Scritto da Uriel Fanelli
Faccio seguito ad un pochino di email, riguardo alla faccenda di Priebke, per via di un fenomeno che ho trovato ripugnante sin da ragazzino: la professione di fede. Era un fenomeno, che sperimentavo quando i miei mi mandavano in chiesa, per il quale bisognava dire di appartenere ad un mondo di idee e principi, senza che fosse importante il fatto di perseguire o meno questi principi. Tutto quello che serviva era di enunciare il pubblico una dichiarazione a costo zero , e tutto finiva li'.
Cosi', nel bel mezzo di una messa di Natale, verso mezzanotte, quando io avrei voluto essere a casa a dormire e aver mangiato di piu' il 24, bisognava dire di credere ad un certo numero di cose nelle quali non si credeva assolutamente, tutti in coro, pretendendo di aver fatto la pace con la persona seduta a fianco - uno sconosciuto col quale non si era mai combattuto - per poi tornare alla vita di sempre.
Cosi', una chiesa piena di donne di cui un certo ragazzino poteva parlare molto, di uomini sulla cui moralita' un certo ragazzino avrebbe potuto raccontare molto, enunciava di credere assolutamente di non dover fare col ragazzino quello che invece facevano, ad un prete che tramite le confessioni sapeva tutto. L'importante era di trovarsi tutti insieme a dire qualcosa di falso, al solo scopo di trarne una buona immagine.
Fuori dalla chiesa, pero', il comportamento di tutte queste persone non era proprio cristianissimo. Anche esulando dalla morale sessuale piuttosto "ribaltabile" del ferrarese, cose come solidarieta', amore fraterno, e tutta una serie di cose che avrebbero dovuto avvenire tra cristiani, non avvenivano affatto. E quando in un paese chiudono 6 zuccherifici che danno lavoro al 70% del paese, se la solidarieta' cristiana esiste o meno SI NOTA.
Se quelle persone avessero dovuto enunciare il loro REALE comportamento in chiesa, sarebbero saliti sul palco e avrebbero enunciato una via di mezzo tra "Reign in Blood" degli Slayer e "Tengo una minchia tanta" di Frank Zappa. Il che avrebbe reso molto piu' divertenti le messe, ma non troppo cristiano lo svolgimento.
Ora, ho sempre trovato OSCENA l'enunciazione di alti principi, quando il comportamento quotidiano e' palesemente l'opposto: e questo non perche' io abbia qualcosa contro l'incoerenza.
Detesto questa merda perche' DOPO AVER ENUNCIATO quei principi, e PER IL SOLO FATTO DI AVERLI ENUNCIATI, si ritengono nel diritto di giudicare e condannare altri.
E qui andiamo a Priebke. Ok, volete fare una professione di fede antifascista. Cosi' il vostro EROICO antifascismo consiste nel prendere a calci la salma di un morto di cent'anni. Con eroi del genere, suppongo che tutti i fascisti del mondo si stiano cagando sotto. Se hanno almeno 100 anni e sono defunti.
Nella realta', sembra che i fascisti non siano preoccupati di voi. Quelli di Casa Pound continuano a fare le loro cose dentro casa pound, inneggiando a Hitler e Mussolini, diffondendo l'ideologia fascista, e qualche volta venendo alle mani in modo, diciamo "abbastanza squadrista" durante alcune manifestazioni. Non mi sovvengono eroiche gesta di chi ha tolto di mezzo quel "centro sociale"
Allo stesso modo, certe teste rapate picchiano garazzi gay per le strade, e non mi sovvengono le eroiche gesta di persone che vanno a difenderli. Cosi' come si suicidano ragazzini gay ad un ritmo impressionante per via di un certo fascismo lasciato allegramente crescere in alcune scuole, ma non mi risultano eroiche gesta di gente che va a lottare per difenderli.
E quando vedo quanto coraggiosi siete a prendere a calci una bara con dentro la carcassa di un centenario, capisco come mai nessuno abbia tanta paura di voi dentro Casa Pound. Nessuno di loro e' morto, e probabilmente nessuno di loro ha passato i 100 anni.
Cosi' come nessuno teme mai i grandi valori dei cristiani. Cioe', se io vado da un commerciante cristiano, che dice "date a cesare quel che e' di cesare", mi aspetto che se chiedo di non avere la fattura, lui rifiuti e magari mi denunci. Ma non ho questa paura, perche' so che il suo cristianesimo e' fatto in chiesa, ma non fuori.
Cosi', se una testa rapata va ad ammazzare di botte un gay, non ha paura che qualcuno intervenga a salvarlo. Per una ragione semplice: non e' morto e non ha 100 anni.
Ma poi, quali "valori" vi portano a dover professare odio ETERNO ad una persona che, secondo la LEGGE , ha gia' pagato? Ricordiamo che Priebke non era evaso. Ha pagato secondo legge, e poi e' uscito. Adesso vorrei capire: agli antifascisti non piace piu' la legge? Se preferite l'arbitrio di chi odia per piu' tempo, allora forse dovreste essere dalla parte di Priebke: era esattamente il mondo che volevano LORO.
E' come se i cristiani si riunissero in chiesa ogni giorno a dire che loro vogliono sbudellare tutti, fottere vostra madre moribonda ed esaltare la crapula. Ok, sono liberi di fare quel che vogliono, ma il messaggio non e' esattamente "cristiano".
Ora, la cosa che gli antifascisti (ma non voi.) , quelli veri (ma non voi) hanno ottenuto e' ottenere un paese sotto la cosiddetta "rule of law". Ovvero, le sentenze le fa LA LEGGE, le pene le decide LA LEGGE, ed esse iniziano quando lo dice LA LEGGE, e finiscono quando lo dice LA LEGGE.
Se non vi piace questo mondo, e volete un mondo ove la pena la decide l' ODIO, allora il vostro mondo era quello di Priebke: odio per gli ebrei, via gli ebrei. Odio per gli omosessuali, ammazza gli omosessuali. Questo era il mondo di Priebke: un mondo senza legge, ove era l'odio a decidere chi vivesse o meno. E a quanto sembra, e' il VOSTRO mondo.
Forse capisco perche' vi sta cosi' tanto sul culo Priebke, allora: perche' ha fallito.
Ho visto una manifestazione di violenza forsennata contro una bara. Non ne ricordo di simili contro l'esistenza di Casa pound, di Forza Nuova. Eppure, sono quelli di Priebke. Sono quelli che lo ammirano. Sono quelli che si offrono di onorarne la memoria. Ma non andate a prendere a calci quelli. No, quelli non hanno 100 anni, e non sono morti.
Forti di questo grandissimo coraggio, poi, che cosa volevate che facesse Priebke? Oh, volevate che si facesse fucilare insieme agli altri prigionieri per non eseguire l'ordine diretto di Hitler. Quindi, chiedete un atto di grande coraggio. Aha. Lo stesso coraggio con cui voi lasciate esistere sedi di ForzaNuova, con cui lasciate picchiare impunemente dei gay, con lo stesso coraggio con cui lasciate esistere Casa pound. O forse con lo stesso eroico coraggio con cui andate a dare calci ad una bara?
Saro' sincero, il mondo ha visto eroi migliori di voi.
Ma tant'e': una volta fatta la professione di fede andando a dare dei calci alla bara di un centenario, in spregio alla LEGGE - pilastro dell'antifascismo, quello vero - che dice che Priebke ha gia' pagato, e che dice che solo i giudici possono dare punizioni (e non per esempio i comandanti di unita' militari o il capo dello stato , neanche se faceva il pittore) , vi sentite in grado di giudicare.
Siccome avete fatto professione di coraggio dando calci ad una bara, atto notoriamente eroico, adesso siete stati promossi a coraggiosi antifascisti, e quindi adesso , dopo tale prova di coraggio, potete dare del vigliacco a Priebke perche' non si e' fatto fucilare insieme ai prigionieri.
Certo, mi direte che anche il tribunale lo ha trovato colpevole. Ma qui e' il punto: essere antifascisti, ovvero democratici, e specialmente civili, significa credere nella "rule of law". La "rule of law" , lo "stato di diritto", dice appunto che sono I GIUDICI che dicono quale sia la condanna, e specialmente i giudici a decidere la PENA. I giudici, E SOLO i giudici. Questo e' il mondo venuto DOPO Priebke, o meglio, il mondo che avrebbe dovuto venire, ma non e' venuto: perche' voi pensate che il vostro odio, o disprezzo, possano diventare condanna anche OLTRE le decisioni dei giudici. E questo era il mondo di Priebke: odio uguale punizione.
Non solo la pena di Priebke era finita, ma nella pena non era compreso il vilipendio della salma. Non c'e' nessuna parte della sentenza in cui si dice che la sua salma non possa venire sepolta in Italia, in qualsiasi posto.
Cosi', voi dite: "ma il nostro sentimento di odio per Priebke e per quello che rappresentava richiede pena infinita". Aha. Ma questo non e' il mondo della democrazia e della legge. Questo e' il mondo di Priebke, ove l'odio si trasformava in pena, e se gli ebrei venivano odiati, allora venivano uccisi e inceneriti.
Quello che vedo e' molto semplice: persone che non fanno molto contro il fascismo esistente, che lo lasciano libero di esprimersi in parole , azioni, organizzazioni, persino partiti , che scelgono di fare professione di fede dando calci ad una bara. E dopo averlo fatto, avuto il loro "certificato di coraggio", si sentono nel diritto di giudicare , e di dire che loro, al posto di Priebke, si sarebbero fatti fucilare insieme ai prigionieri.
Gli stessi che lasciano esistere cose come Forza Nuova, come Casa Pound, che mandano i figli in scuole ove si suicidano i ragazzi gay, pensano che basti dare due calci alla bara per poter dire di essere cosi' coraggiosi da dare lezioni. E' il lato odioso della codardia, ovvero tutti gli espedienti miserabili coi quali i codardi si danno una patente di eroismo (tipo dando calci ad una bara) e fatto questo, ottenuta la loro patente di eroi, iniziano a dire che si, loro al posto di Priebke si sarebbero fatti fucilare.
Strano, per essere gente che lascia a spasso i fascisti, quelli veri, quelli di oggi, quelli di vent'anni... quelli che menano ancora?
Mi spiace, ma tutta la storia mi lascia pensare una cosa. Una cosa molto semplice.
Che Priebke, in fondo, ha vinto.
Il suo mondo, ove l'odio basta a diventare condanna, ove l'odio e' piu' importante della legge, ove una condanna finita per legge e' estesa per odio, e' ancora li', vivo e vegeto.
Si, Priebke e' ancora vivo. E ha vinto.
E voi , eroici calciatori di bare, siete la bandiera della sua vittoria.
Voi siete il mondo che voleva lui, dove l'odio diventa condanna, in spregio alla legge.
Faccio seguito ad un pochino di email, riguardo alla faccenda di Priebke, per via di un fenomeno che ho trovato ripugnante sin da ragazzino: la professione di fede. Era un fenomeno, che sperimentavo quando i miei mi mandavano in chiesa, per il quale bisognava dire di appartenere ad un mondo di idee e principi, senza che fosse importante il fatto di perseguire o meno questi principi. Tutto quello che serviva era di enunciare il pubblico una dichiarazione a costo zero , e tutto finiva li'.
Cosi', nel bel mezzo di una messa di Natale, verso mezzanotte, quando io avrei voluto essere a casa a dormire e aver mangiato di piu' il 24, bisognava dire di credere ad un certo numero di cose nelle quali non si credeva assolutamente, tutti in coro, pretendendo di aver fatto la pace con la persona seduta a fianco - uno sconosciuto col quale non si era mai combattuto - per poi tornare alla vita di sempre.
Cosi', una chiesa piena di donne di cui un certo ragazzino poteva parlare molto, di uomini sulla cui moralita' un certo ragazzino avrebbe potuto raccontare molto, enunciava di credere assolutamente di non dover fare col ragazzino quello che invece facevano, ad un prete che tramite le confessioni sapeva tutto. L'importante era di trovarsi tutti insieme a dire qualcosa di falso, al solo scopo di trarne una buona immagine.
Fuori dalla chiesa, pero', il comportamento di tutte queste persone non era proprio cristianissimo. Anche esulando dalla morale sessuale piuttosto "ribaltabile" del ferrarese, cose come solidarieta', amore fraterno, e tutta una serie di cose che avrebbero dovuto avvenire tra cristiani, non avvenivano affatto. E quando in un paese chiudono 6 zuccherifici che danno lavoro al 70% del paese, se la solidarieta' cristiana esiste o meno SI NOTA.
Se quelle persone avessero dovuto enunciare il loro REALE comportamento in chiesa, sarebbero saliti sul palco e avrebbero enunciato una via di mezzo tra "Reign in Blood" degli Slayer e "Tengo una minchia tanta" di Frank Zappa. Il che avrebbe reso molto piu' divertenti le messe, ma non troppo cristiano lo svolgimento.
Ora, ho sempre trovato OSCENA l'enunciazione di alti principi, quando il comportamento quotidiano e' palesemente l'opposto: e questo non perche' io abbia qualcosa contro l'incoerenza.
Detesto questa merda perche' DOPO AVER ENUNCIATO quei principi, e PER IL SOLO FATTO DI AVERLI ENUNCIATI, si ritengono nel diritto di giudicare e condannare altri.
E qui andiamo a Priebke. Ok, volete fare una professione di fede antifascista. Cosi' il vostro EROICO antifascismo consiste nel prendere a calci la salma di un morto di cent'anni. Con eroi del genere, suppongo che tutti i fascisti del mondo si stiano cagando sotto. Se hanno almeno 100 anni e sono defunti.
Nella realta', sembra che i fascisti non siano preoccupati di voi. Quelli di Casa Pound continuano a fare le loro cose dentro casa pound, inneggiando a Hitler e Mussolini, diffondendo l'ideologia fascista, e qualche volta venendo alle mani in modo, diciamo "abbastanza squadrista" durante alcune manifestazioni. Non mi sovvengono eroiche gesta di chi ha tolto di mezzo quel "centro sociale"
Allo stesso modo, certe teste rapate picchiano garazzi gay per le strade, e non mi sovvengono le eroiche gesta di persone che vanno a difenderli. Cosi' come si suicidano ragazzini gay ad un ritmo impressionante per via di un certo fascismo lasciato allegramente crescere in alcune scuole, ma non mi risultano eroiche gesta di gente che va a lottare per difenderli.
E quando vedo quanto coraggiosi siete a prendere a calci una bara con dentro la carcassa di un centenario, capisco come mai nessuno abbia tanta paura di voi dentro Casa Pound. Nessuno di loro e' morto, e probabilmente nessuno di loro ha passato i 100 anni.
Cosi' come nessuno teme mai i grandi valori dei cristiani. Cioe', se io vado da un commerciante cristiano, che dice "date a cesare quel che e' di cesare", mi aspetto che se chiedo di non avere la fattura, lui rifiuti e magari mi denunci. Ma non ho questa paura, perche' so che il suo cristianesimo e' fatto in chiesa, ma non fuori.
Cosi', se una testa rapata va ad ammazzare di botte un gay, non ha paura che qualcuno intervenga a salvarlo. Per una ragione semplice: non e' morto e non ha 100 anni.
Ma poi, quali "valori" vi portano a dover professare odio ETERNO ad una persona che, secondo la LEGGE , ha gia' pagato? Ricordiamo che Priebke non era evaso. Ha pagato secondo legge, e poi e' uscito. Adesso vorrei capire: agli antifascisti non piace piu' la legge? Se preferite l'arbitrio di chi odia per piu' tempo, allora forse dovreste essere dalla parte di Priebke: era esattamente il mondo che volevano LORO.
E' come se i cristiani si riunissero in chiesa ogni giorno a dire che loro vogliono sbudellare tutti, fottere vostra madre moribonda ed esaltare la crapula. Ok, sono liberi di fare quel che vogliono, ma il messaggio non e' esattamente "cristiano".
Ora, la cosa che gli antifascisti (ma non voi.) , quelli veri (ma non voi) hanno ottenuto e' ottenere un paese sotto la cosiddetta "rule of law". Ovvero, le sentenze le fa LA LEGGE, le pene le decide LA LEGGE, ed esse iniziano quando lo dice LA LEGGE, e finiscono quando lo dice LA LEGGE.
Se non vi piace questo mondo, e volete un mondo ove la pena la decide l' ODIO, allora il vostro mondo era quello di Priebke: odio per gli ebrei, via gli ebrei. Odio per gli omosessuali, ammazza gli omosessuali. Questo era il mondo di Priebke: un mondo senza legge, ove era l'odio a decidere chi vivesse o meno. E a quanto sembra, e' il VOSTRO mondo.
Forse capisco perche' vi sta cosi' tanto sul culo Priebke, allora: perche' ha fallito.
Ho visto una manifestazione di violenza forsennata contro una bara. Non ne ricordo di simili contro l'esistenza di Casa pound, di Forza Nuova. Eppure, sono quelli di Priebke. Sono quelli che lo ammirano. Sono quelli che si offrono di onorarne la memoria. Ma non andate a prendere a calci quelli. No, quelli non hanno 100 anni, e non sono morti.
Forti di questo grandissimo coraggio, poi, che cosa volevate che facesse Priebke? Oh, volevate che si facesse fucilare insieme agli altri prigionieri per non eseguire l'ordine diretto di Hitler. Quindi, chiedete un atto di grande coraggio. Aha. Lo stesso coraggio con cui voi lasciate esistere sedi di ForzaNuova, con cui lasciate picchiare impunemente dei gay, con lo stesso coraggio con cui lasciate esistere Casa pound. O forse con lo stesso eroico coraggio con cui andate a dare calci ad una bara?
Saro' sincero, il mondo ha visto eroi migliori di voi.
Ma tant'e': una volta fatta la professione di fede andando a dare dei calci alla bara di un centenario, in spregio alla LEGGE - pilastro dell'antifascismo, quello vero - che dice che Priebke ha gia' pagato, e che dice che solo i giudici possono dare punizioni (e non per esempio i comandanti di unita' militari o il capo dello stato , neanche se faceva il pittore) , vi sentite in grado di giudicare.
Siccome avete fatto professione di coraggio dando calci ad una bara, atto notoriamente eroico, adesso siete stati promossi a coraggiosi antifascisti, e quindi adesso , dopo tale prova di coraggio, potete dare del vigliacco a Priebke perche' non si e' fatto fucilare insieme ai prigionieri.
Certo, mi direte che anche il tribunale lo ha trovato colpevole. Ma qui e' il punto: essere antifascisti, ovvero democratici, e specialmente civili, significa credere nella "rule of law". La "rule of law" , lo "stato di diritto", dice appunto che sono I GIUDICI che dicono quale sia la condanna, e specialmente i giudici a decidere la PENA. I giudici, E SOLO i giudici. Questo e' il mondo venuto DOPO Priebke, o meglio, il mondo che avrebbe dovuto venire, ma non e' venuto: perche' voi pensate che il vostro odio, o disprezzo, possano diventare condanna anche OLTRE le decisioni dei giudici. E questo era il mondo di Priebke: odio uguale punizione.
Non solo la pena di Priebke era finita, ma nella pena non era compreso il vilipendio della salma. Non c'e' nessuna parte della sentenza in cui si dice che la sua salma non possa venire sepolta in Italia, in qualsiasi posto.
Cosi', voi dite: "ma il nostro sentimento di odio per Priebke e per quello che rappresentava richiede pena infinita". Aha. Ma questo non e' il mondo della democrazia e della legge. Questo e' il mondo di Priebke, ove l'odio si trasformava in pena, e se gli ebrei venivano odiati, allora venivano uccisi e inceneriti.
Quello che vedo e' molto semplice: persone che non fanno molto contro il fascismo esistente, che lo lasciano libero di esprimersi in parole , azioni, organizzazioni, persino partiti , che scelgono di fare professione di fede dando calci ad una bara. E dopo averlo fatto, avuto il loro "certificato di coraggio", si sentono nel diritto di giudicare , e di dire che loro, al posto di Priebke, si sarebbero fatti fucilare insieme ai prigionieri.
Gli stessi che lasciano esistere cose come Forza Nuova, come Casa Pound, che mandano i figli in scuole ove si suicidano i ragazzi gay, pensano che basti dare due calci alla bara per poter dire di essere cosi' coraggiosi da dare lezioni. E' il lato odioso della codardia, ovvero tutti gli espedienti miserabili coi quali i codardi si danno una patente di eroismo (tipo dando calci ad una bara) e fatto questo, ottenuta la loro patente di eroi, iniziano a dire che si, loro al posto di Priebke si sarebbero fatti fucilare.
Strano, per essere gente che lascia a spasso i fascisti, quelli veri, quelli di oggi, quelli di vent'anni... quelli che menano ancora?
Mi spiace, ma tutta la storia mi lascia pensare una cosa. Una cosa molto semplice.
Che Priebke, in fondo, ha vinto.
Il suo mondo, ove l'odio basta a diventare condanna, ove l'odio e' piu' importante della legge, ove una condanna finita per legge e' estesa per odio, e' ancora li', vivo e vegeto.
Si, Priebke e' ancora vivo. E ha vinto.
E voi , eroici calciatori di bare, siete la bandiera della sua vittoria.
Voi siete il mondo che voleva lui, dove l'odio diventa condanna, in spregio alla legge.
Uriel
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