"THE END"

"THE END"
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sabato 8 dicembre 2012

CARPE DIEM ... PANTA REI

Dire Straits - Money for Nothing + Depeche Mode - Barrel Of A Gun (Video Remastered)
.... dedicato a tutti voi, bruttissime facce!!!
il titolo è in tema, denaro per niente, tanto, denaro per niente.  

non ha nulla a che fare col brano, però ....rifletto: Sentite una strana energia? Forte direi, come minimo, o al massimo, sono ubriaco, si può sempre dire!!!!!!!!!!!!



... in questo ultimo periodo, spesso, la persona a me vicina mi dice che ... che alla fine le trasmetto quello che provo, e penso dentro, quello che sento, la realtà attorno a me che si sta modificando, alla grande direi proprio, ne sento l'energia, forte, talmente tanto che mi prende un po' d'ansia a volte .... e questo non è cosa da poco ... procurarmi ansia, troppi deja vu ultimamente perché sia una cosa normale quella che mi sta accadendo ... ma di solito dopo questo, io parto anche!!!
Faccio bagaglio, poco, e prendo il volo. Non so dove vado, è l'ultimo problema che mi pongo quando parto, piuttosto parti, poi si vedrà, non puoi prevedere dove finirai, fidati, nel male ma anche nel bene questo! Tanto, sono già partito, con l'idea di ... e poi mi sono ritrovato dal lato opposto, hahaha, ma va bene così, state tranquilli! Tutto è perfetto così com'è, e se non lo è, datti da fare, perchè dal cielo non arriverà nessuno, o forse si? I don't know ... non lo so!
Però, so che:
 C'è una sola redenzione, c'è un solo mistero, c'è un solo miracolo, lascia che la corrente ti trasporti. Non opporre mai resistenza all'onda, diventerà più forte, gli darai quella della tua resistenza e ti schiaccerà, ti farai del male, lasciati trasportare invece e vediamo dove ci porta. Che ne dici? Lasciamo le braccia dal ramo? hahahaha 

meno appoggi hai, e, meno paletti hai
 le tue certezze sono sempre le tue sbarre, i tuoi limiti
tu non possiedi niente ma da tutto sei posseduto, attenzione!

avete visto sorgere il sole stamani o in questi giorni? Guardatelo, e ditemi cosa vedete ... l'ho visto stamane e lo spettacolo è stato grandioso.

In realtà c’è una sola paura:
quella di lasciarsi cadere, di fare quel passo verso l’ignoto lontano da ogni certezza possibile.
C’è una sola arte, una sola dottrina, un solo mistero:
lasciarsi cadere, non opporsi recalcitrando alla volontà dell’Esistenza,
non aggrapparsi a niente, né al bene né al male.
Allora si è redenti, liberi dalla sofferenza, liberi dalla paura.
Hesse Herman

.... e forse sono solo sensazioni, forse, proprio come questa musica fornisce, buon ascolto, ho sempre amato alla grande le endorfine musicali :-)))
... e poi mi rullo una cicca e penso che tutto sommato mi son proprio divertito un sacco, ne rifarei solo un po' di più ... hahahahhaha, come tutti!!!
ergo...ergo...ergo
CARPE DIEM

...

PANTA REI

ragazzi... siamo in un'epoca che non ci dimenticheremo mai, siete d'accordo? Ve la ricordate questa? Cavolo, che bella anche questa!!! I tempi, i vecchi tempi, hahahahhaha, come oggi erano, chiedevo il massimo dal minimo!!!
come natura insegna!
avanti, non mollate mai, sempre avanti, indietro solo per i bei ricordi, per niente più, forever!!!
ascoltatevi, ri, ascoltatevi i vecchi 883, i primi due album, sono stati la mia filosofia di vita per qualche tempo, cercavo maestri!
Ora li ho trovati, è differente, molto differente!
... e ogni volta tu sei morto e poi risorto, non ci pieghiamo, non ci spezziamo, noi nonostante tutto sian sempre qui. anni fine '80 e inizio '90, vi ricordate che pirle eravamo? hahahahahahahahahahahhahahahah, la vita fa ridere, sempre, in eterno, è solamente l'opposto di quello che pensavamo "esser giusto".

883 storiografia

La profezia di Orwell, sempre piu' reale!



Sono passati più di sessant’anni da quando George Orwell pubblicò il suo romanzo profetico, 1984, e alla luce degli eventi odierni non c’è momento migliore per ricordare a noi stessi che ci stiamo rapidamente dirigendo verso l’incubo così magistralmente descritto nel suo libro. Se qualcuno volesse avere un’idea più precisa del mondo che le élite impongono, allora non dovrebbe far altro che leggere 1984.

1984, scritto nel 1948, viene descritto come una satira politica, ma è una profezia politica e non è possibile che Orwell sia stato in grado di fare una descrizione così accurata senza avere in prima persona una profonda comprensione (o addirittura la precisa conoscenza) di come stava andando il mondo o di quanto era stato già “architettato”.

Orwell aveva molti contatti nei circoli politici e frequentava l’élite dell’epoca presso l’esclusivo college di Eton, dove vengono educati i membri delle famiglie reali. E’ molto probabile che da lì egli abbia messo insieme le varie informazioni di come stavano andando le cose. Orwell lavorò, inoltre, per la BBC quando questa era sotto il controllo del Ministero dell’Informazione, già di per sé un meraviglioso titolo orwelliano da affibbiare ad una organizzazione creata allo scopo di comunicare dis-informazione.

Orwell descrisse una società globale di totale controllo in cui alle persone non è nemmeno consentito avere pensieri che siano in disaccordo con le autorità. Nel libro la gente è sottomessa alla “Psicopolizia”, che ha a che fare con chiunque si sia macchiato del crimine del pensiero. Nel mondo orwelliano alle persone non è permesso avere una vita propria e tutto ciò che esse fanno, o pensano, viene controllato. Il governo o “Partito”, è capeggiato dal “GF”, o “Grande Fratello”, che appare ovunque su manifesti che recano scritta la frase: “Il Grande Fratello vi guarda”...

Nella società descritta da Orwell, lo stesso Grande Fratello potrebbe benissimo essere un’invenzione per nascondere i veri controllori (vedi governanti e i loro successori, controllati da forze di cui il pubblico non sospetta minimamente l’esistenza). Il Grande Fratello di Orwell può anche non esistere, ma alla gente viene propinata la storia della sua lotta per salvarle dal terrorista Emanuel Goldstein, la presunta e primaria minaccia al mondo “libero”.

Goldstein è stato alleato al Grande Fratello durante la rivoluzione, narra la storia, ma si dice che sia diventato una parte integrante della confraternita, la “Resistenza” (vedi al-Qaeda, Osama Bin Laden e chiunque le autorità incolperanno per i prossimi atti terroristici di cui invece sono in prima persona responsabili). Orwell lascia intuire che anche Goldstein non esiste, o che è stato eliminato, ma fintanto che la popolazione crede nella sua esistenza e nella sua complicità negli atti terroristici, sosterrà le azioni intraprese dal governo per proteggere la gente da lui e dai suoi attacchi.

La Salute dell'Animo e la situazione di oggi - bis

... si chiama tecnicamente dissonanza cognitiva, altrimenti detta: l’accontentarsi della spiegazione che fa meno paura ... 

Si, avete letto bene, proprio della salute voglio parlare, ma di quella dell'animo, perché sembrerebbe proprio che se non parti dal curare prima l'animo non avrai nessun'altra salute che potrai apprezzare, se l'animo è sofferente tutto quello che hai ti servirà solo per consolarti. E quella indicata da sempre non è la direzione esatta, anzi, si presenta proprio come quella meno adatta a trovare benessere la direzione che ci viene"forzatamente" mostrata a tutti come esempio. 

L'ho scritto ieri, lo ripeto oggi:
Povero non è chi possiede poco, ma veramente povero è chi necessita infinitamente tanto, e desidera, desidera, e desidera!

Non siamo liberi li, di desiderare quello che ci piace, vogliamo esserlo dopo? 
Facciamo il contrario dall'inizio, non vorremo mica stare bene poi??? 
Assurdo sarebbe ...o perlomeno "stravagante"
Ma se qualcuno non lucrasse su di noi, forse potremo anche essere liberi del tutto ...


Che i soldi, poi, non siano fonte di felicità, ma l’esatto contrario, è un dato di fatto – oggi, ancora più di ieri

Già gli antichi lo sapevano, Seneca per esempio, insegnava come tenere sempre a mente che la salute dell'animo è più importante di quella fisica, viene prima. Era abitudine negli antichi, in uso fino ai miei tempi, scrivere all'inizio delle lettere "Se tu stai bene, ne sono contento, io sto bene". Giustamente noi diciamo "Se ti dedichi alla filosofia, ne sono contento", poiché questo significa stare bene. Senza filosofia l'anima è malata; e anche il corpo, se pure in forze, è sano come può esserlo quello di un pazzo o di un forsennato. Se vuoi star bene dunque, cura sopratutto la salute dello spirito, e poi quella del corpo, che non ti costerà molto. E' sciocco, mio caro Lucillio, e sconveniente per uno studioso esercitare i muscoli, non eguaglierai né il vigore, né il peso di un bue ben nutrito. Inoltre, se il peso del corpo è eccessivo, lo spirito è schiacciato ed è meno agile. Perciò riduci quanto più puoi la cura del corpo e lascia spazio allo spirito.

Avete visto che avevano ragione?!!

La società è stata "ammaestrata" a perdere molto tempo, per esempio, per rendersi presentabili, si dice ... Come mai? E ho notato spesso che la pratica ha sempre una logica ben chiara, più una persona si vuole solitamente mostrare all'apparenza e meno si piace, e probabilmente faranno anche le cose peggiori ... statene certi quasi! Se vuoi trasformarti, non significa che ti ami, vero? Per forza, se ti piaci non hai bisogno di nulla che ti trasformi.
Perciò, io, certe "usanze" le chiamo "addobbi natalizi".


Nel momento in cui l'animo sta sereno e bene non gli verrà mai in mente, per esempio, di addobbarsi con cose inutili ... per essere belli da vedere, e poi non fare niente, solo mostrarsi come fossimo oggetti ... siamo proprio noi i primi a considerarci oggetti, e poi gli altri, di conseguenza si comportano, poi, è classico degli italiani, italiane, ancora più che degli altri popoli, Fibra canta che se la tirano anche i cessi ... forse è esagerato, ma lo siamo anche noi esagerati per non osservare questo: però non possiamo "non notare" che per le strade non si bacia nessuno ..., tutti vestiti a puntino per non parlare nemmeno, come nelle sfilate, ti sembrano, e nessuno che si bacia ovviamente, sembra che stanno lavorando ... e forse è proprio così! Uomini che si depilano ... trovo che sia l'estremo esempio di questa imbecillità proposta come vincente. Più sono imbecilli e più vanno bene per un sistema fatto sulla truffa.

La truffa è il barattolo vuoto, la mancanza di contenuto, niente dentro e tutto da mostrare ... vuoi far vedere che stai bene agli altri ... e quindi non lo stai :-) teorema chiuso hahahha

Agli altri lo racconterai anche, ma non lo racconti a te stesso ... quando sei da solo e rifletti ... cosa rara immagino ...

Infatti, però, anche su questo ci hanno lavorato bene, c'è confusione, difficoltà nello stare soli, rumore di fondo sempre presente e ovunque ... sembra, il sistema, una macchina in moto quasi 24\7 per confondere, disturbare la concentrazione e l'utilizzo del pensiero. Si chiedono anzi a cosa serve i più ... pensare!!!

I risultati li vediamo tutti ...

La Televisione è stata un grande mezzo per questo. Per imbrogliarci, lo dobbiamo riconoscere come merito, poi sempre in mezzo al rumore, bombardati da mille input superflui e inutili, (quelli importanti non si considerano perché sarebbero pochi alla fin fine ... per questo si spinge sulle mode), poi veniamo forzati a scuola a diventare stupidi, ad imitare comportamenti privi di ogni logica, solo perché gli altri credano che tu sei ... se non ci credi tu per primo difficilmente ci crederanno gli altri, però con questo metodo poi si applica che quello non lo devi dire e quello non lo devi fare ... e così ci scandalizziamo se uno dice dio boia ma non ci scandalizziamo se scopano i bambini ... basta che non si veda. La logica dell'apparenza è installata in voi in maniera subdola ma potente fin dall'infanzia, tanto potente che voi stessi cercate di installarla negli altri senza nemmeno rendervene conto, ci avete creduto davvero, è quello il problema, non vi siete ancora convinti.
Agente Smith, tu sei?


Pensate che sia un caso ... che la chiesa da sempre ai propri "scagnozzi" insegna bene la filosofia e a voi fa in modo non vi pervenga nulla? E non tutta però, solo la parte che da ragione a loro fan leggere ai futuri preti, tutte le altre no, sono vietate da bravi cattolici. Credete che sia un caso il fatto che ... se leggi e studi davvero la filosofia impari solo ad utilizzare il cervello e questo va in conflitto brutalmente col capitalismo ...che si fonda appunto sul "non" ragionare, solo per questo sta in piedi ... e così starai bene e non avrai più bisogno di tutti quelle illusioni chiamate in tanti modi differenti, l'apparire, l'io sono, l'egoismo, il lato egoico moltiplicato al cubo, quel lato che dovresti utilizzare ogni giorno se sei in determinati luoghi ...
Questo tutto l'hanno costruito con le spalle degli ingenui, più ingenui erano e meglio andavano ribadisco, perché molto spesso si accetta come vera la realtà che fa meno male ... ma proprio per questo è forse la più vera di tutte!!!

Perché come ho già detto se le cose così stanno, lasciatemi stare, che sono un'incivile, di questa civiltà non so che farmene ... e voi?

Si ha paura di migliaia di cose, del dolore, dei giudizi, del proprio cuore;
si ha paura del sonno, del risveglio, paura della solitudine, del freddo, della follia, della morte.
Specialmente di quest’ultima, della morte.
Ma sono tutte maschere, travestimenti. In realtà c’è una sola paura:
quella di lasciarsi cadere, di fare quel passo verso l’ignoto lontano da ogni certezza possibile.
C’è una sola arte, una sola dottrina, un solo mistero:
lasciarsi cadere, non opporsi recalcitrando alla volontà dell’Esistenza,
non aggrapparsi a niente, né al bene né al male.
Allora si è redenti, liberi dalla sofferenza, liberi dalla paura.

Hermann Hesse


PEDOFILI SATANISTI CONTROLLANO LA GRAN BRETAGNA

... e se uno più uno mi da due anche in questo caso ... vorrebbero controllare il mondo, e ci sono quasi riusciti, quasi ...

La fine del cocainismo? Non credo

LA POVERTÀ È IL PIÙ GROSSO BUSINESS CHE I RICCHI ABBIANO MAI INVENTATO

Alex Zanotelli: “Fiscal Compact e Debito Pubblico per tenere il popolo in povertà e soggezione..”

Perché abbiamo ora paura di applicare gli stessi parametri al debito della Grecia o dell’Italia? Nel 1980 , il debito pubblico italiano era di 114 miliardi di euro, nel 1996 era salito a 1.150 miliardi di euro ed oggi a quasi duemila miliardi di euro. “Dal 1980 ad oggi gli interessi sul debito- afferma F.Gesualdi- hanno richiesto un esborso in interesse pari a 2.141 miliardi di euro!”
[...] ... - ha scritto l’economista americano James Galbraith-è la più gigantesca truffa della storia.”


Siamo una Squadra Fortissimi
di Tnepd


Questa descritta si chiama tecnicamente dissonanza cognitiva, altrimenti detta: l’accontentarsi della spiegazione che fa meno paura.

Che i soldi, poi, non siano fonte di felicità, ma l’esatto contrario, è un dato di fatto – oggi, ancora più di ieri
. fonte

Le 10 regole del controllo sociale


venerdì 7 dicembre 2012

TECNICHE D'INDOTTRINAMENTO: Programmazione Neuro Linguistica.

nota: chi lavorava negli studi mediaset, nel secolo passato, andava in AmeriKa per studiare PNL prima di iniziare: Programmazione Neuro Linguistica.
 Esiste, c'è, e la applicano su di voi ogni giorno, in ogni luogo, vi stanno programmando, fornitevi di un buon antivirus, l'informazione è sempre il migliore. Capirete cos'è e ne vedrete gli effetti attorno a voi. Anche Malanga, e sopratutto lui, è stato il migliore a spiegarla molto bene e chiaramente in una delle sue conferenze: 
Ora affrontiamo invece il quotidiano. Ieri mattina ero seduto fuori a bermi un caffè, non un cappuccino, non sono ricco, sic! chi l'ha detto? ... e prendo in mano una copia di Tv Sorrisi e canzoni, questo è il cibo che danno al popolo. Cibo per la mente intendo.
 Lo leggevo anch'io, si però avevo tredici o sedici anni quando lo facevo, ora di certo non lo leggo ... ma comunque i più venduti e cercati son quelli, e vedere che dopo vent'anni stanno ancora a scrivere le stesse cose, false tra l'altro, ti procura un non so che di ... stagnante!

Sapete che c'era scritto? hahahaha, rido ancora a pensarci, facevano vedere un trio comico che parlava della crisi, e ti pareva? Morale della favola? 
Bisogna rimboccarsi le maniche, quello che dicono i politici dalla fine della seconda guerra mondiale. 
Non fa una piega, sempre rimboccarsi le maniche, si, per mandare a fare in culo un paese intero me le rimbocco.
Che risultati abbiamo avuto a rimboccarci le maniche? Abbiamo pagato meno tasse? Certo. Più servizi, più libertà, meno divieti, meno problemi, un popolo sereno, che lavora, paga le tasse, rispetta le regole e gode di tutti i servizi che la modernità offre. Il meraviglioso ordine delle cose attorno a noi. sic!
Che cazzo sto scrivendo vi chiederete! ... son fuori, ma faccio quello che fanno questi pseudo giornalisti, il contrario esatto scrivo!
Esattamente l'opposto, e qui comincio a non credere più alle coincidenze, infatti se vogliamo dire, almeno di provare a uscire dalla crisi, la primissima cosa da fare è proprio incrociare le braccia. Fermi, stop
Solo così qualcosa si muoverà subito, altrimenti ce li dovremo subire altro mezzo secolo con la storia del rimboccati te le maniche che io ti guardo?!? 
uhm, non credo ci arrivino sti vecchi!

Comunque, la morale della favola è che la gente è talmente convinta ... che condiziona poi il reale davvero, ma in direzione opposta, però. Come scrivo da sempre, e ne sono convinto da diversi anni, almeno dieci tutti, qui siamo di fronte a un'allucinazione di massa, avete presente quelle della madonna, che solo in Italia va al Tg? Bene, noi invece, siamo ancora nella convinzione che onestamente ci si possa fare una vita, si, in mezzi ai disonesti! Non ti dico che vita ... 
E poi, sopratutto, in mezzo alla menzogna, al tradimento, al furto quotidiano, alla rapina che subiscono, ma come fai a stare bene? 
Ma sarà sempre impossibile, impossibile semplicemente, non metto nemmeno in ipotesi che sia possibile un giorno, no, scordiamocelo questo.

Risultato ottenuto?
... e così ci troviamo le carceri che scoppiano da tanto son piene, metà persone sono in attesa di giudizio, l'altra metà hanno rubato trenta euro, o si son fatti una canna ... i cervelli più intelligenti, sono tutti scappati all'estero a miglior vita, già, miglior vita, perché in Italia non sono mica tutti incazzati per niente ... non c'è nessuno stato che rapini quanto rapina il nostro Stato a delinquere: il 10% di recidivi non lo trovi nemmeno a Scampia! Arriviamo anche al 75%, deteniamo i record quando si parla di pagar caro, noi Italia, paghiamo TUTTO più caro degli altri.

Un popolo che si lascia governare da criminali non può che compiere azioni criminali.


... e poi, quello che rende insopportabile la vita media del cittadino italico sono proprio i mille balzelli che inventano per rapinarli: Devono soffrire per pagare l'Imu, e la pagano, è quello il bello, la pagano a criminali che dove pensate li investano? Il male minore, come sempre, siamo il paese del male minore, piuttosto che quello maggiore ... e se è vero che male genera male ... i conti tornano, no?!?? 

Ennesima conferma che il denaro questi lo investono per procurare danni, poi, una volta fatto il danno ti alleviano un pochino con una finta risoluzione, per poi ritornare con altre stupidaggini enormi, solo per dire: Dammi i soldi! 

Solo questo, ogni giorno ricattano, minacciano, plagiano, dicono menzogne, avvelenano il popolo e lo sedano in mille modi, anche Hitler sedava con vagoni di Fluoro, lo ricordate? Memoria corta, carota e bastone, noi siamo la grande Nazione. Se siete un po' ribelli nell'animo almeno, ascoltatevela per ore questa canzone e l'album intero, è proprio l'Italia 2012 radiografata perfettamente. Litfiba 2012, Grande Nazione

Non lo so la Tv cosa faccia, male di sicuro, non bene di certo. E' sempre stata l'arma più potente. 

Sapete una donna cosa mi raccontava una volta, per esempio? Mi raccontava delle generazioni arrivate sui posti di lavoro, bene, da una certa data in poi mi diceva, le persone nuove che arrivavano si potevano dire "pezzi di merda" grandiosi, che ovunque trovi, sia chiaro, l'imbecille lo trovi sempre, però, da una certa generazione sono diventati insopportabili e senza più una morale, o etica, o logica, e secondo voi come mai? 
Non erano i reduci delle serie televisive come Dallas, Dinasty, Anche i Ricchi piangono, Beautiful, e tutte quelle stronzate dove nessuno lavora mai, son sempre tutti vestiti bene e finti ... insomma, un mondo che non esiste? Se non nella tua testa ... e sullo schermo. Non attorno però, li, le cose, son ben differenti.
 Infatti, che esempi di astuzia, la vogliamo chiamare davvero astuzia quella? ... uhm, cambierei vocabolo io ... lascio a voi la scelta.
 Io ricordo che anni fa avevo visto un programma, stavo leggendo il Pendolo di Focault la prima volta, era il secolo scorso e mostravano un programma, di sera alle undici su una rete Rai: Si vedeva un cameriere che lavorava, tanto e anche bene, non rubava gli incassi e si comportava giustamente. L'altro cameriere, erano in due a gestire il locale, bene, l'altro non lavorava mai, chiacchierava con tutti e per di più rubava anche gli incassi. E allora diceva una voce narrante, la vedete la scena? Bene, l'uomo onesto che lavora tra poco perderà il posto, mentre l'altro che non fa niente, e in più ruba verrà confermato come bravo. Io, nel 99, pensai che tutto sommato era vero, ma non sempre ... 
 Pensate quanto ero coglione, hahahahah, già rendersene conto però, è un buon passo per iniziare, quindi, ne vedo il lato positivo.
 Però, il paese che abbiamo fondato è così in ogni luogo, in ogni ambito, al di sopra di ogni gerarchia troverai sempre e solo il "lecchino" più grande, come Chiesa insegna:
 Da dove viene il nepotismo? Italia, medioevo, dove siamo ancora oggi

Obiettate il contrario sinché volete, ma io dalla mia posso dimostrarvi ogni giorno che il sistema, è una merda più totale, e se, nemmeno ci hai a che fare, proprio come con i pazzi più scatenati, è la cosa migliore di tutte. Via, lascia tutto e divieni essenziale, taglia ogni cosa inutile e vedrai come ti prendevano per il culo, solo allora lo vedrai, non un attimo prima ... perchè a noi viene insegnato proprio il contrario di questo:
"Povero non è chi possiede poco, ma veramente povero è chi necessita infinitamente tanto, e desidera, desidera, e desidera!"

Dioniso777

1 Figura retorica che consiste nell’ingigantire o diminuire la realtà per rendere più incisivo il proprio discorso (p.e. te l’avrò detto mille volte) 
1 sf figura retorica consistente nell’esagerazione, per eccesso o per difetto, di un concetto oltre i limiti del vero.
Iperbole dolosamente ignorata dalla società ignorante, sotto influenza aliena, plagiata. Una ipnosi di massa che fa confondere i significati, capovolgere le nozioni, non riconoscere le figure e disconoscere le elementari regole della retorica. E questo spiega la reazione della massa. Plagio, “assoggettamento di una persona al proprio volere fino ad annullarne l'autonomia intellettuale e psicologica”: è un caso che tale reato sia stato cancellato proprio dalla magistratura? (cfr. Euroschiavi, di Marco Della Luna).


Che cosa aspettarsi da un popolo bue completamente plagiato nell'assoggettamento totale? Non un granché, prima di averlo decondizionato ... questo sarebbe il compito anche dei giornalisti. Ma lo fanno? No.
Un popolo che sotto effetto di plagio, si fa continuamente menare per il naso, esattamente come i buoi condotti dall’anello nelle narici
fonte
Un popolo, plagiato nel credere, supino, che Sallusti abbia dichiarato il falso, e che "adesso paghi, come tutti", visto che “anche quelli della casta devono pagare”, del resto “ha sempre difeso Berlusconi”, e “lui fa parte della casta” come gli altri 

CATASTROFE



Di Moreno Pasquinelli

Il mio articolo del 22 ottobre Perché questo mortorio sociale?, assieme all’encomio di molti, ha suscitato la perplessità di alcuni. Mi hanno tuttavia inquietato, più ancora che le critiche, alcuni malintesi apprezzamenti: “Bravo Pasquinelli, finalmente hai capito che la sollevazione di cui voi del Mpl tanto cianciate non è affatto all’ordine del giorno. Invece di prepararci allo sfracello, dedichiamoci ad una lunga a tranquilla attività di apostolato. Non c’è alcuna catastrofe in vista e di tempo davanti a noi ne abbiamo abbastanza.”

In effetti, dopo aver sottolineato che la sostanziale pace sociale dipende (anche) dal fatto che la maggioranza degli italiani gode ancora di un relativo e residuo benessere, scrivevo:

«Non dobbiamo nemmeno temere di dire cose antipatiche, o sconvenienti a tanti militanti antagonisti: il panico della catastrofe imminente, lungi dal risvegliare le masse dalla loro apatia, non solo rafforza la loro inerzia, a malapena nasconde la loro intima speranza che il sistema guarisca, che tutto ritorni come prima. Di qui alla fiducia che il salvatore della patria Mario Monti ce la faccia, il passo è breve».

Questo passaggio è forse la causa del qui pro quo, per cui avrei cambiato opinione riguardo a due punti cruciali del ragionamento che vado da tempo svolgendo: che la catastrofe sociale è ineluttabile, e che il suo approssimarsi getta le premesse di una sollevazione popolare.

Metodo e politica rivoluzionaria

Qui si confondono due processi, che sì sono concatenati, ma che in sede di analisi vanno tenuti distinti: la catastrofe sociale e la sollevazione. La prima ha a che fare con la crisi sistemica e il suo decorso, è quindi determinata anzitutto da cause oggettive, che prescindono dalla coscienza e dalla psicologia delle masse; mentre la sollevazione dipende anzitutto dall’azione, dalla volontà e dalla potenza politica di queste masse. Se sbaglia chi ritiene che tra i due fenomeni ci sia una meccanico rapporto causale, ovvero che la catastrofe susciti automaticamente la sollevazione, sbaglia a sua volta chi semplicemente rovescia la relazione causale e fa dipendere la catastrofe dalla sollevazione, e dunque la esclude vista l’attuale arretratezza e impotenza politica delle masse.

L’intelletto, come diceva Hegel, ci tiene a tenere separati e distinti i diversi fattori, la ragione dialettica, invece, vede la loro intima connessione. Crisi sistemica e psicologia delle masse non se ne stanno fisse nel loro empireo, mutano, e mutano nell’ambito della loro reciproca relazione, che ha piedi e testa nel mondo reale. Per capire come mutano e come cambia la loro relazione, occorre, come scrivevo: «Analisi concreta della situazione concreta, dalla quale dipendono linea politica e linea di condotta, che non devono basarsi sull’umore delle masse, per sua natura volatile, ma anzitutto sui fattori oggettivi. Ciò che conta è cogliere nella situazione la linea di tendenza principale e, della catena, quali sono gli anelli deboli destinati a spezzarsi per primi».

Quindi concludevo:

Multe in base al reddito: bell'articolo de L'Infiltrato


autovelox_multe_record_italia
Bellissimo articolo sulle multe in Europa a cura de L'Infiltrato; espone anche la nostra iniziativa, anche se ci chiamano "nocensura.it" anzichè ".com" ;-)

Ringraziamo gli amici de L'Infiltrato per avere affrontato la questione e per averci menzionato...
Staff Nocensura.com 


In Italia vengono contestate ogni anno circa due milioni di multe per eccesso di velocità. Circa la metà viene regolarmente evasa creando uno scoperto che non è possibile calcolare con precisione ma comunque vicino al mezzo miliardo di euro. Denaro in meno per le pubbliche amministrazioni che sono costretti a tassare altrove per ottenere quello che occorre per continuare a sopravvivere.
Perché i cittadini non pagano le multe e spesso le strappano per non ricordarsi di averle ricevute? Una delle cause è relativa di sicuro all’incidenza che esse hanno sul bilancio mensile di una famiglia. Sono di certo più care di quelle tedesche e austriache e più incisive di quelle svizzere che si calcolano in base al reddito del cittadino che le riceve.
Ci ha pensato un cittadino torinese a sottolineare questa enorme differenza sulla sua pagina facebook. Dopo essere stato multato in Germania per aver viaggiato oltre i limiti e aver subito in Italia la stessa multa per la stessa ragione.


“Multa presa in Germania – recita lo status - 18km orari in più del consentito totale € 18,00..... (diciotto) ...... stessa multa in Italia € 177,00 + 3 di spese......... e poi dicono ..........”


Una frase che non lascia nulla da interpretare se non l’evidenza dei fatti: in Germania le multe per eccesso di velocità costano meno e per questo vengono pagate senza battere ciglio.

Leggi tutto: http://www.infiltrato.it/inchieste/italia/multe-in-italia-le-pi-alte-e-ingiuste-in-svizzera-si-paga-in-base-al-reddito-e-nessuno-evade

L'Uomo si interroga: la domanda esistenziale sul senso della vita


04%2520-%2520senso%2520della%2520vita.jpgQuando cerchiamo una qualità che caratterizzi l'essere umano rispetto agli altri animali che abitano il nostro pianeta, solitamente pensiamo all'intelligenza. Eppure, questa da sola non basta a descrivere, in maniera esaustiva e peculiare, l'unicità dell'uomo. Molti animali sono capaci di comportamenti intelligenti e tuttavia non li consideriamo esseri umani. Inoltre, continuiamo a considerare l'uomo tale, anche quando si comporta in maniera non intelligente, distruggendo se stesso, i suoi simili e l'ambiente in cui vive.
Le domande sul significato della vita - C'è qualcosa in più! video
Nonostante l'intelligenza sia una delle qualità più visibili ed esplicite dell'essere umano, ve ne un'altra molto più profonda e significativa che descrive l'uomo come un essere unico nel suo genere: la capacità di porsi la domanda fondamentale sulla sua vita.

Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Qual è lo scopo della mia vita? Cosa c’è dopo la morte? Sono questi gli interrogativi fondamentali che ognuno di noi, uomo o donna, prima o poi si pone nella sua vita. Queste domande sono espressione di un bisogno innato dell'essere umano di trovare un senso, un significato alla propria esistenza. Infatti, come possiamo pensare di poter dare una direzione alla nostra vita, decidere come vorremmo impiegarla, se non sappiamo cos’è, se non ne capiamo il senso profondo?


La persona umana non solo vuole vivere, ma vuole anche sapere perché vive
. Secondo la sapienza ebraica, ogni persona dovrebbe chiedersi almeno una volta al giorno: qual è il segreto della vita? Infatti, l'essenza dell'essere umano è quella di porsi domande, e più importanti ed essenziali sono tali domande, più significativa diventa la sua esistenza e la sua presenza su questa terra: l'identità più profonda dell'essere umano è la domanda.
Il segreto dell'evoluzione umana risiede nella capacità di porsi domande e questioni. Si vede ciò molto bene nel progresso scientifico e tecnologico, radicato proprio sull'innata curiosità dell'essere umano, sul suo continuo cercare di capire meglio ciò che ha davanti agli occhi.
Se il farsi delle domande sul mondo e sulla natura fisica aiuta l'aumento della conoscenza scientifica, analogamente, l'avere frequenti domande ed interrogativi sul significato della nostra esistenza ci aiuterà a crescere ed ad evolvere anche in quella parte, così essenziale, del nostro essere. Come amava affermare Albert Einstein, autore dellaTeoria della Relatività e premio Nobel per la fisica:

"Qual e il senso della nostra esistenza, qual e il significato dell'esistenza di tutti gli esseri viventi in generale? Il saper rispondere a una siffatta domanda significa avere sentimenti religiosi. Voi direte: ma ha dunque un senso porre questa domanda? Io vi rispondo: chiunque crede che la sua propria vita e quella dei suoi simili sia priva di significato, non soltanto è infelice, ma appena capace di vivere".
Eppure, stranamente, è proprio in questo ultimo aspetto che ci poniamo meno domande. È straordinario quanta parte della nostra vita venga vissuta senza riflettere sul suo significato. Non sorprende che tante persone siano, sì, occupate ma senza sapere per cosa! Hanno molte cose da fare e corrono continuamente per poterle fare, ma al di sotto della loro frenetica attività, in brevi attimi di lucidità, spesso si chiedono se veramente vale la pena vivere in quel modo.

Jean Paul Sartre, filoso francese e premio Nobel per la letteratura, forse è uno di quei pensatori che più ha influenzato la visione pessimista rispetto alla ricerca del senso della vita, in quanto sosteneva che l'uomo è "condannato ad essere libero", in quanto in lui l'esistenza precede il significato della sua vita e quindi è obbligato, assurdamente, a progettare la sua scelta senza sapere chi egli sia. In questo senso l'uomo viene ad essere per Sartre una "passione inutile", nell'insensatezza del suo vivere e del suo progettarsi.

Forse, in fin dei conti, la paura più grande che ognuno di noi si porta segretamente nel cuore è che questa vita un senso non ce l'abbia. Ecco, allora, che nonostante un anelito di infinito e di significato abiti il suo cuore, l'uomo si accontenta di vivere una vita a metà, cercando di evitare le domande importanti e cercando di sopravvivere a giorni sempre uguali a se stessi, dove l'ansia del successo, il desiderio di arricchimento e la ricerca di piaceri a buon mercato si sono travestiti da “senso della vita”.
Qualcuno va oltre, pensando: smettiamola di sognare e accontentiamoci di quello che possiamo avere tra le mani. Pazienza, poi, se dobbiamo sottrarlo, violentemente o astutamente, ad altri. Questa è la vita. Non è più saggio rassegnarsi? Questo è il clima culturale nel quale si trova a vivere oggi l'uomo: la vita sembra essere un inutile susseguirsi di eventi senza senso e senza nesso. I giorni corrono uno dietro l'altro, inarrestabili, tanto "domani arriverà lo stesso", anche se questa vita un senso non ce l'ha! In questo modo Vasco Rossi consacra l'attuale situazione esistenziale dell'umanità.

IL MIGLIOR DISCORSO DEL MONDO – Presid de Uruguay Josè Mujica

... e, come ricorda nel discorso, Seneca, Epicuro, gli Indios, ricordavano:
"Povero non è chi possiede poco, ma veramente povero è chi necessita infinitamente tanto, e desidera, desidera, e desidera!"

A noi, questo manca, non abbiamo proprio nemmeno mai letto i saggi antichi. Facciamo il contrario, sempre, ogni giorno si può dire. Spesso è così, i nostri miti, noi li vediamo in televisione o nella vita attorno a noi, e i greci, li, non ci sono, nemmeno Seneca, e così spesso consideriamo tutto al contrario, per noi i "poveri" veri sono quelli che stanno bene! 
Quelli che hanno mille desideri, no??? Se insegui un'obiettivo non troverai quasi mai il contrario, insomma così non dovrebbe proprio essere, forse il problema è questo!
 Bello il discorso di questo presidente, altro che Napolitano che si aumenta in un botto solo, al mese, quello che questo spende in un anno per vivere!!!
 I carcerati sarebbero di sicuro meglio, dei politici di oggi, a guidare il paese.
 Lo so, ci vuole poco ...

IL MIGLIOR DISCORSO DEL MONDO – Presid de Uruguay Josè Mujica


Un discorso che rimarrà nella storia per la sua semplicità e la sua profondità di vedute.

Esiste il bene al mondo e vale la pena di combattere per esso.

Il discorso che vorremmo ascoltare da ogni politico. Il Presidente dell’Uruguay Josè
“Pepe” Mujica tocca i cuori con la sua semplice, inoppugnabile, coraggiosa verità. E’ l’uomo che governa il mercato o il mercato che governa l’uomo? Un discorso che passerà alla storia.
_Pepe Munjica, noto come “il presidente più povero del mondo”, ha attualmente 77 anni, vive nella sua casa modesta, devolve il 90% del suo stipendio in beneficenza. E’ stato in carcere 14 anni come oppositore del regime. fonte

Gli italiani sono “disonesti”? No, sono schiavizzati!

AS: Io per questo ci metterei un tedesco, qui in Italia, si proprio qui, senza una casa, senza un sussidio e senza un lavoro ... e starei a vedere il disastro che combina, poi! Perché i tedeschi li puoi anche prendere per il sedere, se sei nella loro cerchia, ma appena gli tocchi i diritti, beh, questi credo che si sarebbero già da tempo presi a botte per molto meno. Loro, in fondo, sono abituati alla civiltà, che consiste in non essere mai abbandonati da chi richiede sempre tasse in cambio ... noi invece qui in Italia se lavoriamo ci chiedono di ipotecare l'abitazione!!! E' "normale".
Pensate che welfare, pensate che assistenza, pensate che schiavismo riescono ad ottenere, invece. E sapete perché? Perché non è vero che il capitalismo "intende" portare benessere a tutti, no,è vero anzi il contrario: 
LA POVERTÀ È IL PIÙ GROSSO BUSINESS CHE I RICCHI ABBIANO MAI INVENTATOOk, chiudo, vi lascio alla lettura, buon pezzo quello che segue

Dioniso777


Gli italiani sono “disonesti”? No, sono schiavizzati!
“Ci sarà ben poco da ridere quando gli italiani esploderanno e si libereranno dalle vostre catene”

di Enrico Galoppi
European Phoenix


Alcuni giorni fa, Domenico Scilipoti, parlamentare già dell’IdV e noto inizialmente per aver formato il Movimento di Responsabilità Nazionale a sostegno dell’ultima fase di un Governo Berlusconi colpito da “scandali” e tradimenti, è stato invitato ad una trasmissione de “La7” nella quale, in studio, sono ospiti fissi giornalisti della “autorevole” stampa estera.

Scilipoti, da un po’ di tempo, s’è fatto portavoce d’istanze sovraniste monetarie, culminate in un recente convegno presso la Camera dei Deputati, assieme al prof. Claudio Moffa, dedicato alla discussione di alcune proposte mirate alla restituzione della proprietà della moneta al popolo italiano.

Ma prima di procedere, invito a seguire con attenzione lo spezzone video della trasmissione in oggetto: 

http://www.youtube.com/watch?v=i3E2yxbW0Dg&feature=em-share_video_user

Ora, se uno non è completamente plagiato dai “media” e dalla mentalità che inducono, e se la sua capacità di discernimento non s’è ottenebrata del tutto, non faticherà a scorgere in quel che ha visto e ascoltato quanto segue.

Ma per prima cosa, una questione di “metodo”. Accettare l’invito in queste trasmissioni, sia “leggere”, sia “impegnate”, per parlare di questioni molto serie è completamente tempo perso. Gli autori, i conduttori e gli ospiti fissi di questi programmi – ammesso che lavorino “in autonomia” - preparano una situazione perfetta per screditare, di fronte ad un pubblico che conoscono bene come i proverbiali “polli”, l’invitato “scomodo” di turno. Ci sono mille sistemi: s’interrompe l’ospite mentre parla (meglio se sul più bello), si sminuisce, si travisa (“ma vuole tornare alla lira?”), si ridicolizza, si spaccia per assurda una cosa ragionevole (“ma come, un condono fiscale?”), si crea un clima non consono all’argomento trattato eccetera eccetera.
Molto meglio, quindi, se si ha qualcosa d’importante da dire, andare in mezzo alla gente, parlare faccia a faccia, ovunque si renda possibile, uscendo da quella parvenza di realtà che è la televisione: Grillo, questo, l’ha capito bene, proibendo ai suoi di partecipare a questi “salotti televisivi” e prediligendo le piazze. Molto più efficace il passa parola e il contatto reale che farsi infilare nel “panino” confezionato dagli ideatori di una trasmissione televisiva, destinata ad un pubblico per sua natura distratto e condizionabile al massimo grado.

Che cosa sono, altrimenti, situazioni come quella che avete potuto osservare e giudicare in quel breve filmato?

Si consideri l’atteggiamento di tutti i presenti in studio. Si studino bene le espressioni, le smorfie, le mosse, le battute, i toni… Dall’inizio alla fine è come se l’ospite fosse lì per esser messo alla berlina, esposto al pubblico ludibrio, per il semplice fatto di essere “strano” perché afferma cose “strane”

Sì, perché è proprio così grazie all’indottrinamento di massa: come per magia, agli occhi della massa inebetita e più o meno “acculturata”, tutti quelli che sollevano una questione che esula dall’ordinario tergiversare mediatico appaiono come degli individui “strani”, come dei “pazzi” che vengono a sovvertire il magnifico ordine costituito.

Avere venti anni nel 2012 nella UE dei banchieri


Ho preso l'immagine di uno spot elettorale del PCI datato 1984, leggasi dettagli su Il Post. A giudicare dallo stesso, pare che l'Europa nel 1984 fosse devastata da guerre fratricide e la disoccupazione galoppasse. Oggi, gli eredi del PCI chiamano la macelleria sociale atto di responsabilità nei confronti dei mercati internazionali ed incassano con gioia il Premio Nobel assegnato all'Ue per il suo impegno nelle guerre di aggressione imperialista. Il ventenne del 2012 non avrà né pensione né sanità gratuita. Bella l'Europa dei popoli eh?
Barbara

Mutui: le banche non perdonano, in aumento le abitazioni pignorate (+23%)

Noi Italiani non siamo degli abili speculatori, non abbiamo l’abitudine di “giocare” in borsa. Siamo un popolo concreto e conservatore, vogliamo certezze.
Dalla vita chiediamo la stabilità famigliare, un lavoro, qualche risparmio ed il grande
sogno: la casa.
Rispetto ad altri Paesi europei, abbiamo il più alto numero di abitazioni di proprietà.
É un antico retaggio considerare il “mattone” il migliore investimento.
Qualsiasi soggetto si avvicini al mondo del lavoro, ha una meta: riuscire ad acquistare il proprio ” nido”.
Lo viviamo così: lo spazio privato dove nessuno ci può e ci deve invadere.
Una sicurezza che questa crisi finanziaria e le fallimentari misure del Governo Monti ci sta togliendo.
Parliamo spesso dei pensionati sul lastrico, degli esodati, dei disoccupati, delle imprese che chiudono ma facciamo poco rumore per rimarcare un vero e proprio dramma.
Dati ADUSBEF: nel 2012 sono stati eseguiti 46mila pignoramenti di abitazioni, il 22,8% in più rispetto al 2011, il doppio del 2008; 100mila unità immobiliari sono andate all’asta.
L’acquisto di una casa avviene, di massima, grazie all’erogazione di mutui bancari riscattabili mensilmente.Secondo il Testo Unico bancario, il ritardato pagamento è consentito dai 30 ai 180gg dalla scadenza. Dopo sette rate insolute, scatta la richiesta di rimborso immediato e la procedura di pignoramento dell’immobile.
Una crisi così profonda, che porta depressione nelle entrate delle famiglie, rende spesso difficile rispettare gli impegni economici presi. Non tutti possono permettersi di stipulare polizze assicurative di copertura ed anche queste incidono in forma onerosa.
Diventa un’impresa titanica per i disoccupati, i pensionati minori, i nuovi poveri.
Le banche non perdonano. Mancare i pagamenti oltre i tempi previsti dalle norme, non da scampo: le abitazioni vengono pignorate.
La premessa sottolineava il valore che gli Italiani danno alla casa e chiarifica lo stato di disgrazia in cui cade chi deve privarsi del tanto ambito sogno.
È una sconfitta senza pari: dover rinunciare al bene primario; trovare una nuova locazione; affrontare l’onta dell’esproprio forzato; perdere l’unico bene”cuscinetto”che garantirebbe un eventuale altro accesso al credito.
La morte “finanziaria” di una persona!
Teniamo conto anche del danno psicologico: ammettere alla società ed a se stessi di aver fallito e di non essere stati in grado di assicurarsi un futuro.
L’attuale gestione dell’economia ha provocato dei disastri sociali più o meno evidenti.
Gli espropri per insolvenza passano inosservati eppure da questi non si torna indietro: un lavoro forse,si ritrova; la propria casa, una volta persa, non c’è più…probabilmente neanche la possibilità di farne un’altra.
I giostrai della politica considerino anche questo dramma come un loro insuccesso.
Avere un pensiero verso quelle famiglie rimaste senza un tetto li faccia riflettere e, mi auguro, anche un pò vergognare.
di Patrizia Grilli – @PgGrilli
La retrovia



Pmi senza soldi: tredicesime a rischioIl grido della Cgia di Mestre: “la stretta creditizia ha lasciato senza liquidità le azidende italiane piccole e medie”

Ernesto Ferrante

L'ultima cosa che ci passa per la testa è di candidarci a ricoprire un ruolo da protagonisti nella squadra degli uccelli del malaugurio di professione, ma quando si parla di tredicesime, in tutta sincerità, qualche brutto pensiero ci attraversa la mente e non ce la sentiamo di sfoderare plastici sorrisi e frasi da cioccolatini argentati.
Il rischio che l’ambita entrata “aggiuntiva” (notoriamente già spesa prima di essere incassata), possa imboccare una via diversa rispetto a Babbo Natale e alle sue renne, è altissimo. L’ultimo a lanciare l’allarme, almeno per ora, è stato il segretario dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi. Le sue parole, lasciano poco spazio ad interpretazioni tinte di rosa: “La stretta creditizia ha lasciato senza soldi le pmi e, tra il fitto numero di impegni finanziari e di scadenze fiscali previste per il mese di dicembre, sono a rischio i pagamenti delle tredicesime”.
Il numero di richieste d’aiuto pervenute da molti piccoli imprenditori che si trovano in difficoltà per mancanza di liquidità, sembra essere molto elevato. “Non siamo in possesso di alcuna statistica in grado di dimensionare l’entità del fenomeno, tuttavia, prosegue Bortolussi, le segnalazioni giunte in queste ultime settimane presso i nostri uffici sono state numerosissime. Da sempre il mese di dicembre presenta un numero di scadenze fiscali e contributive molto onerose. Detto ciò, è probabile, vista la scarsa liquidità a disposizione, che molti piccoli imprenditori decideranno di onorare gli impegni con il fisco e di posticipare il pagamento della tredicesima, mettendo in difficoltà, loro malgrado, le famiglie dei propri dipendenti”.

L'industria dei vaccini rappresenta grandi affari e alimenta il bisogno di sempre nuovi farmaci

di Catherine O'Driscoll

I cani vaccinati sviluppavano concentrazioni significativamente elevate di anticorpi diretti contro proteine presenti nei vaccini commerciali quali contaminanti del processo produttivo (studio Purdue). Ritenevo che non potevo vivere in un mondo in cui gli animali dovevano patire le conseguenze di una congiura del silenzio. L'industria dei vaccini rappresenta grandi affari e alimenta il bisogno di sempre nuovi farmaci per alleviare il danno causato dai vaccini, che a sua volta gonfia i forzieri dell'industria farmaceutica, Pfizer, Merck and company.

"Come ho scoperto i danni dei vaccini sui cani" di Catherine O'Driscoll

(prologo al libro "Shock al sistema!", edizioni Impronte di luce)
http://www.improntediluce.it/schede_libri/shock_al_sistema.html

http://www.youtube.com/watch?v=DWCNmGikLJw

Andammo a prendere Prudence in allevamento. Pat Bartlett ci portò dai cuccioli. Ce n'erano circa otto; grassi e molli piccoli bandoli scoordinati che rotolavano e ballonzolavano in giro con gli occhi pieni di sonno; inciampavano e cadevano uno sull'altro e correvano senza paura verso le nostre braccia aperte ansiose di afferrarli. E poi Oliver prese il mio dito nella sua piccola bocca, e Prudence si sedette di fronte a John ed emise un dolce piccolo abbaio, e sia Oliver che Prudence divennero dei magneti del cuore, e John ed io eravamo la limatura di ferro.

Oliver e Prudence erano i nostri boccioli di maggio, nati in primavera e colti in piena fioritura.

Poco dopo il nostro matrimonio, John ed io avevamo accolto in casa un Golden retriever di nome Chappie. Poi Sophie, poi Oliver e Prudence. Essi, i nostri figli a quattro zampe, riempivano di felicità la nostra casa. Era una situazione idilliaca. Tante persone vorrebbero avere un cane, ma lavorano e non vogliono lasciare il cane da solo tutto il giorno. Oppure vivono in appartamento o in città, senza prati nelle vicinanze, e così aspettano, e continuano a desiderarlo.

Ma noi eravamo fortunati: i nostri cani venivano in ufficio con noi; John ed io avevamo una nostra attività di marketing. I nostri cani ci facevano da receptionist e da distruttori di documenti, ed erano delle vere star nella città dove passeggiavamo e giocavamo all'ora di pranzo. Un giorno un uomo anziano ci passò accanto nel parco e urlò: «Quelli sono i cani più felici di Northampton», e io ringraziai Dio, perché forse aveva ragione.

Ogni giorno, nel mio ufficio, Chappie si sdraiava accanto alla finestra, Sophie ai piedi della mia scrivania, Prudence di fianco a me, e Oliver, beh, Oliver si sdraiava sui miei piedi oppure esattamente in mezzo all'ingresso. Era fatto così. E ogni visitatore veniva accolto sempre con un sorriso e un benvenuto; sempre, nella stanza, c'erano risate e amore.

Poi, una mattina, John mi svegliò come al solito con una tazza di tè. Ma c'era qualcosa che non andava. Oliver non era accanto a me sul letto. «Dov'è Ollie?», chiesi, con lo sguardo offuscato. Nei quattro anni in cui l'avevo conosciuto, Oliver non mi aveva mai lasciato accogliere una nuova giornata senza la sua luce nel mio cuore.

«Catherine», disse John, con tono davvero preoccupato, «Oliver ha qualcosa che non va. Non riesce a stare in piedi. Ha le zampe posteriori paralizzate.» Così mi alzai e scesi al piano terra, dove Oliver era sdraiato.

Sapete, c'era un programma una volta in TV che s'intitolava "Il giorno che cambiò la mia vita", e questo fu il giorno che cambiò la mia. Esso si dipanò innanzi a me come un incubo, e ancora non mi sono svegliata. Anche John non sarà mai più lo stesso.

E dunque Oliver era sdraiato sul pavimento del salotto, e Prudence, Chappie e Sophie gli stavano alla larga. Non entravano nemmeno nella stanza. Ora so che i cani sentono la morte, e lasciano in pace il morente. Ma questo allora non lo sapevo, perché, se lo avessi saputo, non avrei fatto quello che facemmo quel giorno.

Mi sedetti accanto a Oliver e gli parlai, ricorrendo a tutti i suoni consolatori che riuscivo a mettere insieme. Gli accarezzai la testa e il collo, e anche la pancia, perché gli piaceva, e lo baciai e gli dissi di non preoccuparsi, che l'avremmo portato dal veterinario e che il veterinario lo avrebbe fatto stare meglio. E aspettai che John si lavasse e si vestisse, e poi John scese giù e io andai su a lavarmi e vestirmi. Poi mettemmo insieme una barella con alcune coperte e trasportammo Oliver all'auto.

Dentro di noi, dovevamo sapere che era una cosa grave, perché salii insieme a Oliver nel baule della familiare, appoggiai la sua testa sul mio grembo e mi misi a parlargli mentre l'auto ondeggiava e sussultava lungo la strada. A un certo punto, Oliver si mise in testa che voleva mettersi seduto e guardare fuori dal finestrino, ma non ci riusciva, così lo calmai e gli accarezzai il collo e gli dissi: «Va tutto bene, Oliver. Non ti preoccupare. Starai bene. Mamma si prenderà cura di te».

E i suoi occhi fissarono i miei. Quello fu il momento che cambiò la mia vita. I suoi occhi agganciarono i miei e decisero di credermi, di fidarsi di me, di prendere la mia parola per vera. E in quello sguardo c'era tutto l'amore dell'Universo. La sapienza più saggia che sia mai stata conosciuta.

Così arrivammo dal veterinario e tirammo fuori Oliver dall'auto, e il veterinario ci stava aspettando e ci fece accomodare di corsa nell'ambulatorio e sdraiammo il nostro caro Oliver sul tavolo. Sapete, Oliver, quando andava dal veterinario, di solito tremava e sussultava. Era sempre fuori di sé dalla paura. Ma quel giorno era calmo. Era sereno. Da lui emanava la pace, e rimase lì sdraiato su quel tavolo, e aspettò pazientemente mentre il veterinario provava e riprovava a trovare la vena per un prelievo di sangue, e Oliver non era per nulla preoccupato.

E ora io penso, non lo so ma lo penso, che Oliver sapesse fin dall'inizio che sarebbe morto in quell'ambulatorio veterinario.

giovedì 6 dicembre 2012

... ma se si riuscirà a risparmiare 100, la classe politica italiana riuscirà a mangiarne 120

Quello che sta accadendo in queste ore è la prova matematica che è inutile scervellarsi su soluzioni convenzionali. Si può agire sulla previdenza, privatizzare la sanità, triplicare le tasse, licenziare a milioni di milioni i dipendenti dello stato, ma se si riuscirà a risparmiare 100, la classe politica italiana riuscirà a mangiarne 120. Non c’è niente da fare, è nella loro natura brutale. Sono come i grandi felini. Di fronte alla preda non sanno trattenersi, fino ad arrivare all’autolesionismo.

Ci hanno raccontato che stiamo in questa situazione perché “abbiamo vissuto aldilà dei nostri mezzi”. In parte è vero, nel senso che il sistema burocratico di potere di questa nazione non si è mai posto alcun limite quando si è trattato di attingere alle risorse create dal sistema produttivo. La nomenklatura italiana utilizza i cittadini come un gregge di pecore da mungere e tosare. Prova ne è che la quantità di denaro che versiamo nel corso della nostra vita è di molto superiore al valore (già altissimo, dati i costi esagerati italiani) dei mediocri servizi che riceviamo. Se avete tempo, provate a fare una simulazione su questo sito. Sulla base di un algoritmo basato su considerazioni statistiche, scoprirete che un giovane di 25 anni che guadagna 25000 euro lordi all’anno, verserà allo stato nel corso della sua vita 479.183 euro in tasse (indicizzati al rendimento del capitale), ricevendo indietro 437.016 euro in servizi al costo italiano, servizi che, in ambito europeo, costerebbero 362.228 euro. In pratica, l’onore di essere cittadino di questa nazione, viene a costare più di 110.00 euro a questo contribuente. Le cose vanno peggio per un cinquantenne che guadagna 50.000 euro lordi all’anno. In questo caso, il dubbio onore costa oltre 200.000 euro.

Gli italiani hanno pecoronescamente accettato:

Una riforma previdenziale che ha trasformato il sistema pensionistico italiano in uno dei più punitivi del mondo. Pensionati sessantenni tedeschi e francesi verranno in vacanza in Italia e si ritroveranno a essere serviti da camerieri e autisti italiani di settant’anni ancora al lavoro perché non hanno maturato requisiti
o non hanno diritto a pensioni.

L’immonda tassa sugli immobili che ha catalogato come seconda casa anche quelle abbandonate (ed invendibili causa indisponibilità di compratori) per cercare lavoro con il tragico effetto di costringere i “fortunati proprietari” a pagare fitto e IMU.
Aumenti di imposte dirette ed indirette, nuove tasse, riduzione di spese deducibili e detraibili, limitazione dei servizi sanitari. Insomma, un piccolo anticipo di quello che su questo sito si anticipavapoco più di un anno fa.

Quindi, se oggi lo spread è ancora a livelli altissimi, la borsa crolla e il paese è in piena recessione non è è perché gli italiani hanno invaso le piazze e si sono rifiutati di obbedire. E’ perché tutto ciò che si recupera viene comunque combusto nella fornace di una classe politica criminale ed inetta.

Se esiste una soluzione, e non ne sono affatto sicuro, passa inevitabilmente per l’amputazione di questa propaggine in cancrena. Amputazione che non può avvenire nel fuoco della rivolta tante volte minacciata. Bisogna fare i conti con la propria vigliaccheria e lasciare la piazza a popoli che sono in grado di occuparla. Il Movimento Cinque Stelle ci offre un’opportunità che, secondo me, non si esplicita nel trovare soluzioni alternative, ma sicuramente aiuterà a spiazzare i potentati e costringerli, una volta per tutte, a mostrare il loro vero volto.

Di fronte ad un successo elettorale clamoroso della lista M5S, il sistema politico/mafioso che regge questo paese avrà due scelte: o mettersi da parte nella speranza di riciclarsi o mandare i carri armati a presidiare i crocicchi. In entrambi i casi ci sarà un cambiamento nel quale saremo chiamati a giocare la partita in prima persona. Cedendo la parola ai vari Bersani o Berlusconi, tutto proseguirà nel segno di quanto è accaduto fino ad oggi, almeno fino a quando ci sarà qualcosa da spolpare. Poi, saremo finalmente abbandonati a noi stessi. In fondo, ci sono tanti semafori a Berlino e tanti parabrezza da pulire.

fonte

Gioventù Bruciata


Il professore: “Lei promette bene, voglio darle un consiglio: ha una qualche ambizione? 

(…)

Se ne vada dall’Italia! Lasci l’Italia finché è in tempo! Qualsiasi cosa decida, vada a studiare a Londra, a Parigi, vada in America, se ha le possibilità, ma lasci questo Paese.


L’Italia è un Paese da distruggere: un posto bello e inutile, destinato a morire.

Qui rimane tutto immobile, uguale, in mano ai dinosauri. Dia retta, vada via…”


Lo studente: “E lei, allora, perché rimane?”


Il professore: “Come perché? Mio caro, io sono uno dei dinosauri da distruggere!”



- Dialogo estratto dal film “La Meglio Gioventù” -

Pubblicato da krommino75
http://freeondarevolution.blogspot.it

LA GRANDE TRUFFA: FATELA CONOSCERE A TUTTI

Con questi appunti, che non vogliono essere un articolo, si cerca di ricapitolare, per titoli, la truffa che stanno attuando sulla nostra pelle. Si ha solamente l’ambizione di semplificare delle linee guida per la necessaria opera di divulgazione giornaliera su come questi criminali ci stanno massacrando economicamente, e non solo.



L’ euro non è una moneta sovrana. La moneta è estranea alla nazione, è una valuta estera. Gli Stati non hanno sovranità su questa moneta ma sono costretti a chiederla in prestito alla BCE che detta le sue condizioni

Se la valuta che si usa nella nazione è presa a debito da altri non è moneta sovrana e la nazione potrebbe fallire proprio perché la moneta è di altri, che possono darla o non darla

Se una moneta è presa a debito si debbono pagare gli interessi ed il denaro che viene usato a questo scopo viene a mancare per gli investimenti ed i servizi:

1) BCE autorizza l’emissione di moneta, che rimane di sua proprietà, e la presta agli Stati

2) Gli Stati, a causa degli interessi composti, non riescono più a pagare

3) La BCE chiede misure fiscali, di politica del lavoro e le privatizzazioni per essere sicura di incassare gli interessi

4) Lo Stato inasprisce la pressione fiscale, creando recessione, e vende i beni nazionali svuotando la Nazione degli stessi beni necessari alla produzione o alla qualità della vita

5) Per mantenere questo sistema usuraio la BCE usa ogni arma a sua disposizione per bloccare l’emissione di moneta direttamente da parte degli Stati ( trattati di Maastricht e Lisbona ). In particolare il Trattato di Lisbona esautora gli Stati della propria sovranità in quanto è stato introdotto come Nuova Costituzione Europea che ha la precedenza rispetto a qualsiasi altra Costituzione Nazionale

La situazione greca è emblematica: le banche centrali si prendono tutto per il guadagno di pochi: i porti, la terra, il turismo.

E tutto diventa la solita truffa su cui gettare benzina, per poi venderti l'estintore!!!

Non sapevo stamani come intitolare l'articolo ... pensavo così prima: Perché lo squalo è così!!! Mangia anche se stesso ... però poi penso che inizialmente sono partito stamani alle sei e mezza leggendo un post col solito titolo forte: Uomini che uccidono ...
 Noi siamo il popolo che sino all'ottanta, 1980, si poteva uccidere la moglie che aveva disonorato, e quindi, essere innocenti. Quindi, oggi andiamo già bene, rispetto ad anni addietro, e certo, sono cose che in un paese civile non dovrebbero mai accadere, e perciò voglio solo dire che parlare di femminicidio è cosa ben lontana dalla realtà ... però, come vedrete nel commento in fondo ancora ci sono persone convinte che si possa credere a una sola notizia di questi, tutto quello che dicono i media mainstream inizio a pensare abbia un'obiettivo, sempre, e ben preciso: Indirizzarci!

Stamani leggevo questo di Franceschetti, perchè non ne parlano tanto uguale? 
Poi mettiamo che ogni giorno muoiono tre persone sul lavoro e aggiungetele, sempre, sono una costante. Più di mille all'anno. Da tanti anni questo ... e allora vale questa semplice idea:
... e vedere che in fondo siamo trattati come insetti. O poco più di insetti, e quindi, a questo punto, ti accorgi che "anche" il femminicidio" è la solita truffa su cui gettare benzina. Onde far calore, niente di più. Come la giustizia ... che condanna ragazzi che si fanno una canna o il 44% che attende un processo e poi, esce, liberi, non sussisteva un cazzo. Stopo, quella è la nostra legge,e non può andare meglio perché se a ogni detenuto dessero 150 euro al giorno, ma basterebbe anche un terzo, dateli 50 euro a tutti e vediamo chi ci torna ... nessuno, e perciò, è il solito fumo, e niente arrosto! 
Noi non possiamo credere di avere diritti, e nemmeno così ingenui da pensare interessi a qualcuno se tot donne vengono uccise, e anzi, scopriamo il contrario, come sempre, se ne fregano di tre lavoratori, ergo ... STUDIO SHOCK SULLE MAMMOGRAFIE, il 93% era sano.
Avete mai conosciuto esame più pubblicizzato dalla televisione? No
Da molto tempo "la morte di un soldato e la morte di mille operai, che differenza c'è?" viene letto da tante persone, che si saranno rese conto inevitabilmente quanto venga valutata la vita nel nostro paese, non che sia meglio sul resto del pianeta, anzi ...
Io commentavo stamani, magari in modo eccessivo, non sarebbe una novità, piuttosto però il problema è, esiste e l'hanno creato a puntino, frattale ... è sistemico il creare problemi di questo sistema: I soldi dei cittadini li spende per questo, per generare disastri: E' il "solo" problema del capitalismo, diventare ricchi sui problemi altrui, l'economia attuale lo dimostra, e lo scandalo ecografie credo sia solo la punta di un gigantesco iceberg

. Perché lo squalo è così! Tu, capitalista, se vuoi diventare il padrone di ... devi per forza far fuori, lo chiamano essere vincenti, come al solito abbiamo fatto confusione con il linguaggio, in realtà più semplicemente si fa fuori, basta. 

Funziona così, però non lo faranno mai tutti questo, e quindi ne vedremo sempre gli effetti,per forza, è ovvio ... del depredare, chiamiamolo col nome giusto, non capitalismo, ma rapina! 
Quando c'è una guerra si parla sempre di rapinare.
 Diceva Voltaire: Quando c'è una guerra si tratta sempre di rapina. 
Io rapino te, tu rapini lui, lui rapina essi, e così sia nei secoli dei secoli amen!
E perché, con l'Africa cos'è che abbiamo fatto? Tanto, sono lontani ... eccoli, sono arrivati invece, anche loro, a riprendersi quello che gli spetta però, frattale, rubi e ruberanno a te. Credo sia impossibile eliminare questo inconveniente ... hahahahahaha
  Non come i nostri politici che trovano chi lo paga per loro, i criminali banchieri che anzi lo incentivano ... la sola Italia dovrebbe pagare un debito che "nemmeno gli interessi" possiamo pagare. Quindi, comportamenti eccessivi, uguale a reazioni proporzionate, proprio come il fenomeno che ne è nato, lo chiamo fenomeno culturale, o sarebbe più giusto dire moda?, che sotto intende la trasformazione da donna a un non so che di, non s'è capito cosa sarebbe, comunque semplificando l'equazione si ottiene una donna che consuma, tanto, e lavora tanto. L'importante è che sia maschio, e quindi soffochi il proprio lato femminile in partenza, e si comporti come si comportavano i maschi cinquanta anni fa, abusavano del loro piccolo potere.
 Quella è la donna che c'è oggi. Che bene vada ... guardiamoci attorno, e partiamo dalle cose semplici, appunto, per modificare la realtà se non ci sta bene. A poco servirebbe partire, se non modifichiamo noi stessi. Questa è una delle prime, assumere nuovi ruoli, inventarseli se non ci sono. La donna, quella vera che sapeva assumere la responsabilità di una famiglia, non esiste più .... e tutti possono obiettare questo, che leggerete qui

Ciao Rosa, voglio solo indicarti una via di logica, seguimi un'attimo:

Le donne godono nel vedere soffrire l'uomo...? Ma dove lo hai visto?
tu chiedevi ...
Sai dove l'ho visto Rosa? L'ho visto a Roma, dove sono stato dieci mesi, molti uomini di tante età differenti sono in strada a vivere di ciò che trovano, o si prendono, dipende anche da chi trovi, se trovi quello incazzato perchè la moglie l'ha buttato in strada e gli ha sequestrato il camion, se l'è tenuto per mantenerci i figli, dicono loro, in realtà hanno fatto solo del male gratuitamente. Sai Rosa una storia ... io vivevo a Roma, e sono uno di quelli che dalla moglie ha ricevuto la propria metà, donna onesta quindi, bene, io quando ero nella metropoli avevo avuto l'accortezza di non fare certe cose, di accamparmi in alto per esempio, ma una notte un uomo di 39 anni, del nord come me e divorziato come me, si accostò sotto un ponte all'ombra, io ero all'altezza dei binari metro invece, mi calavo con la catena, nessuno deve sapere dove dormi, prima regola se sei in giro, e con materassi, tenda, fornello e corrente elettrica presa dal lampione. Questo invece era da solo e al buio, son passati dei romeni ubriachi e l'hanno pestato a morte. E' morto infatti, come lo chiami tu questo, amore? Mi dispiace, tanto evoluto non sono ...

Dioniso777
PS: lo so donne, mi sto attirando il vostro odio ... pagherò anch'io, state tranquille!!! I problemi ora sono altri

LKWTHIN

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