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lunedì 12 maggio 2014

LA PSICHIATRIA NON E’ UNA SCIENZA, MA UNA TECNICA DEL POTERE

di Gianni Lannes
Malati di mente? malati di niente. Lobotomizzati dentro dal conformismo dilagante. Consumate, conformatevi, obbedite, sottomettetevi, non pensate più. E non fate domande alle autorità. L’élite attraverso i mass media controlla e manipola le masse di meri consumatori. Ecco la follia istituzionale. La parola d’ordine da manuale a stelle e strisce della psichiatria è allucinante: “il non conformarsi è una malattia mentale”. Gli psichiatri di regime vanno processati per crimini contro l’umanità.
La psichiatria nell’ordine capitalistico imperante decide spesso il destino degli umani. Una situazione davvero aberrante, a cui si uniforma la legge degli uomini. E così per svariati motivi si può finire imprigionati a vita, oppure torturati per sempre, specie in Italia, dove l’elettrochoc è una pratica diffusa in ospedali pubblici e cliniche private. Per la cronaca: in Italia la tortura non è reato; soprattutto lo Stato - che detiene il monopolio della violenza - l’esercita a più non posso. Le vittime ormai non si contano più.
Rammentate il caso del magistrato Paolo Ferraro, buttato fuori dalla casta della magistratura, e fatto passare per “pazzo” dalle toghe deviate, solo per aver denunciato le attività pedofile delle alte gerarchie militari alla Cecchignola, un casermone inaccessibile ai comuni cittadini, proprio dentro Roma. Un inferno dove si consumano ogni genere di illegalità sulla pelle degli esseri umani? Il giudice Ferraro aveva fatto riferimento anche all’omicidio di Melania Rea, e agli attentati subiti da un magistrato che si è occupato del caso e da un maresciallo dei carabinieri.
La pedofilia è radicata particolarmente nei parlamenti e nelle istituzioni di governo: Bruxelles e Roma, ad esempio. Alla voce massoneria e mercato degli organi umani per facoltosi. A proposito dove sono andati a finire i più di 3 mila minori (dati ufficiali del ministero dell’Interno) scomparsi in Italia nel 2013, e mai più ritornati alle proprie famiglie? E nessuno si interroga, non c’è anima viva che ne discuta seriamente in pubblico. Eppure, una civiltà si misura dal grado di attenzione e di rispetto per i bambini. Ma non è il caso dell’Italia. Allora: spegnete la tv, accendete la mente e aprite il cuore.

riferimenti:

Pubblicato da Gianni Lannes a 10:07

1 commento:

Nella Crosiglia ha detto...

Sempre all'avanguardia i temi trattati Dioniso caro...
Il post si commenta da solo...tutto il mio sostegno!
:::)))

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