"THE END"

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martedì 29 novembre 2011

Nessuno deve prescrivere all’individuo come raggiungere la “felicità”


All’individuo, all’essere umano, nessuno deve dare ordini sulla via che alla felicità conduce, infatti la contentezza “individuale” sgorga da leggi sue proprie, ignote a chiunque, e da prescrizioni esterne può essere soltanto ostacolata e intralciata. Le imposizioni che vengono dette “morali” sono in verità dirette contro gli individui e non vogliono in alcun modo la loro felicità, hanno l'intenzione invece di procurare il benessere di chi le impone queste “regolette” cosiddette buone, etiche, del bene e del male, e non è una faccenda di cui stupirsi il vedere che chi le prescrive in primis non le applica per niente. Altrettanto poco si riconnettono queste ordinanze alla prosperità degli esseri umani che troppo spesso e troppo meticolosamente le rispettano, fossero un po’ più bambini ribelli e temerari vedreste cosa cavolo si potrebbe mettere in moto, un effetto domino di disobbedienza e messa in discussione di tutta la nostra morale, questo è il mio sogno, utopia? Certo, allora rendetevi conto che è utopia anche chiedere giustizia ed uguaglianza, perché questi concetti sono bruciati proprio grazie alle imposizioni. Ricordatelo sempre, per favore, questo.

Non è affatto vero che la morale, come vuole il pregiudizio, sia favorevole allo sviluppo della ragione e del benessere, lo sarebbe molto di più l’immoralità dato che ti porta a compiere atti di cui poi devi assumerti tutte le responsabilità, e solo così si cresce. Non ricordo mai chi lo diceva, magari lo ricordate voi meglio di me, ma la frase che rende il senso è questa: “Per liberare lo spirito umano si deve perpetrare ogni ignominia”.  Ogni essere vivente desidera la sua felicità, anche non sapendo in cosa consista in realtà essere felici, (i molti cercano questo sentimento nella materia, il SUV nuovo, l’ultimo modello alla moda di ogni prodotto, e via proseguendo, in questo modo ci ritroviamo le vite riempite d’oggetti inutili, e dentro il vuoto!),  si dovrebbe iniziare a considerare che l’unico scopo del nostro passaggio su questa terra è proprio essere sereni e godere del presente che abbiamo qui ed ora, non quello che desideriamo o progettiamo poiché sovente ogni nostro progetto si evolve in due modi: 1) O non arriviamo a metterlo in atto cause forza maggiore, destino, sorte avversa, influenze esterne, ecc; 2) Oppure arriviamo proprio ad avere quello che tanto abbiamo bramato, ma una volta arrivati ci rendiamo subito conto che il fiabesco disegno nella nostra mente, quello che avevamo tanto sognato, non corrisponde per niente all’emozione che si vive poi una volta che diventa reale, ergo si può dire che ogni nostro programma non lo vedremo mai concretizzato come desideriamo e come immaginiamo. Allora perché ignorare il presente per un futuro che mai esisterà in nessuna occasione?

Non è nemmeno vero che la meta inconscia di ogni essere vivente, (uomo, animale, umanità, ecc), sarebbe la sua suprema felicità, c’è invece da conseguire, ad ogni gradino dello sviluppo una gratificazione particolare e non soggetta a confronti, “né più alta, né più bassa”, bensì appunto peculiare, singolare, unica e solo propria. Dagli albori della nostra entrata in società esiste invece solo il “confronto”, poi ne consegue matematicamente la sfida per illudersi d’essere il migliore, lupo mangia lupo, solo a questo portano le competizioni, il confronto appunto, su questo si fonda ogni nostro comportamento, paragonarsi “a”. . .
Lo sviluppo, la crescita interiore, la presa di coscienza di ciò che si è, (chi sono, da dove vengo, cosa faccio, insomma le domande tabù che a scuola non insegneranno mai, almeno sino a che esisteranno scuole imposte da chi pretende il rispetto di un’etica falsificata, il clero la sa lunga su questo, e come se non bastasse obbligano al lavaggio del cervello con la legge), la consapevolezza a cui segue la serenità e la gratificazione, non richiede felicità, bensì crescita interiore e nient’altro, e questa a sua volta è un obiettivo posto in cima ad una scala dai mille gradini, ed ogni gradino rappresenta un esperienza di crescita, ed ora chiedo: “Si cresce di più quando si va ad una festa, oppure quando la vita ti bastona?”. Più cresce il dolore e più cresce la conoscenza. Con questo non voglio dire di flagellarsi o cercare il dolore, ma di evitare la frivolezza e lo spendere il tempo in maniera assolutamente “banale”.  Guardate questa foto, l’avrete vista di sicuro, ma ammiriamo come l’essere umano spenda il suo tempo.

Soltanto se l’umanità avesse una meta universalmente riconosciuta si potrebbe proporre che “agire in questo e in quel modo è un dovere”; ma per il momento siffatta meta non esiste.
Non si devono, dunque, porre in relazione all’umanità le menzogne della morale, è un’irrazionalità e un trastullarsi completamente inutile, solo ed esclusivamente nel male di vivere sfocia il risultato di questa morale imposta, fasulla, e MAI e poi MAI applicata da chi governa. Mettetevi nell’ottica giusta, pensate sempre che chiunque è in una posizione di potere, prelato, politico o banchiere che sia non agisce rispettando la morale che a voi è stata spacciata per buona e giusta, nessuno, proprio nessuno, perché se fosse vero il contrario quell’individuo non avrebbe cercato il potere, ci vuole tanto a capire che non esistono poteri buoni come cantava il grande De Andrè? Eccolo il potere cosa dice: 30 mila euro al mese sono pochi, invece un contratto precario di 500 euro al mese è giusto accidenti, ma come fanno le masse a sopportare tutto questo e pagare addirittura per farlo? Non lo capirò mai . . . 

Dioniso777

3 commenti:

Francesco Zaffuto ha detto...

Tempo addietro avevo affrontato lo stesso argomento sul mio blog, per certi aspetti sono vicino al tuo intervento, ma forse lo affronto da un diverso punto di vista.
saluti
Ti passo il link
http://www.lacrisi2009.com/2010/11/la-sinistra-e-le-parole-la-nona-parola.html

*Dioniso*777* ha detto...

Si, l'ho letto perché ti seguo ogni giorno, ora mi sono iscritto a chi segue il tuo blog, credevo di averlo fatto già, ma se guardi nella lista dei blog che seguo tu ci sei.
Bello anche il tuo punto di vista in ogni modo. Scusa una domanda, ma I am che fine ha fatto? Non la\o sento più e nemmeno vedo più i suoi commenti...
Un saluto caro mio, alla prossima

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Su I am ti rispondo volentieri; purtroppo ha messo il blog in pausa indeterminata e speriamo che ritorni on line.

LKWTHIN

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