"THE END"

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lunedì 7 maggio 2012

1796: Nasce l'idea, (comprovata? NO), che vaccinare sia utile


L’idea che vaccinare servisse a immunizzare nacque nel 1796 quando il farmacista britannico Edward Jenner inoculò del pus di vaiolo vaccino in un bambino di otto anni. L'esperimento scaturì dalla diceria non dimostrata che chiunque contraesse il vaiolo vaccino diventasse immune al vaiolo.
Nei due anni successivi Jenner vaccinò persone con il vaiolo vaccino per renderle immuni al vaiolo umano. Senza alcuna sperimentazione che ne provasse efficacia e sicurezza, Jenner impressionò talmente tanto re Giorgio III con la sua fittizia assicurazione di immunizzazione da venire ricompensato con l'equivalente di 500.000 dollari.
Pertanto Jenner fu il primo medico professionista a somministrare sostanze contaminate come medicamento a persone in buona salute e a ricevere una sostanziosa remunerazione per questo. Fu anche il primo a denunciare costantemente e con successo chi denigrava la vaccinazione.
Così facendo proteggeva il suo ego e il suo portafogli.
Molti dei professionisti in campo medico nel XIX secolo erano a conoscenza dei numerosi casi di vaiolo verificatisi tra coloro che avevano contratto il vaiolo vaccino. Le basi della teoria di Jenner si incrinavano.
Iniziò in questo modo una tradizione che ancora oggi continua a essere preservata dai sostenitori del vaccino: tirar fuori una soluzione falsa per prevenire le malattie, farci un sacco di soldi e mettere a tacere le ragionevoli proteste di chi sa bene che l'immunizzazione tramite vaccinazione non è né efficace né tanto meno sicura.
In Inghilterra l'incidenza di vaiolo dopo la vaccinazione è cresciuta costantemente dal 5% iniziale al 95% del 1895. Nel 1872 si verificò addirittura una seria epidemia e l'anno successivo la vaccinazione contro il vaiolo fu resa obbligatoria per legge in tutto il Regno Unito e, contestualmente, il tasso di mortalità per vaiolo in quel periodo si quintuplicò.
Nonostante le intelligenti proteste che si avvalevano di prove evidenti per smentire l'efficacia e provare il danno derivante dalle sostanze tossiche e dai virus contenuti nei vaccini che compromettono l'immunità naturale, il principio dell'inoculazione a scopo immunizzante è stato mantenuto.
Proteggere il commercio di vaccini dalla verità attaccando chi lo contrasta con le sue argomentazioni ragionevoli ha portato oggi l'industria del settore a guadagni del valore di 17 miliardi di dollari annui. La cifra non include il ricavato dalle visite mediche per la prescrizione del vaccino e il conseguente stato di cattiva salute.
La tattica usata dai sostenitori del vaccino per nascondere i dati scientifici ai professionisti del settore ha assunto gli aspetti di una vera e propria mafia.
I professionisti medici onesti che avanzano dubbi sulla relazione tra buona salute e vaccinazione sono puniti severamente e calunniati dalla mafia medica attraverso i media in suo possesso.
La verità sui vaccini e sulle epidemie – nascosta all'opinione pubblica
Uno studio del 2012 guidato dal dottor David Witt, specialista di malattie infettive al San Rafael Kaiser Permanente Medical Center in California, ha concluso che la pertosse si presenta con maggior frequenza tra i bambini vaccinati che tra quelli non vaccinati.
Nel 2010 un'epidemia di orecchioni ha contagiato 1.000 bambini nel nord del New Jersey e nel sud di New York. Quasi l'80% di loro era stato vaccinato con l'MMR (contro morbillo, orecchioni e rosolia).
Negli anni '80 le autorità hanno riportato di numerosi focolai di morbillo tra bambini vaccinati in zone diverse contando una scuola media e un istituto superiore dell'Illinois, un liceo del Massachusettes, una regione della Francia e un'area rurale nei dintorni di Helsinki, Finlandia.
In entrambe le scuole statunitensi si contava oltre il 90% di alunni vaccinati contro il morbillo. I sostenitori del vaccino affermano che un tasso di vaccinazione del 90% in una qualunque popolazione garantisce l'immunità di suddetta popolazione. La falsa affermazione serve a creare maggiori guadagni e al contempo stigmatizza quelli contrari al vaccino per voler mettere a repentaglio il benessere dell'umanità.
Dal non obbligatorio sistema di monitoraggio delle reazioni avverse ai vaccini (Vaccine Adverse Event Reporting System: VAERS) dell'Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali viene registrato solo il 5% delle reazioni avverse ai vaccini.
Nonostante ciò gli altri innumerevoli casi di reazioni avverse gravi ai vaccini trapelano dalle indiscrezioni di vari siti che parlano di questo tema.
E questo grazie ai pochi dottori e a tutti gli altri che osano controbattere incuranti del rischio al quale potenzialmente si espongono. Ora è compito nostro imparare da loro e dire di no ai vaccini.
Titolo originale: "Vaccines have been based on medical fraud for over a hundred years "


Fonte
http://www.comedonchisciotte.org/site//modules.php?name=News&file=article&sid=10255

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