www.youtube.com/watch?v=wudqw1J6StU

Me lo sono guardato tutto ieri, splendidamente realistico, non c'è altro da aggiungere . . .

LKWTHIN

altri da leggere

LINK NEOEPI

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...