"THE END"

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mercoledì 24 aprile 2013

Le 5 innocenti cose per le quali la gente ti odia

Arrivano periodi nella vita di ogni essere umano in cui sembra che tutti abbiano un pretesto per odiarti e ci si ripete “Ma perchè non piaccio alla gente?”. Sarà capitato anche a te. A volte i motivi sono ovvi: hai un pessimo carattere, ti sei comportato da perfetto idiota o sei stato frainteso. Ma ciò che forse non sai è che – la maggior parte delle volte – le ragioni per cui le persone si odiano sono molto più subdole ed inconsapevoli. Ad esempio…
# 5. Sei troppo vicino!



Attenti alle foto troppo ravvicinate: possono distorcere sottilmente i tratti del viso e farvi apparire come meno affidabili e più ‘cattivi’. A dirlo è uno studio del Caltech, il California Institute of Technology, pubblicato su PLoS One. Gli scienziati, in diversi esperimenti, hanno chiesto a molti volontari di giudicare 36 fotografie che mostravano due differenti immagini di 18 individui: una in cui la persona era stata fotografata a 2 metri di distanza e una in cui era stata fotografata a circa 50 centimetri. Il soggetto manteneva esattamente la stessa espressione facciale. In generale, l’immagine più ravvicinata era percepita come meno attraente ed affidabile.



Secondo gli scienziati, i tratti del viso risultavano alterati, con narici più grandi e orecchie più piccole, e questo potrebbe aver indotto disagio in quelli che le guardavano. Tutto comunque potrebbe essere riconducibile a fattori legati alla sensazione di invasione dello spazio personale. ”La distanza di 50 centimetri è già compresa all’interno del proprio spazio personale e, probabilmente, la foto ravvicinata fa percepire questa ‘invasione’, con le inevitabile reazioni che ne seguono. Inoltre, la percezione della distanza da un individuo avviene tramite l’amigdala, che è una struttura legata alla valutazione dell’affidabilità e della minacciosità di un viso”, ha spiegato Ralph Adolphs, fra gli autori dello studio.
# 4. Sei leggermente Androgino



La parità dei sessi è sicuramente cosa buona e giusta, una pietra miliare verso un mondo più felice ed egualitario. Tuttavia i ricercatori hanno scoperto che essere troppo “ambigui” o di genere difficilmente definibile può far apparire meno simpatici ed affidabili, e non solo agli occhi dei bigotti. Detto in breve: agli sconosciuti interessa sapere di che sesso sei, quanto prima e con più chiarezza possibile. In uno studio condotto da Kristine Nowak presso l’Università del Connecticut, è stato chiesto ad un gruppo di 212 persone inserite in una chat, di valutare la simpatia, l’affidabilità e la disponibilità degli altri partecipanti semplicemente osservando il loro avatar. Ogni persona aveva un avatar diverso: uno era uno stereotipo femminile antiquato, un altro era un po’ più androgino, e l’ultimo era una bottiglia antropomorfa di ketchup.



In tutti i casi, i partecipanti sono stati più propensi a valutare l’avatar chiaramente femminile come il più positivo e degno di fiducia, prescindendo della natura delle loro interazioni. Ma non è tutto! Le donne con la voce troppo alta sono ritenute più allegre e gli uomini con tonalità troppo basse sono creduti più volubili: è quanto emerge da un altro studio pubblicato suEvolutionary Psychology dai ricercatori della McMaster University (Canada), il primo a esaminare la relazione tra la tonalità della voce e l’infedeltà percepita dalle persone. Ai volontari partecipanti allo studio è stato chiesto di ascoltare due brani registrati da una voce maschile e una femminile, poi digitalmente modificati per rendere i toni più alti o più bassi della realtà. I volontari hanno poi affermato quale tra le voci ascoltate ispirava meno lealtà e un maggior rischio di tradimento: “In termini di strategia sessuale abbiamo riscontrato – spiega Jillian O’Connor, autore dello studio – che sia gli uomini che le donne usano la tonalità della voce come un fattore predittivo di tradimento futuro. In particolare credono che siano più portati a tradire le donne con un tono alto e gli uomini con un tonalità profonda”
# 3. Occhi chiari



L’ultimo persona che hai incontrato non ti ispirava particolare fiducia? Probabilmente potrebbe dipendere anche dal colore dei suoi occhi. Le iridi azzurre ci sembrano, di primo acchito, meno affidabili di quelle castane: è quanto emerge da una ricerca condotta alla Charles University in Repubblica Ceca e pubblicata su Plos One. Nello studio gli scienziati hanno chiesto ai soggetti coinvolti di valutare l’affidabilità di una serie di volti maschili e femminili basandosi su due parametri: il colore degli occhi e la forma del volto. La maggioranza dei volontari ha dichiarato che i volti con occhi castani, maschili o femminili che fossero, ispiravano più fiducia di quelli con gli occhi azzurri. Per quanto riguarda la forma del viso, le facce maschili più rotonde, con la bocca e le guance più grosse, sono state giudicate più affidabili, mentre la forma dei volti femminili non è apparsa determinante per valutare l’affidabilità. In un terzo test i ricercatori hanno mostrato facce maschili identiche, tranne che per il colore degli occhi. Questa volta, gli occhi azzurri o castani sono stati giudicati ugualmente affidabili. I ricercatori hanno concluso che benché le facce con gli occhi marroni fossero ritenute più affidabili di quelle con gli occhi azzurri, la giustificazione non sta nel colore degli occhi di per sé, ma piuttosto nel fatto che a diversi colori degli occhi corrispondono tipologie di faccia diverse. Le facce dei maschi che hanno occhi azzurri, infatti, appaiono più spigolose, con un mento allungato, labbra strette e gli angoli rivolti verso il basso, occhi relativamente piccoli e sopracciglia piuttosto distanti, il che corrisponde al tipo di faccia meno affidabile.Le facce caratterizzate da occhi marroni, invece, tendono ad avere un mento più grande e arrotondato, una bocca più larga con gli angoli rivolti all’insù occhi più grandi e sopracciglia vicine, il che corrisponde alla tipologia di viso che ispira più fiducia. Ma come spiegare perché le facce più rotonde tranquillizzano di più? Secondo i ricercatori perché assomigliano a quelle dei bambini e sono quindi più rassicuranti.
#2. Sei troppo buono



Sei sempre disponibile ed altruista? Dai una mano, quando serve, senza risparmiarti è con abnegazione? Non lamentarti allora se la gente ti odia! In un recente studio, nominato The Desire to Expel Unselfish Members from the Group lo psicologo sociale Craig Parksdella Washington State University ha svelato i meccanismi secondo cui i colleghi di lavoro più disponibili ed altruisti siano generalmente recepiti come una minaccia. “Non importa il benessere oggettivo, quanto più quello soggettivo – spiega Parks – se un soggetto all’interno di una società o di un team di lavoro inizia a prodigarsi infaticabilmente per gli altri, aumenterà indirettamente le attese e le pretese sul gruppo stesso” In pratica: se tu lavori di più, poi sarò costretto a farlo anche io. Per giungere a questa conclusione Parks ha chiesto ad alcuni studenti di partecipare ad un noto videogame sfidando 4 giocatori i quali erano, all’insaputa degli esaminati, dei computer programmati per diversi livelli di difficoltà. I primi tre richiedevano un livello di bravura medio, mentre il quarto era casualmente o troppo bravo o troppo scarso. Alla fine dello studio ai partecipanti è stato chiesto con quali dei 4 avversari avrebbero voluto continuare a giocare. Il risultato? Solo il 7% degli studenti ha preferito il quarto computer per una “rivincita”.
#1. Apri gli occhi!



Giochiamo un po’? Fammi adesso, se ne sei capace, il tuo sguardo più seducente, malizioso ed ammaliante. Fatto? Bene! Con buonissima probabilità avrai socchiuso leggermente le palpebre ed inclinato di poco il collo. Sfortunatamente il tuo sguardo languido è una delle ragioni per cui la gente potrebbe arrivare a detestarti: la verità è che più i tuoi occhi sono percepiti piccoli, meno risulti affidabile. In uno studio condotto da Daniel Kruger e Jory Piglowski per la University of Michigan è stato chiesto a 240 soggetti di sesso femminile di esprimere un giudizio su due immagini, entrambe ritraenti la medesima persona.

Ai primi 120 è stato chiesto di osservare questa fotografia



Ai rimanenti 120, è stata sottoposta quest’altra



Ai partecipanti sono state, in seguito, poste una serie di domande sul soggetto delle foto: “Pensi che voglia una relazione a lungo termine o solo un’avventura?” oppure “Sarebbe un buon vicino di casa?” ed infine “Passeresti una serata solamente in sua compagnia?”. I risultati? Le donne, quasi all’unanimità, hanno reputato il soggetto ritratto nella prima foto più affidabile, simpatico, disponibile ed attraente.

Fonte: http://www.notipedia.it/5innocenti-cose-per-le-quali-la-gente-ti-odia/

http://pianetablunews.wordpress.com/2013/04/24/le-5-innocenti-cose-per-le-quali-la-gente-ti-odia/

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