"THE END"

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domenica 16 febbraio 2014

Chi ha ‘parcheggiato’ la Luna in perfetta orbita circolare intorno alla Terra?

Nonostante le sei visite degli astronauti americani tra il 1969 e il 1972, la Luna resta un enigma per gli scienziati in molti aspetti. Le soluzioni a questi enigmi potrebbero indicare un aspetto alieno della nostra conoscenza della Luna.
Chiamata “La Rosetta Stone dei Pianeti” dal Dr. Robert Jastrow, il primo presidente del comitato di esplorazione lunare della NASA, gli scienziati avevano sperato, studiando la composizione della Luna, di risolvere alcuni dei misteri su come il nostro pianeta ed il sistema solare hanno iniziato ad esistere.

Tuttavia, sei allunaggi più tardi, lo scrittore scientifico Earl Ubell, ha dichiarato: “La Rosetta Stone rimane un mistero. La Luna è più complicata di quanto ci si aspettasse. Non è semplicemente una sorta di palla da biliardo congelata nello spazio e nel tempo, come molti scienziati avevano creduto. Alcune delle domande fondamentali hanno avuto risposta, ma le rocce dell’Apollo e le successive analisi, hanno generato altri misteri, alcuni davvero mozzafiato”.
La Stele di Rosetta dei Pianeti
Tra questi misteri “mozzafiato”, o anomalie come gli scienziati preferiscono chiamarle, c’è il fatto che la Luna è molto più antica di quanto si immaginava, forse anche molto più vecchia della Terra e del Sole. Attraverso l’analisi delle bruciature provocate dai raggi cosmici, presenti nelle rocce lunari, gli scienziati hanno potuto datarle. Alcune sono state datate circa 4,5 miliardi anni, di gran lunga più antiche della Terra e vecchie quasi come il sistema solare.

La Luna ha almeno tre livelli distinti di rocce. Contrariamente all’idea che gli oggetti più pesanti affondano, le rocce più pesanti si trovano sulla superficie ed è presente una disparità nella distribuzione dei minerali.

Earl Ubell chiede:

“Se la Terra e Luna sono state create allo stesso tempo, uno accanto all’altro, perché un corpo ha preso tutto il ferro [Terra] e l’altra [Luna] non molto?
Le differenze suggeriscono che la Terra e la Luna sono venute in essere, distanti tra loro, un’idea che evidenzia l’incapacità degli astrofisici nello spiegare esattamente come la Luna divenne un satellite della Terra.”


La Luna è estremamente secca e non sembra aver mai avuto acqua in notevoli quantità. Nessuna delle rocce lunari, indipendentemente da dove sono state trovate, conteneva acqua o anche molecole di acqua legate nei minerali. Eppure, gli astronauti dell’Apollo 16 hanno trovato rocce lunari che contenevano pezzi di ferro arrugginito. Poiché l’ossidazione richiede ossigeno e idrogeno libero, questa ruggine indica che sulla Luna, deve esserci acqua da qualche parte.

Inoltre, gli strumenti lasciati dalle missioni Apollo hanno inviato un segnale sulla Terra il 7 marzo 1971, che indicava che un “vento” di acqua aveva attraversato la superficie della Luna. Dal momento che l’acqua sulla superficie lunare si comporta come il vento sulla Terra, la questione è: dove ha avuto origine questa acqua?

Le eruzioni di vapore sono durate 14 ore ed hanno coperto una superficie di circa 100 chilometri quadrati, spingendo i fisici della Rice University, il Dr. John Freeman Jr. ed il Dr. H. Ken Hills, a descrivere l’evento come: “una delle scoperte più entusiasmanti che indica la presenza d’acqua all’interno della Luna”. I due fisici hanno affermato che il vapore acqueo è venuto dal profondo della Luna, apparentemente rilasciato durante un Moonquake (Lunamoto).

I funzionari della NASA hanno offerto una più banale e discutibile spiegazione, come al solito. Essi hanno ipotizzato che i due carri armati scesi dall’Apollo, contenenti tra i 30 e i 50 litri d’acqua, si sono rotti, rilasciando il proprio contenuto.

Freeman e Hills, si sono rifiutati di accettare questa spiegazione, sottolineando che i due serbatoi si trovavano a circa 180 chilometri di distanza dal punto in questione e che il vapore acqueo è stato rilevato con lo stesso flusso in entrambi i siti.

Inoltre, è molto improbabile che i due serbatoi si siano rotti contemporaneamente e nemmeno si spiega come, una piccola quantità di acqua, avrebbe potuto produrre 100 chilometri quadrati di vapore.
Da aggiungere che le rocce lunari erano magnetizzate, non abbastanza da prendere una graffetta, ma comunque magnetizzate e non si spiega nemmeno questo, in quanto non c’è campo magnetico sulla Luna. Allora, da dove viene il magnetismo?
Anche la presenza di grandi mari di roccia fusa liscia solidificata, presentano un mistero. Questi mari stanno ad indicare niente di meno che, in tempi lontani, una grande effusione di lava. E’ stato da poco confermato che alcuni dei crateri della Luna, sono di origine interna. Eppure non vi è alcuna indicazione che la Luna sia mai stata abbastanza calda da produrre eruzioni vulcaniche.

Un altro enigma è che quasi tutti – i quattro quinti – dei mari, sono situati sull’emisfero della Luna che si affaccia sulla Terra. Pochi mari segnano il lato più lontano della Luna, spesso erroneamente indicato come il “lato oscuro”. Eppure il lato opposto contiene molti più crateri e zone di montagna.
In confronto al resto della Luna, i mari sono relativamente privi di crateri, suggerendo che i crateri sono stati coperti dal flusso di lava.
A questo mistero dobbiamo aggiungerci quello dei così dettimascons: grandi masse circolari dense che giacciono da 20 a 40 chilometri sotto il centro dei mari della Luna.

I mascons sono stati scoperti perché la loro densità distorceva le orbite della nostra navicella spaziale in volo sopra o vicino loro. Uno scienziato ha teorizzato che i mascons sono meteoriti di ferro pesanti affondati in profondità mentre la Luna era in una fase morbida della propria formazione. Questa teoria è negata dal fatto che i meteoriti colpiscono la superficie con tali velocità, che si sarebbero vaporizzati al contatto.

Un’altra spiegazione banale è che i mascons non sono altro che caverne piene di lava, ma gli scettici dicono che non è presente abbastanza lava per raggiungere questo obiettivo.

Sembrerebbe che questi mascons siano grandi oggetti a forma di disco, eventualmente, di costruzione artificiale.

Tra il 1969 e il 1977, le attrezzature sismografiche della missione Apollo, hanno registrato fino a 3.000 “moonquakes” all’anno. La maggior parte delle vibrazioni erano molto piccole e sembra siano stati causati dall’impatto di meteoriti sulla superficie lunare. Ma molti altri terremoti sono stati rilevati in profondità all’interno del Luna. Questo scricchiolio interno, si crede, sia stato causato dall’attrazione gravitazionale del nostro pianeta, come la maggior parte dei terremoti terrestri si verificano quando la Luna è più vicina alla Terra.
Nel novembre del 1958, l’astronomo sovietico Nikolay A. Kozyrev del ‘Crimean Astrophysical Observatory’, ha sorpreso il mondo scientifico fotografando la prima eruzione gassosa sulla Luna vicino la vetta del cratere Alphonsus.

Kozyrev ha attribuito questo fenomeno alle fughe di gas fluorescenti. Ha anche rilevato un bagliore rossastro caratteristico dei composti del carbonio, che “sembrava muoversi, ma è scomparso dopo un’ora.”

Alcuni scienziati rifiutarono di accettare le scoperte di Kozyrev fino a quando gli astronomi del Lowell Observatory, videro anche loro un bagliore rossastro che illuminava le creste delle dorsali nella regione Aristarco, nel 1963. Giorni dopo, delle luci colorate sulla Luna, che durarono più di un’ora, furono registrate da due osservatori distinti.

Qualcosa stava succedendo dentro la Luna vulcanicamente morta e qualunque essa sia, si verificava allo stesso modo e nello stesso tempo. Come la Luna si avvicina alla Terra, segnali sismici, provenienti da diverse stazioni sulla superficie lunare, rilevano vibrazioni identiche. È difficile accettare questo movimento come un fenomeno naturale. Per esempio, una piastra di uno scafo artificiale rotto, potrebbe spostarsi esattamente nello stesso modo ogni volta che la Luna passa vicino alla Terra.

Ci sono prove che indicano che la Luna potrebbe essere vuota. Studi di rocce lunari indicano che l’interno della Luna differisce dal mantello della Terra e suggeriscono un molto piccolo, o addirittura inesistente, nucleo.

Già nel 1962, lo scienziato della NASA Dr. Gordon MacDonald ha dichiarato: “I dati richiedono che l’interno della Luna sia meno densa rispetto alle parti esterne. Infatti, sembrerebbe che la Luna sia più simile ad una sfera omogenea cava.”

L’astronauta dell’Apollo 14, Dr. Edgar Mitchell, ha ammesso che, poiché i materiali più pesanti si trovano in superficie, è del tutto possibile che esistano caverne giganti all’interno della Luna.

Il Dr. Sean C. Solomon del MIT ha scritto:
“Gli esperimenti Lunar Orbiter hanno notevolmente migliorato la nostra conoscenza del campo gravitazionale della Luna … i quali stanno ad indicare la possibilità spaventosa che la Luna potrebbe essere vuota”.

“Perché spaventosa? Perché come ha affermato l’astronomo Carl Sagan nel lontano 1966 nella sua opera ‘Intelligent Life in the Universe’, un satellite naturale non può essere un oggetto vuoto.”

La prova più sorprendente che la luna potrebbe essere cava è arrivata il 20 Novembre 1969, quando l’equipaggio dell’Apollo 12, dopo il ritorno alla loro nave comando, ha inviato il modulo lunare (LM) a schiantarsi sulla superficie della Luna con la creazione di un Moonquake artificiale. Il LM ha colpito la superficie a circa 40 miglia dal sito di atterraggio dell’Apollo 12 e le apparecchiature sismiche ultra-sensibili hanno registrato qualcosa di, sia inaspettato che sorprendente: la Luna riverberava come una campana per più di un’ora.


All’onda di vibrazione, sono voluti quasi otto minuti per raggiungere il picco, per poi diminuire di intensità. Nel corso della conferenza stampa, uno dei co-direttori della sperimentazione sismica, Maurice Ewing, ha detto ai giornalisti che:

“Per quanto riguarda il significato, preferisco non fare un’interpretazione in questo momento. Ma è come se qualcuno avesse colpito una campana, per esempio, nel campanile di una chiesa. Un solo colpo e ha scoperto che il riverbero continuò per 30 minuti.”

E’ stato poi stabilito che le piccole vibrazioni sono continuate per più di un’ora. Il fenomeno si è ripetuto quando il terzo stadio dell’Apollo 13 è stato inviato a schiantarsi sulla Luna, colpendo con l’equivalente di 11 tonnellate di TNT. Secondo la NASA, la Luna questa volta “ha reagito come un gong”
Le registrazioni hanno mostrato riverberi di tre ore e 20 minuti con onde che hanno viaggiato ad una profondità che andava dai 35 ai 40 km.
Sembra evidente che la Luna sia dotata di un duro guscio esterno e di un interno inesistente. La copertura della Luna contiene minerali densi come il titanio, utilizzato sulla Terra per la costruzione di aeromobili e veicoli spaziali.

Senza dubbio il più grande mistero riguardante la nostra Luna è come è arrivata a trovarsi lì. Prima delle missioni Apollo, una teoria seria sull’origine della Luna consisteva nell’impatto con la Terra eoni fa.
Tuttavia, questa idea è stata scartata quando si è constatato che c’è poca somiglianza tra la composizione del nostro mondo e quello della Luna.

Una teoria più recente dice che la Luna è stata creata dai detriti spaziali lasciati dalla creazione della Terra. Questo concetto si dimostrò insostenibile alla luce della teoria gravitazionale corrente, la quale indica l’improbabilità della formazione di un grande oggetto attraverso l’accumulo di materiale.

E’ ormai generalmente accettato che la Luna ha avuto origine altrove e, ad un certo punto nel lontano passato, sia entrata nel campo gravitazionale della Terra.

Per quanto riguarda la teoria della “cattura”, lo scienziato Isaac Asimov ha scritto:

“E’ troppo grande per essere stata catturata dalla Terra. Le probabilità di una tale cattura sono troppo basse perché una tale eventualità sia credibile.”

Asimov aveva ragione a considerare l’orbita della Luna: non è solo un cerchio perfetto, in quanto da un lato si affaccia sempre alla Terra e solo con la minima variazione. Per quanto ne sappiamo, è l’unico satellite naturale con una tale orbita.

Questa orbita circolare è particolarmente strana se si considera che il centro della massa della Luna, si trova di quasi 2 chilometri più vicino alla Terra rispetto al suo centro geometrico. Questo fatto da solo dovrebbe produrre un instabile, orbita traballante. Inoltre, quasi tutti gli altri satelliti del nostro sistema solare, orbitano sul piano equatoriale dei loro pianeti.
Il punto è che è estremamente improbabile che un qualsiasi oggetto inciampi nella giusta combinazione di fattori, necessari per rimanere in orbita. Qualcosa o qualcuno ha dovuto mettere la Luna nella giusta altitudine, la giusta corsa e la giusta velocità.

Se l’orbita precisa e stazionaria della Luna è vista come pura coincidenza, è anche un caso che la Luna si trovi alla giusta distanza dalla Terra da coprire completamente il Sole durante un’eclissi?

Mentre il diametro della Luna è di soli 3500 km, contro 1milione e 400mila km del Sole, si trova nella giusta posizione da coprire perfettamente la vista di tutta la nostra stella tanto da lasciare evidente solo la fiammeggiante corona.

Asimov ha spiegato:
“Non c’è ragione astronomica per cui la Luna e il Sole dovrebbero adattarsi così bene. Solo la Terra tra tutti i pianeti è benedetta in questo modo”.

Nel luglio del 1970, due scienziati russi, Mikhail Vasin e Alexander Shcherbakov, hanno pubblicato un articolo, sulla rivista sovietica Sputnik, intitolato “La Luna: la creazione di un intelligenza aliena?” dove hanno avanzato la teoria che la Luna non fosse un mondo completamente naturale, ma un planetoide scavato eoni fa negli angoli più remoti dello spazio, da esseri intelligenti che possiedono una tecnologia di gran lunga superiore alla nostra.

Sono state usate enormi macchine per fondere la roccia e formare grandi cavità all’interno della Luna, vomitando i rifiuti sulla superficie. Questa gigantesca navicella è stata guidata attraverso il cosmo e, infine, parcheggiata in orbita attorno alla Terra.

Nel loro articolo Vasin e Shcherbakov scrivono:“Abbandonando i percorsi tradizionali del ‘senso comune’, ci siamo immersi in quello che potrebbe a prima vista sembrare una fantasia sfrenata e irresponsabile.
Analizzando tutte le informazioni raccolte da parte dell’uomo sulla Luna, siamo convinti che non c’è un solo fatto che escluda la nostra supposizione. Non solo, ma molte cose finora considerate ‘enigmi lunari’, sono spiegabili alla luce di questa nuova ipotesi”

Noi, esseri umani, non abbiamo creato o collocato la Luna in orbita terrestre, così deve essere stato fatto da extraterrestri. Ma poiché sappiamo che non esistono, semplicemente chiameremo questa un’anomalia e non diremo pubblicamente qualcosa di più.

Di seguito, http://fintatolleranza.blogspot.it/2013/08/la-luna-e-molto-di-piu-di-quello-che.html,  i documentari di Jose Escamilla MOON RISING e altra intervista ad un militare in pensione

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