"THE END"

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lunedì 16 luglio 2012

RIFLESSIONI SU UNA CONFERENZA DI UNO STUDIOSO DI EBRAICO MASORETICO: MAURO BIGLINO


Se non dubiti, credi per fede???
di Paolo Magister


19 giugno 2012 - Conferenza di Mauro Biglino a Torino

Il lavoro di Mauro Biglino sotto l'aspetto filologico è ineccepibile. Va a confermare certe teorie su l'esistenza in tempi assai remoti di una "razza" aliena - preferisco chiamarla così senza tirare in ballo l'affaire extraterrestre che, mi pare, foriero di visioni e spiegazioni un po' eccessivamente fantascientifiche e fuorvianti, al limite , a mio avviso , del depistaggio creato a bella posta – una razza per l’appunto che avrebbe segnato in seguito con il suo intervento in ogni luogo della terra dell’umana specie.

Da biblista vetero testamentario ( Mauro ) - questo mi fa sorgere il sospetto che l'autore apposta si interessi del Vetero poiché probabilmente per questioni di appartenenza ( chi ha orecchie per intendere comprenda! ) - ha più volte affermato che lui si occupa della traduzione dall'ebraico masoretico, ovvero di una setta che proditoriamente ha effettuato una debita e predeterminata manipolazione sul testo biblico dal punto di vista semantico!!! Sempre a detta dell’autore – confermo questo poiché anch’io come studioso me ne sono occupato – esistono più versioni della Bibbia, sia dall’ebraico-aramaico passando poi per il greco-copto e conseguentemente con assemblaggio del Vetero testamento con il Neo testamento al latino fino ad arrivare alla vulgata e alle varie traduzioni in italiano e nelle varie lingue comunitarie ed extra-comunitarie.
Ora torniamo sulle argomentazioni dello studioso sull’interpetazione filologica dei termini usati nel testo masoretico. Parlare di Elohim, di Yehwah, di Nefelim dei Patriarchi di ciò che si evince dal testo nudo e crudo, si apprende una “verità” del tutto nuova e discostante rispetto a ciò a cui eravamo abituati a sapere circa la storia del “presumibile” popolo ebraico. Lo stesso autore dice che il popolo ebraico ha iniziato ad avere una parvenza di comunità più o meno omogenea solo con Mosè e per avvallare tale ipotesi guarda caso le citazioni di cui si serviva spesso a conferma delle sue supposizioni erano tratte sempre da autori ebrei residenti per lo più negli USA! ( Qui altre orecchie sensibili per intendere! )

Di sicuro il suo lavoro é scomodo per i Cristiani Integralisti, ma sembrerebbe non esserlo per gli Ebrei... o almeno non per quelli degli USA visto che il suo libro ora é stato tradotto e pubblicato con aggiunte ( un'altra cosa strana ) che non compaiono nell'edizione italiana! Sarei curioso di sapere cosa contengano queste presunte aggiunte e altrettanto curioso sapere cosa abbia spinto l’autore a pubblicarle in terra statunitense e trascurarne la stesura invece qui da noi. Un mistero che infittisce ancor di più tutta la manovra pubblicitaria che – diciamolo pure senza pudore – gira intorno al lavoro dell’autore.

Durante la conferenza si sono verificati per due volte due episodi curiosi. Mi accingo a parlarne di uno di questi.
Per due volte quando doveva parlare di argomenti sensibili chiedeva al pubblico astante se vi fosse qualcuno che stesse registrando. Ebbene per due volte ha chiesto gentilmente di spegnere i registratori poiché evidentemente avrebbe detto cose che - per una ragione che verrete a comprendere presto – preferiva rimanessero sepolte nel luogo della conferenza. Semplice precauzione? Una mossa astuta di depistaggio? O ancor peggio, conscio di dire cose davvero scomode si sarebbe astienuto dal compromettersi totalmente per salvaguardare la sua macchina commerciale, ossia la pubblicazione del libro? Perdonate, ma come studioso di esoterismo, sono propenso sempre a pormi un’infinità di dubbi!

Ad ogni modo torniamo all’evento che mi ha interessato e colpito.
E’ stato quando ha iniziato a parlare dei contatti che é riuscito ad avere con un alto prelato del Vaticano per ottenere un colloquio molto riservato evidentemente per raffrontare e verificare le sue ipotesi emergenti dal suo lavoro e rintracciarne una plausibile e inconfutabile “verità”, a tutt’oggi occultata da una certa “casta” in sede al Vaticano. Tutto molto velato il discorso, davvero troppo, quasi al limite della messinscena, tanto che non ha neppure fatto nome e cognome del personaggio misterioso e tanto meno detto l'appartenenza all'ordine... Strano! Siccome, però, io sono una "volpe" e ho subito capito di che gruppo parlava, ossia dei Gesuiti al cui interno – fonti indiscrete, ma non poi tanto - esistono due fazioni di differenti opinioni in combutta tra loro proprio riguardo alla diffusione o meno di dati sensibili che sembrerebbero essere in loro possesso e quali i “custodi” della Fede della Santa Sede sarebbero a conoscenza di come dovrebbe essere riscritta tutta la storia dell'umanità in una prospettiva decisamente del tutto differente e inimmaginabile da come ci è stata data in pasto nelle scuole. Il secondo punto in cui in me si è fatta solida la certezza che stesse riferendosi proprio ai Gesuiti, è stato quando nomina la Specola Vaticana oltre al fatto che il gruppo possiede due importanti e sofisticatissimi osservatori astronomici in Arizona e Alaska installati proprio per ricercare eventuali tracce di vita aliena o extraterrestre. A quel punto io ho detto ad alta voce, senza per altro suscitare nessun scossone nel pubblico intervenuto e affascinato più dai giochi ermetici dell’affabulatore che propenso a considerare a chi stesse riferendosi, il nome di José Gabriel Funes di cui conosco un pochino l'operato e le idee, uomo nonché prelato di alto rango, gesuita, di grande cultura e apertura mentale, ma assai osteggiato proprio per questo suo ultimo inopportuno “peccato” a propendere nella diffusione di elementi e conoscenze che per le gerarchie ecclesiastiche per ora è meglio soggiacere nella cripta del silenzio. Infatti questi ( Funes ) é forse l'unica mente illuminata che vorrebbe e si auspicherebbe al più presto di divulgare tutto sul caso “alieni”, ma per ovvie pressioni che – come ho già accennato - subisce all'interno dell'ordine per ora é trattenuto dal farlo. Mauro ha espressamente detto che vuole un colloquio con lui e vuole farsi dire ciò che per ora Funes non può dire pubblicamente... Insomma vuole la verità... Già dico io, ma una volta che tu avrai la verità, al pubblico cosa verrà in tasca, ovvero questa verità ( quanto mi ha stancato in vero la Verità! ) verrà poi a galla, il velo di maya sarà lacerato e noi tutti apriremo poi definitivamente gli occhi a un Nuovo Ordine Mondiale? Nella domanda sarcastica soggiace tutta la beffa a mio avviso!

Ciò detto, per altro, per chi volesse informarsi di più, alcune interviste e idee dello studioso gesuita sono facilmente reperibili in rete.
Siamo alle solite: complottismo spudorato e neppure minimizzato, un complottismo figlio legittimo del Sistema che si sta per delineare agli orizzonti foschi e inquietanti del XXI secolo! Insomma in brevis, non se ne esce: ogni tentativo di parlare dell' "affaire" ANUNNAKI ed ELOHIM si entra in un labirinto dove l'uscita é stata intenzionalmente occultata o peggio ogni volta spostata in un luogo diverso così i mal capitati che vi accedono pensano di aver capito tutto ma in vero non hanno capito proprio un alcunché!
Altresì é mia opinione che pur ammettendo il valore e il portato del lavoro di Mauro, tutto rientri – lo ribadisco giusto perché sia chiaro a chi pensa di trovare in Mauro il neo guru di una neo ( pseudo ) teoria sugli “alieni venuti da chissà dove con navi spaziali" in un lontano remoto passato della protostoria dell’umanità – dicevo, rientra nel gioco, anche perché molte cose sinceramente non mi tornano affatto. E cosa??? Ecco! Soddisfo i curiosi.

Uno: perché gli Elohim/Anunnaki e affini ( Deva Viracocha Semshuhor ... ) dovrebbero essere esseri arrivati da chissà dove??? Perché??? Cui prodest??? A chi giova???

Due: il problema "Atlantide" durante la conferenza di Mauro non è MAI stato sfiorato, strano! Uno dei miti più ricorrenti viene intenzionalmente accantonato, bandito trascurato, neppure pallidamente sfiorato??? Me ne sono guardato bene dal mettere zizzania in prima persona, giacchè il mio ruolo e scopo quella sera era solo ed esclusivamente di osservatore le reazioni degli astanti nonché il modus operandis dell’autore davanti a un pubblico.

Tre: se le teorie di Hapgood e Flem-Ath sono verosimili – potete consultare i testi che si trovano ancora forse fuori catalogo, ma reperibili in qualche biblioteca – l’ Antartide sarebbe stata la mitica Atlantide solo che un tempo remoto si sarebbe trovata dislocata un po’ più a nord rispetto all’attuale ubicazione e parte del continente sarebbe stato libero dai ghiacciai con un clima temperato e adatto alla vita. Infatti sono convinto che oggi in Antartide se ci avvicinassimo a località Vostok - sito anomalo recentemente individuato e intorno al quale vi è un fermento di attività tenute opportunamente segrete dall’Intelligence statunitensi e russe - verremmo presi ( arrestati! ) e internati come pericolosi testimoni di un qualcosa che per ora deve essere tassativamente tenuto occultato ai più. Farneticazioni, può darsi! Ad ogni modo sono sempre più certo che Antartide e Atlantide siano connesse al mistero alieni!

Quattro: si parla di navi a propulsione con reattori del 30.000 A.C. o anche molto prima??? Bene, siamo sicuri che siano davvero solo ormai ricordi di un mito dimenticato? Voglio dire Mauro cita nelle Guerre Giudaiche Giuseppe Flavio che asserisce che testimoni hanno visto librarsi su nel cielo una flotta di navi spaziali e volare via e da quel giorno sparire per sempre! E dove sarebbero andati in vacanza??? Non tolgo merito allo storico Giuseppe Flavio, nzi , ma che si siano dipartiti per lasciarci nella nostra bagna, è ridicolo, tanto lavoro di manipolazione sia genetica che mentale per cosa??? Tutto gettato al vento così dall'oggi al domani??? Poco intelligenti e poco pragmatici questi “alieni”! E’ mia opinione a tal proposito che proprio via ( un addio definitivo ) non ce l’abbiano mai dato! Che sappiamo cosa si celi veramente sugli altri pianeti del sistema solare, ammesso che abbiano lasciato la terra o invece diciamo si siano rifugiati nei recessi della stessa???

Cinque: tutto questo accanirsi sul fatto che esistano degli esseri non appartenenti a questo sistema che si siano evoluti e che abbiano fatto un innesto di tecnica di bioingegneria genetica su degli ominidi per procurarsi della forza lavoro?? Ma se fossero stati così evoluti e arrivati da un altro sistema, non sarebbe stato più logico creare delle machine vere e proprie ( macchinari veri come facciamo noi oggi! ) per soddisfare i loro scopi di dominio e sfruttamento del territorio??? Il discorso fa acqua da tutte le parti. Mi spiego: se avvalliamo l'ipotesi Atlantide é molto più logico pensare che dopo un’immane catastrofe quel popolo avanzato, ma che non fosse in grado o non avesse sviluppato un tipo di tecnologia atta a produrre macchine per i loro lavori ( ammesso che avessero bisogno di macchinari come noi oggi per i loro scopi e lavori ! ) si sia ingegnato di trovare una bio compatibilità con gli ominidi con cui erano venuti a contatto per portare avanti la specie e non solo anche le loro conoscenze ( probabile che non tutti fossero d’accordo su quest’ultima clausola! ) o meglio avevano capito che quello sarebbe stato l'unico modo per trovare una via d'uscita alla loro tragedia: da questo allora si comprenderebbero poi le diversificazioni di tipo razziale. Senza parlare poi del fatto che attualmente ci sono ipotesi che affermano ampiamente documentate che dal 16.800 al 8.000 A.C. vi sarebbero state tre catastrofi oltre a quella che avrebbe riguardato la sola Atlantide.

E poi ( finisco ) non si danno le descrizioni di come fossero fatti fisicamente? No la Bibbia tace a riguardo ( strano, primo caso di discriminazione razziale o omissione predeterminata??? ), mentre le mitologie di ogni dove e di tutti popoli li descrivono allo stesso modo: alti ( almeno 2,10 mt ) carnagione chiara, capelli biondi e occhi chiari. L'unico testo biblico per altro di religione copta che ne fa menzione e ne descrive i tratti é il libro di Enoch ritenuto spurio e apocrifo dai più ( ebrei compresi, che strana casualità! ) e non attendibile dal resto delle comunità della religioni monoteiste? Perché??? Cosa vorrebbero nascondere??? Insomma il mistero a mio avviso si infittisce e non se ne esce affatto a meno che questo Funes non si decida di dare un colpo di coda alle catene che lo vincolano a serbare un sacro silenzio sull'argomento. Quelli Gesuiti ed Ebrei sanno più di quanto non immaginiamo e a noi danno in pasto briciole per altro frutto della cultura New Age e ci dicono anche di leccarci i baffi per quelle fantasie che ci procurano per semplice controllo subdolo delle menti a livello globale.

Insomma per me i conti continuano a non tornare.

Tutto per onestà intellettuale, siamo certi???

Fonte

1 commento:

Unknown ha detto...

Ho letto il tuo commento al lavoro di Biglino. Non trovo affatto strano che non parli di Atlantide, è coerente con il suo lavoro, nella Bibbia di Atlantide non si fa menzione, lui riporta quello che c'è sulla Bibbia quindi...
Nelle sue conferenze ha sempre detto di non interessarsi al fenomeno Ufo e alieni, non è il suo campo, non è un esperto e non gli interessa.
Ho seguito le tue riflessioni sulla questione alieni, alcune cose non mi tornano, ma se ci rifacciamo al lavoro di Sitchin e ipotiziamo l'esistenza di Nibiru è probabile che se ne siano andati nel momento in cui il pianeta era al perigeo rispetto a noi.
Sulla questione del perchè non abbiano creato delle macchine anzichè usare noi, bè riflettendoci, perchè è più semplice. Mi spiego, se hai un laboratorio una volta creato il campione (tra l'altro ci vollero più di 400 tentativi, ora non ricordo in quale testo è riportato) hai l'incubatrice, le donne, e puoi creare tutti i campioni che vuoi, madre natura è molto efficente. Io non so in quanti e con quali mezzi sbarcarono, ma difficilmente credo che se mandiamo 20 ingegneri e scienziati su Marte, dopo 20 anni hanno messo su officine, fonderie per microprocessori etc... Ma se trovassi le mucche penso le userei. Se mando Renzo Piano 5 anni in mezzo ad una tribù in Africa per costruire un villaggio, senza tutto l'indotto tecnologico, progetterà un villaggio organizzatissimo e bellissimo, ma sempre di paglia e tronchi, non certo di cemento armato.
Su una cosa concordo, il disegno globale sfugge. Ogni volta che trovo un tassello si incastra solo con alcuni ma non con tutti, tutte le varie culture da quella indiana a quella maya, dagli egizi ai mesopotami, raccontano gli stessi fatti, ma come li unisci? Sembrano tutti puzzle a se, perfetti finchè non cerchi di unirli agli altri. Mi sembra di cercare la teoria unificata, anzichè della matematica dell'archeologia.
Ciao, scusa la digressione e buon lavoro.

LKWTHIN

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