"THE END"

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lunedì 25 giugno 2012

Cerchi nel Grano - Ipercubi, date e rettili - Luglio 2011 - Terza Parte


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Concludiamo la nostra presentazione sulle formazioni comparse nelle campagne inglesi in questo mese di Luglio dell'anno 2011. Potete visionare la prima parte dell'articolo e la seconda parte. Buona lettura.

7) L'ipercubo - La 4° dimensione - (25 Luglio)
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Questa complessa forma comparsa nelle campagne inglesi del Wiltshire sembra rappresentare l'assonometria isometrica di un ipercubo o anche dettotesseratto. L'ipercubo è una forma geometrica estesa nall 4° dimensione. Potrebbe essere un riferimento alle leggi della fisica iperdimensionale e dunque alla possibilità di varcare il confine del nostro universo per accedere ad un altro piano di esistenza e di consapevolezza.


Tesseract.gif
In verità potrebbe trattarsi anche di una semplice isonometria isometrica di un cubo con iscritti all'interno due tetraedri. In un cubo può essere inscritto un tetraedro i cui vertici sono 4 degli 8 vertici del cubo stesso.
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Il cubo e il tetraedo sono due simboli molto importanti per la storia dell'umanità. Il primo affonda le origini nella notte dei tempi. E' stato Pitagora che ci ha tramandato “Il Quadrato Sacro” conosciuto dagli Egizi e da essi ricevuto dagli antichi Atlantidei, poi passato agli Ebrei con il simbolo della stella di Davide ed agli Arabi con il simbolo del cubo.
Nella tradizione biblica non bisogna dimenticare che sia l'Arca di Noè che l'Arca dell'Alleanza, oggetti dalla forte valenza salvifica, hanno forma cubica. La simbologia del quadrato e quella del numero quattro sono spesso associate. Gli Ebrei facevano del Tetragramma il Nome impronunciabile della Divinità (Jhwh). Il numero quattro è dunque, in certo modo, il numero della perfezione divina; più in generale, è il numero dello sviluppo completo della manifestazione, il simbolo del mondo stabilizzato.
I mulsummani venerano al centro della Mecca un enorme cubo (Kabaa) che costituisce il luogo più sacro per l'Islam
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Anche il tetraedro ha un simbolismo molto forte. Innanzitutto, essendo un solido composto da quattro trinagoli, esso rappresenta i quattro elementi (acqua, aria, terra e fuoco) che gli antichi consideravano alla base della vita. Quindi è il simboleggia molto bene il concetto di "vita".
Esiste un curioso aneddoto riguardo Albert Einstein: ad un convegno di fisici, subissato dalle critiche per la sua balzana concezione di uno spaziotempo a quattro dimensioni, egli propose il seguente problema:
Dati sei stuzzicadenti, costruire 4 triangoli equilateri.
Nessuno dei presenti riuscì a posizionare su di un piano gli stuzzicadenti per formare i triangoli richiesti, il che è infatti impossibile, al che Einstein compose un tetraedro coi sei stuzzicadenti e disse: «Se non sapete usare la terza dimensione, che sperimentate tutti i giorni, come sperate di capire la quarta?»
8) Una data dal calendario Maya
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Secondo alcuni crop-analisti, questa splendida formazione apparsa alla fine di Luglio nelle compagne del Wiltshire, indicherebbe due date del calendario Maya: la prima si otterrebbe contando i cerchi che formano la parte esterna della formazione:
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Verrebbe fuori la data in formato Maya 12.19.18.14.18, che corrisponde all'ultimo giorno del calendario Tzolkin e che convertita nel calendario gragorianocorrisponde alla data del 28 ottobre 2011
La seconda data, invece, si otterrebbe dal conteggio dei cerchi interni alla formazione e, per certi aspetti, sembra un pò una forzatura. Essenso ripetuti due volte 13 cerchi, qualcuno ha voluto vedere indicata la data del calendario Maya, ormai famosa,13.0.0.0.0, che come si sa, corrisponde alla data gregoriana del 21 dicembre 2012. Ripetiamo, è una forzatura, perchè il numero 13 verrebbe ripetuti due volte.
9) Il rettile
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Questa inquientante formazione comparsa il 29 luglio, ci pone di fronte ad uno dei simboli più importanti, condivisi e misteriosi dell'umanità. Quasi tutte le culture umane comparse sul nostro piaeta hanno nella loro mitologia questo simbolo ancestrale e non necessariamente positivo, e in quasi tutte le leggende, il simbolo del serpente fa riferimento ad antiche "divinità" metà uomo e metà rettile:
1) I Sumeri
Quella Sumera è la prima civiltà sedentarizzata comparsa sul nostro pianeta che possiamo definire civilizzata, infatti il significato della parola sumer dovrebbe essere "luogo dei signori civilizzati". La mitologia sumera registra la presenza di un personaggio particolare: il dio Enki. Enki, in alcune rappresentazioni, appare come un essere metà uomo e metà serpente.
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Il significato del suo nome dovrebbe essere "signore della terra". Egli era il custode dei poteri divini chiamati Me, i doni della civilizzazione dei quali avrebbe beneficiato l'umanità. La sua immagine è un serpente con una doppia ellisse, o Caduceus, molto simile al Bastone di Asclepio utilizzato come simbolo della medicina. Interessanto notare la presenza del serprente in tutti questi simboli:
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2) I racconti della Bibbia (Antico Testamento)
La Bibbia riprende alcuni temi della mitologia sumera e babilonese. È interessante il fatto che nel racconto biblico del peccato originale, il seduttore dell'umanità abbia le sembianze di un serpente.
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Secondo il racconto della Genesi, il serpente propone ad Adamo ed Eva una via alternativa a quella prevista dall'ordine cosmico per "diventare come Dio". Che significa? Secondo alcuni esegeti, Adamo ed Eva intravedono nella proposta del serpente la via dell'immortalità che li renderebbe simili a Dio.
Altri, invece, vedono nella proposta la possibilità per l'umanità di stabilire da sola cosa sia bene e cosa sia male, senza nessuna autorità esterna. Il serpente propone all'uomo di diventare dio di se stesso, infatti, all'obiezione di Eva il serprente risponde serafico: "Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male". Non è più il creatore a stabilire cosa è buono o male, ma la creatura.
Altri ancora, hanno interpretato il racconto del peccato originale come una scorciatoia evolutiva offerta all'umanità per agirare un processo che probabilmente sarebbe durato migliaia (se non milioni) di anni. Il serpente si sarebbe fatto portatore di capacità tecnologiche e culturali che gli uomini avrebbero sviluppato naturalmente e in perfetta armonia con le leggi cosmiche dell'universo. In questa interpretazione si incrociano i racconti della mitologia sumera su Enki (portatore della civiltà) e anche il mito diPrometeo, il quale ruba il fuoco agli dei per consegnarlo agli uomini.
Il breve arco di tempo nel quale l'umanità si è evoluta lascia sconcertati alcuni antropologi. Rispetto ai tempi della natura, l'uomo sembra una saetta comparsa sul pianeta. Ed è una evoluzione che effettivamente non è completamente in armonia con il cosmo: il costo di questa veloce evoluzione è stata la separazione dell'uomo dalla natura e la conseguente distruzione del pianeta (l'eden), la separazione tra gli uomini (torre di babele) e la conseguente perdita di unità d'intenti e l'alienazione degli individui. In questa prospettiva, il serpente ha incarnato il simbolo del diavolo (diabolos = ciò che separa).
3) Medio Oriente
Nel Medio Oriente sono conosciuti i Jinn, uomini serpente o dragoni di cui si parla fin dai tempi più antichi e viene descritta come una razza di uomini serpente. L'antico dio egiziano Sobek viene riprodotto come un uomo con la testa di coccodrillo.
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Nel Mali c'è una popolazione, i Dogon, che raccontano un mito di creazione il cui protagonista è un uomo rettile. I Dogon affermano di discendere dal dio Amma, proveniente dalla stella Po Tolo (Sirio B).
4) Grecia antica
Il primo re mitico di Atene, Cecrope, era mezzo uomo e mezzo serpente. Nella mitologia greca, avevano servitori serpenti i Titani e i Giganti, i quali sono talvolta rappresentata in forma "anguiforme", ossia con le gambe formate da terminazioni serpentiformi, come il gigante Klyteros. Anche la Bibbia fa riferimento a dei giganti che hanno popolato la terra in età pre-diluviana:
"C'erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche dopo -, quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell'antichità, uomini famosi" (Gn 6,4);
"Vi abbiamo visto i giganti, discendenti di Anak (Anunaki), della razza dei giganti, di fronte ai quali ci sembrava di essere come locuste, e così dovevamo sembrare a loro"(Nm 13,33).
"Là nacquero i famosi giganti dei tempi antichi, alti di statura, esperti nella guerra"(Bar 3,26)
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5) Americhe precolombiane
La mitologia Maya conosce una figura molto importante per il discorso che stiamo sviluppando: il dio QuetzalcoatlSecondo le narrazioni, questa divinità avrebbe insegnato al popolo Maya i segreti dell'agricoltura, della metallurgia e dell'astronomia: il ruolo di questo personaggio si sovrappone a quello di Enki nella cultura Sumera, alserpente biblico, al mito di Prometeo. L'umanità deve il suo rapido sviluppo evolutivo ad una figura esterna rettiliforme.
Le rappresentazioni di Quetzalcoatl sono alquanto inquietanti, in quanto vedono il dio maya intento a divorare un uomo. Che poi questo dono fatto all'umanità non sia del tutto gratuito? Cosa chiede il serpente in cambio? Quale parte dell'umanità sta divorando?
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6) Asia Orientale
Nella cultura cinese, vietnamita, coreana e giapponese, si tramandano le leggende deiLong o dragoni, forme a metà tra il piano fisico e il piano astrale, ma raramente descritte in forma umanoide, e che possono assumere una forma tra l'umano e il rettiliano. Questa caratteristica viene spesso attribuita agli Imperatori Asiatici, che si credeva fossero in grado di mutare volontariamente la propia forma umana in una di drago e vicecersa.
7) Cristianesimo
La teologia cristiana, che fonda il proprio pensiero anche sull'Antico Testamento ebraico, ha assunto il racconto del peccato originale come momento fondamentale della cosiddetta caduta dell'uomo. La redenzione, ovvero la sconfitta del principe di questo mondo (Satana) è avvenuta con l'incarnazione, la morte e la resurrezione di Gesù Cristo, nel quale l'ordine primordiale è ricostituito e verrà a compiersi con il ritorno di Gesù alla fine dei tempi e la venuta della Gerusalemme Celeste, la nuova creazione in armonia con l'ordine cosmico.
Un simbolo interessante della redenzione e della sconfitta del serpente è l'iconografia mariana: la Vergine Maria è rappresentata nell'atto di calpestare la testa del serpente, simbolo di vittoria sul male.
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9) Epoca contemporanea
Il simbolo del rettile è ancora un simbolo presente nella cultura umana e spesso è associato agli stemmi di grandi famiglie nobiliari (dal sangue "rettile" blu!), a marchi di grandi aziende e ad opere d'arte che rappresentano spudoratamente il dominio del rettile sulla razza umana, come un nefasto parassita:
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Serpente che divore un neonato - Il famoso Biscione, simbolo della famiglia Visconti di Milano
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Simbolo dell'Alfa Romeo - Un serpente (coronato, quindi Re) divora un uomo
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Obbrobbriose statue esposte nel  Vigeland Park di Oslo, dove molto chiaramente viene descritto il dominio rettile sull'umanità.
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Insomma, questo Cerchio nel Grano ci ha dato l'opportunità per una lunga escursione nel simbolismo rettile nella storia dell'umanità. Tante cose ci sarebbero ancora da dire, ma lo faremo in un prossimo posto dedicato al tema. Il cerchio vuole tenerci in guardia e a tenere alta la coscienza contro le forze occulte che voglion condurre l'umanità al baratro. Volendo tirare alcune conclusioni sul simbolo del serpente possiamo affermare che:
1) Il serpente è un simbolo presente in quasi tutte le culture umane;
2) Il serpente (o drago) fa dono all'umanità della tecnologia e della cultura accellerando il processo evolutivo naturale;
3) Il serpente (o drago) è sempre al comando: è Re, Imperatore (presidente?)
4) Il dono del serpente non è gratuito: egli divora l'uomo... cosa vuole in cambio?
5) Il potere del serpente è ancora in atto... basta saper avere occhi per vedere!
6) Improbabile non vuol dire impossibile!

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