"THE END"

"THE END"
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sabato 20 luglio 2013

Che cosa ti costa?


Hai causato parecchi problemi. Di solito è un compito mio. Non l’hai capito? I Custodi del Tempo mi lasciano stare perché rispetto i confini. È solo a quelli del ghetto che rompono. Certo, la situazione è disperata se io devo ripristinare l’ordine…
In Time
Alla fine del XXIII secolo, le persone sono geneticamente programmate per invecchiare soltanto fino a 26 anni: il loro sviluppo fisico si ferma a 25 anni, quando sul loro braccio un timer, fermo dalla nascita fino ad allora, inizia un conto alla rovescia, che dura solo un altro anno, al termine del quale l'individuo morirà all'istante.

Questo limite può essere esteso con ulteriore tempo, permettendo di vivere ancora, senza peraltro invecchiare fisicamente. Il tempo quindi è finito per diventare la valuta corrente con cui la gente viene pagata per il proprio lavoro, ed è il mezzo di pagamento per le necessità ed i lussi; infatti, tramite una particolare tecnologia, è possibile immagazzinarlo in appositi apparecchi, trasferirlo di persona in persona, e così via.

Pertanto ne risulta una società squilibrata, dove i ricchi possono vivere per sempre, mentre gli altri cercano di negoziare giorno per giorno la loro sopravvivenza…
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Il Tempo è la valuta in corso. Vero. Quando si è senza denaro si è anche senza Tempo? Solo in teoria e molto probabilmente sì, in questa versione della realtà 3d.

Ma è solo di fronte a determinate situazioni che si aprono "nuovi scenari".

E, allora, scopri che senza denaro il corso del Tempo non si arresta, o meglio, può anche non arrestarsi. Come? Perché? Perché trattasi di un altro tipo di “valuta” che solo la convenzione, l’abitudine e l’assenza di memoria hanno saputo coinvolgere e identificare con la presenza/assenza del denaro.

A questo link un articolo di SPS aveva già sviluppato certe considerazioni in merito allo scorrere delle lancette; le macchine costruite per misurare e scandire il Tempo, funzionano automaticamente a prescindere da quello che fai tu. Il loro potere è quello di influenzarti attraverso un impianto sottile di “stress”, utilizzato molto bene per mantenerti lungo una predeterminata via.

I Custodi del Tempo non appaiono mai, come per incarnare una costante della loro “non presenza”, essendo di fatto ritmati indirettamente attraverso la successione e la scansione dell’unità fondamentale del Tempo, quella che “sembra non esistere” al di sotto della capacità umana di percepire il singolo istante, ossia della particella che rimane fuori dal conteggio usuale in ore, minuti, secondi…

Al di sotto dei “secondi” i numeri diventano ossessivi ed accumulano il proprio movimento invisibile, come per formare una “barriera corallina del Tempo”.

Il loro continuo scorrere alimenta fiumi dalla più vasta portata, compreso il “fiume della tua Vita”, cronologicamente impostato per seguire la programmazione indotta a livelli biodiversi.

Il Tempo innesca i programmi relativi alle diverse fasi della tua esistenza nelle 3d.


Il meccanismo di “clock” in un computer serve per sincronizzare gli eventi, così come il battito del Cuore diventa molto presto il leitmotiv, la colonna sonora, per l’insieme di organi e Vita che caratterizzano il tuo corpo fisico di riferimento.
  • Un riferimento.
  • Una certezza.
  • Il suono che sei vivo.
Dunque… Tempo e scorrimento Temporale. Memoria. Realtà…

Ti hanno insegnato che il Tempo scorre in un solo senso. Questo è un “filtro” che serve per mantenere centrali talune infrastrutture del potere di controllo, come ad esempio:
  • l’organizzazione della tua presenza.
Tu devi essere istradato e mantenuto orientato lungo la direzione impressa. Se, improvvisamente, scoprissi che non esiste una sola “direzione”, bensì, molte direzioni, beh… tutto si "complicherebbe" di conseguenza.
La tua essenza multidimensionale è stata costretta ad entrare in un “collo di bottiglia”, che il Tempo unidirezionale incarna alla perfezione.

Questo meccanismo d’intrattenimento, corrisponde alla versione reale di leggi celesti riportate nella “letteratura” d’ogni tipo, provenienza ed epoca conosciuta e/o adottata dalla “censura”.

Quello che sai e che è riportato su ogni fonte, con la dovuta costante di sfasamento e biodiversità, è frutto di un condizionamento globale, tanto vasto da sfuggire per estensione e portata. In pratica, tutta la separazione che avvolge il Mondo, convince che non possa esistere un sistema di potere superiore, capace di organizzare tutto, persino il presunto “caos” che, come una cortina di fumo, contorce la visuale.

La storia deviata è un unico fiume che discende dal grande bacino della più grande storia.

Al suo interno, tutto è polarizzato con il “senso” di scorrimento che ebbe un inizio allorquando una intenzione ben precisa, presente e sufficientemente coesa, riuscì a ricavare del proprio spazio all’interno di un qualcosa che non conosceva altra dimensione al di fuori del proprio esistere/scorrere.

Da una simile passività dall’infinito potenziale, emerse una parzialità pronta per inondare nuove possibilità.

Tu ne sei stato l’artefice. Tu che, ora, ti confondi con il senso di scorrimento, incarnando il ruolo di vittima/carnefice, vivendo nell’abbaglio di una limitazione dovuta alla “fedeltà interpretativa” dell’input che scosse la pacifica presenza, che fu la tua stasi nella capacità dell’Uno.
  • La goccia che fa traboccare il vaso.
  • Il Big Bang.
Una lacerazione “improvvisa” che determina un terremoto. Quella particella finale che scatena l’evento è, in realtà, il termine di una serie di sommovimenti microscopici, che non vengono rilevati sino a quando non raggiungono l’evidenza corrispondente alla lunghezza d’onda relativa alla tua dimensione, al luogo frequenziale in cui ti manifesti.

A quel punto, tu osservi il fenomeno, l’effetto finale di una vera e propria “elaborazione” già avvenuta (differita).

Ma, a quel punto, ti sfuggono completamente le cause, l’origine, di una simile “esplosione 3d”.

Il “sopportare” è l’analogo fenomeno descritto per vie psichiche del tuo essere ed apparire.

Tu sopporti sino a quando… qualcosa non cambia di stato, posizione, atteggiamento. E, questa modifica, avviene nel corso del Tempo ed in seguito a continue micro frammentazioni, sommovimenti, di quella dimensione non apparente da cui si emana e concretizza il tutto, che scambi per unica realtà.

Piccole mosse.

Ora, il Nucleo Primo – dall’alto della propria inarrivabile posizione – ha sempre agito in questa maniera “goccia a goccia”. Dal proprio punto prospettico, la questione Temporale è fuori misura, nel senso che il Tempo non è un problema, avendo di fatto risolto e ben chiarito ogni tipo di “falso eco” che, invece, alimenta, per “irrorazione costante” il tessuto Massivo umano sotto controllo.

Le fonti sono state sconnesse. La memoria si è adattata al “nuovo scenario” filtrato in maniera preordinata, come acqua che segue l’andamento del suolo, per inerzia e/o gravità.
Rendere statico (manifesto) qualcosa che è dinamico (potenziale):
  • sogno (intenzione)
  • evidenziazione del perimetro/area
  • demarcazione del tracciato, nel Tempo, attraverso una struttura idonea di uomini/donne disposti a tutto pur di preservare la “propria” posizione
  • emersione (manifestazione) nelle 3d.

Ciò prevede che esista:
  • un grande osservatore inosservato
  • una conoscenza/memoria esclusiva
  • l’energia/attenzione d’attivazione e prosecuzione/conservazione.
Cioè, il terzo punto prevede che esista:

un grande osservatore osservato, dalla “memoria corta” e capace di generare energia, ossia, la Massa (tu).

Dopo la delineazione dell’ambito di emersione della “staticità” (paradigma), visto ieri per quanto riguarda il “Nuovo Mondo”, osserviamo quest’oggi il medesimo filo conduttore in ambito europeo. Ciò che permette di ben comprendere perchè il Mondo versi in una situazione "inversa" rispetto ad ogni logica di buon senso.

Il periodo storico non conta, in realtà, perché il medesimo schema di condizionamento/frazionamento/controllo è sempre stato lo stesso per quanto riguarda il corso della storia deviata:

nel Medioevo, con la crisi della figura dell'arimanno e la dominazione franca, i feudatari divennero i nobili a cui il sovrano affidava temporaneamente un territorio del proprio stato (un feudo, appunto, anche detto beneficium) dove questi lo rappresentavano e potevano legiferare, riscuotere tasse, amministrare la giustizia (autorità di banno).

Alla morte del beneficiario, almeno in origine, tuttavia, il controllo del territorio sarebbe tornato al sovrano. Il feudatario, dunque, non era il proprietario della terra, ma semplicemente un usufruttuario che riceveva beni e protezione da un potente in cambio della sottomissione (omaggio feudale) e di un giuramento vassallatico di fedeltà. In base a questo giuramento, il feudatario era tenuto a pagare un tributo e a fornire in caso di guerra un contingente di cavalieri e di fanti mantenuto a proprie spese (ost feudale).

La frammentazione feudale.
Nei secoli X ed XI il potere imperiale carolingio venne meno ed i vari feudatari cominciarono a comportarsi come piccoli monarchi indipendenti. Gli imperatori, sempre meno capaci di tenere unito il proprio dominio assaltato da ogni lato da Saraceni, Ungari e Vichinghi, cominciarono a concedere l'ereditarietà della carica prima ai feudatari maggiori (capitolare di Quierzy) e poi anche a quelli minori (constitutio de feudis).

Iniziò allora quel processo di frammentazione territoriale che trasformò l'Europa nel campo di battaglia di innumerevoli guerricciole tra piccoli staterelli, fenomeno che avrà termine (in parte e solo in alcune aree) solo con la formazione degli Stati nazionali.

Nel clima di totale insicurezza, cominciò un processo di incastellamento che fece sorgere in tutto l'occidente medievale castelli in gran numero. Queste fortificazioni divennero presto i nuclei del potere militare e politico della feudalità e resero i vassalli ancora meno dipendenti dal potere centrale.

Molto spesso fu proprio il possesso di fortificazioni a far ottenere a molti potenti il rango di signori, poiché nessun'autorità poteva più garantire la legittimità del potere. Si ottennero così le cosiddette signorie di banno, così chiamate perché non basate sull'affidamento da parte di un sovrano di territori, ma sul potere esercitato dal signore stesso (banno, appunto). Fu questo lo scenario in cui si mossero i feudatari nel periodo successivo…
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Per banno (in latino bannum), nel diritto feudale, si intende il potere esercitato dal detentore di una sovranità (regno o feudo che sia) sui propri sudditi.

Esso consisteva nel diritto d'imporre corvées ai sudditi, di riscuotere le tasse, di intraprendere azioni di guerra e, più in generale, di potersi far riconoscere come signore legittimo di un territorio. Da qui nasce la dicitura di signoria bannale (o banale) riferita al regime di feudalità.

Etimologia.
L'etimologia della parola è nota: nelle lingue germaniche ban indicava il potere supremo che spettava a ciascun capo delle tribù.

Il potere bannale.
Il potere bannale era pressoché assoluto e, di conseguenza, qualsiasi decisione del signore era considerata legge. Non è tuttavia da estremizzare questa capacità d'imposizione, poiché, nel Medioevo, in seguito all'affievolimento del principio romano di diritto, si rafforzò il peso delle consuetudini.

I sudditi, perciò, si potevano sentire legittimati a non piegarsi alla volontà del signore, nel caso in cui questa si fosse opposta alla consuetudine consolidata. Il banno, come si è compreso, vincolava tutti coloro che non dipendevano da un'autorità per un vincolo vassallatico, ma per pura sudditanza.

Non esisteva, dunque, nessun giuramento che legasse i contadini al proprio signore.

In seguito al periodo di anarchia seguito al disfacimento dell'Impero Carolingio, vennero a formarsi signorie di banno dal confluire nelle mani di un solo signore di un certo numero possedimenti già allodiali. Tale genere di signoria, al contrario di quella feudale, non derivava la propria legittimità da nessuna investitura e fu, a lungo, considerato quasi come abusivo.

Lo stato di disordine del periodo, tuttavia, fece sì che questo tipo di potentati venisse in fretta accettato.

Il giudizio dei pari.
Residuo di antiche tradizioni degli uomini liberi, in alcuni paesi europei sopravvenne contro il banno il principio che ciascuno dovesse essere giudicato dai propri pari, diritto che in Inghilterra fu formalizzato nella Magna Charta, concetto poi riassunto nella giuria.

Il superamento del banno.
Il riaffermarsi di un potere statuale, per quanto dispotico o assoluto, portò nei secoli successivi all'esaurirsi del potere coercitivo del banno. In genere tutte le volte che il potere giudiziario venne affidato appunto a un giudice, si introdusse il concetto di appello.

L'abolizione.
In Francia l'abolizione delle bannalità sancita nella notte del 4 agosto del 1789 viene considerata come fondamentale nella prima fase della rivoluzione francese…
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Si “supera qualcosa” attraverso l’instaurazione o la restaurazione di una situazione altrettanto dubbia, che fonda le proprie credenziali Temporali sul momentaneo status in cui versa la Massa che, si sa, è molto ben strumentalizzabile seguendo una certa prassi e mostrando un idoneo “tatto e savoir faire”.

Ciò che manca sempre nella narrazione della “storia ufficiale da banco scolastico” (storia deviata), è la presenza superiore, centralizzante ed ordinatrice del Nucleo Primo.

Senza questa evidenziazione, l’intero corso della narrazione risulta manchevole del suo attore principale. È come se alla trama di un romanzo avvincente si togliesse d’un tratto e per intero, la presenza dell’attore principale. Come se a “Giulietta e Romeo” si cancellasse la parte dell’una o dell’altro.

Che risultato si produrrebbe? Che cosa introdurresti dentro di te? Amarezza? Confusione? Quale senso?


Ecco perché quando guardi al Mondo che ti circonda, percepisci qualcosa “che non va”.

Al Mondo che pensi di conoscere, manca un “pezzo”; un pezzo da novanta, per la precisione. Manca quel pezzo che permette di riorientare il tutto in una certa direzione, più "sensata" rispetto al modello incantesimale a cui, bene o male, ci si abitua abitandovi nel Tempo.

Ancora oggi lo stesso schema di demarcazione/controllo è tuttora in auge.

  • Fondiaria-Sai sugli scudi, mercato disegna scenari post arresto Ligresti.
  • Fondiaria-Sai è sugli scudi anche oggi in Borsa con diversi broker che riprendono

  •  rumor su una possibile Opa obbligatoria a cascata da parte di Unipol e Mediobanca come conseguenza indiretta dell'arresto della famiglia Ligresti di ieri.
"La speculazione su una possibile Opa obbligatoria congiunta di Mediobanca e Unipol può dare al titolo sostegno nelle prossime settimane", secondo Marco Cavalleri di Banca Akros.

Questa evenienza non scaturirebbe tanto dall'inchiesta di Torino, per la quale i Ligresti sono stati arrestati, ma da quella condotta a Milano sul famoso "papello", il documento siglato dall'Ad di Mediobanca Alberto Nagel in cui avrebbe fatto delle concessioni alla famiglia dell'imprenditore siciliano in cambio dell'ok al passaggio di controllo a Unipol. Nagel ha sempre sostenuto di aver apposto la sua sigla solo per presa visione.

"Se i membri della famiglia Ligresti, oggi in carcere, aggiungessero nuovi elementi all'inchiesta di Milano, aumenterebbe il rischio che Consob riesamini l'operazione e anche se questo non accadesse alcuni azionisti o investitori di Fonsai potrebbero usare la storia contro il piano di fusione", spiega Cavalleri che ricorda come Consob avesse stabilito che il riconoscimento da parte di Unipol di un diritto di recesso ai Ligresti, previsto dagli accordi iniziali e poi cancellato, avrebbe fatto scattare l'Opa obbligatoria da parte della compagnia bolognese…
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Come un branco di piranha, la cerchia dei vari protettorati indiretti del Nucleo Primo, si agita secondo regole non perfettamente chiare per la maggior parte della Massa e del buon senso. L’importante è che il “presidio” delle varie zone di pressione non venga mai meno, pena l’inizio di una oscillazione del sogno, il quale necessita di continua energia e tendenza del piano energetico.

La Massa serve come pila di alimentazione. Una stretta “elite” serve come punto di pressione per la staticità/manifestazione del sogno. Al di sopra, svetta la presenza – oltre le nubi dell’incomprensione – del Nucleo Primo.

Se la Massa deve rimanere asservita, per limitarla a fornire energia derivante dalla propria presenza ed adesione per “tacito assenso”, allo stesso Tempo, la Massa va mantenuta in uno stato narcolettico di sé. Infatti, il reame Antisistemico diventa tale quando “tutto” viene fornito alla Massa a tal scopo. Dopo averla svuotata della memoria, la si riempie di contenuti fuorvianti.

Il frattale è quello che la Massa mangia, usa, consuma, veste, incarna, etc.

Deodoranti senza alluminio? Una scelta consapevole, secondo il Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano che ha stilato una lista dei prodotti senza alluminio presenti sul mercato.

Il Ctcu sottolinea il fatto che la maggior parte dei deodoranti contengono sostanze dell'alluminio, considerate molto efficaci contro la sudorazione.

Purtroppo queste sostanze hanno effetti collaterali:
  • se usati a lungo irritano la pelle e possono causare granulomi. Inoltre, sempre più spesso l'alluminio viene collegato all'Alzheimer e al cancro al seno. 

Certo l'alluminio è una sostanza che troviamo ogni giorno:

  • come materiale di imballaggio per bevande o latticini, come rivestimento delle facciate degli edifici, come materia prima per cemento e ceramica. Viene usato anche nella produzione di farmaci, nonché nell'industria alimentare e in quella cosmetica. I sali dell'alluminio hanno un forte effetto antitraspirante (ovvero bloccano il sudore), in quanto chiudono i pori della pelle. 
Ma se la cute è lesa, ad esempio per una rasatura delle ascelle, le quantità assorbite sono più grandi, e l'alluminio potrebbe depositarsi nelle celle; il cancro al seno, ad esempio, viene spesso diagnosticato vicino alle ascelle, quindi laddove vengono applicati deodoranti con alluminio.

Inoltre, nelle sperimentazioni su animali, l'alluminio ha generato demenza, e viene considerato quale possibile fattore scatenante dell'Alzheimer.

A cosa prestare attenzione? Quando si acquista un deodorante, bisogna leggere bene la descrizione del prodotto. Prodotti che sulle etichette riportano sostanze quali alluminio, allume di potassio oppure allume andrebbero evitati.
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La sicurezza alimentare è un sistema complesso e va garantita fino all'ultimo anello della catena, i consumatori. Per questo il Ministero della Salute ha deciso di coinvolgerli con una attività di informazione e formazione con il lancio di due decaloghi sull'uso corretto del frigorifero e sugli integratori alimentari…
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deodoranti senza alluminio? Una scelta consapevole…
la sicurezza alimentare è un sistema complesso e va garantita fino all'ultimo anello della catena, i consumatori…
Di “consapevole” c’è ben poco, quando non si dispone più dei mezzi per “comprendere” e quando un presunto potere di garanzia e tutela è parte in causa (anche senza saperlo) dello stesso sistema di controllo che, “non esiste” ma che “preordina tutto quanto” (le stesse etichette non dicono proprio tutto relativamente al contenuto reale del tal prodotto).

La famosa “lotta contro i mulini a vento” non è qualcosa di isolato e di relativo a “problemi mentali”; questo tipo di “lotta” è il frutto di un sentire non coadiuvato da quella certezza tipica della sussistenza nelle 3d (San Tommaso).

E, sino a quando la tua totalità non sarà interamente coesa, qualcosa sfuggirà sempre all’azione superiore della consapevolezza/auto conoscenza.

Questa “parzialità” dell/nell’essere si trasforma in una sorta di annacquamento esistenziale, caratterizzato da una forza che si rinnova mentre viene costantemente deviata verso altri lidi, usi e destinazioni (energia di mantenimento della struttura di demarcazione della staticità 3d, alias, dell’attuale paradigma in corso di validità).

Tu produci sempre nuova energia, perché pungolato nel farlo, ma costantemente ti viene portata via. Il frattale industriale è la presenza di catene di montaggio, separazione dei ruoli, specializzazione, isolamento nel processo lavorativo, etc.

In Natura, la risposta si concretizza nell’esempio della gallina, che vede ogni giorno portare via le proprie uova, senza poter fare nulla se non di continuamente crearne di nuove, nonostante l’azione furtiva che si ripete quotidianamente.

Simbolo dell’incantesimo e della perpetuazione dello stesso in maniera automatica e molto vicina alla concezione limitata, ma molto efficace in termini di controllo, di destino umano.

Il “debito” avvolge tutto e tutti; ogni reame 3d compreso…

Detroit fallita: debiti per 20 mld di bond e 380 mln di $.
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Il denaro è uno strumento di controllo. Tolta la tua Sovranità, il debito è la logica ed inerziale conseguenza. Il sistema LSD (Libero e Sovrano Denaro) è dietro all’angolo della prospettiva. Generare da te quello che ti serve non è pazzia né tantomeno utopia.

È la complessità frutto dell’incantesimo abitudinario (storia deviata), che ti convince dell’univocità di questa realtà.

Pensaci bene. Che cosa “ti costa”?

Il Tempo è la valuta in corso. Lo guadagniamo e lo spendiamo…
In Time

Riparti da te.

Dipende da te.

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2013/Prospettivavita@gmail.com

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